PALERMO - «Non ci sono più gli uomini d’onore di una volta». Almeno è quello che pensano due storici boss di Cosa nostra, Giuseppe Scaduto, capo del mandamento di Bagheria, da sempre feudo di Provenzano, e Salvatore Adelfio. Il rimpianto «per la mafia d’un tempo» è l’argomento di una conversazione tra i due, intercettata dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta "Perseo". «Una volta avevano l’onore», dice Scaduto alludendo alla riservatezza degli affiliati del passato. Al dialogo si unisce il figlio di Adelfio, Giovanni, designato a guidare il mandamento di Villagrazia-Santa Maria del Gesù. I due padrini gli rammentano quanto sia importante il compito che lo aspetta. «La responsabilità vedi che è grossa», lo ammoniscono. Poi gli spiegano quali doti deve avere un capo, invitandolo, per non farsi "posare" (estromettere n.d.r.), a sentire sempre almeno «tre campane». «Tre, non due - lo ammonisce Scaduto - e solo dopo si prende una decisione». Salvatore Adelfio esorta inoltre il figlio a non cedere all’istinto violento. «Figlio mio - gli dice - tu ti devi imparare una cosa: vedi che ci vuole di più a salvarlo un cristiano che ad ammazzarlo».
La Stampa, 16/12/2008
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