Aveva capito come cambiava Cosa nostra: fu assassinato sotto casa il 26 gennaio 1979. La sua morte aprì la serie dei delitti eccellenti. Fece per primo il nome del superboss Riina.
In una serata di pieno inverno, quando l´Italia era percorsa dalla minaccia terroristica, alcuni sicari silenziosi e spietati rapirono alla vita un siciliano per bene, padre di quattro figli, mentre stava rientrando a casa dopo un´impegnativa giornata di lavoro. Aveva appena posteggiato l´auto e stava per raggiungere il portone dello stabile in cui abitava, quando l´imboscata scattò in viale Campania. Per sedici anni aveva scritto di cronaca giudiziaria, era divenuto una delle firme più apprezzate del Giornale di Sicilia e uno dei più esperti conoscitori delle vicende mafiose. Era Mario Francese e cessò di vivere il 26 gennaio 1979. LEGGI TUTTO
In una serata di pieno inverno, quando l´Italia era percorsa dalla minaccia terroristica, alcuni sicari silenziosi e spietati rapirono alla vita un siciliano per bene, padre di quattro figli, mentre stava rientrando a casa dopo un´impegnativa giornata di lavoro. Aveva appena posteggiato l´auto e stava per raggiungere il portone dello stabile in cui abitava, quando l´imboscata scattò in viale Campania. Per sedici anni aveva scritto di cronaca giudiziaria, era divenuto una delle firme più apprezzate del Giornale di Sicilia e uno dei più esperti conoscitori delle vicende mafiose. Era Mario Francese e cessò di vivere il 26 gennaio 1979. LEGGI TUTTO
Mario Francese, il giornalista-coraggio
di Dino Paternostro
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