Palermo, 1 dic - Continua l'iniziativa di Francesco Musotto contro quella che lui stesso definisce la "demagogia" e la "anti-democraticità" delle norme contenute nel Disegno di legge sugli Enti locali. L'esponente del MpA (che fa però parte del Gruppo misto all'Ars) ha oggi invitato il Presidente Lombardo a ritirare una parte della proposta, tornando a puntare il dito in particolare contro le norme sulla riduzione del numero dei consiglieri, sulla riduzione delle indennità e sulla abolizione della figura dei Vice Presidenti. "Si tratta di norme che affrontano in modo demagogico il tema della riduzione dei costi della politica - afferma Musotto - perché è noto a tutti che i problemi sono altrove e vanno affrontati in modo globale rispetto all'organizzazione della macchina amministrativa e burocratica." "Quelle proposte - prosegue Musotto - sono anche norme pericolose sul piano culturale e democratico perché indeboliscono il livello di base della rappresentanza dei cittadini, trasmettono l'idea che il problema della malapolitica sia nel sistema della rappresentanza piuttosto che nel comportamento di singoli e rischiano di accrescere il distacco fra cittadini ed istituzioni." "Al Presidente Lombardo ho chiesto un gesto di chiarezza ma anche di coerenza con la politica del MpA che deve e vuole essere incentrata sulla concretezza piuttosto che sulla demagogia, che si basa sull'adozione di provvedimenti reali per risolvere problemi reali." "Sono certo - conclude il parlamentare - che il Presidente Lombardo coglierà l'importanza di affrontare questo tema, che resta di fondamentale importanza, coinvolgendo nel dibattito proprio coloro che ne sono (o ne sarebbero toccati), in modo da trovare una soluzione che renda tutti partecipi e quindi attivi nel costruire il cambiamento dell'Amministrazione pubblica in Sicilia."
Riteniamo che l'on. Musotto abbia perfettamente ragione. E' pericoloso far credere ai siciliani che gli insopportabili costi della politica siano rappresentati dai consiglieri comunali e dai loro miseri gettoni (a Corleone circa 28 euro lordi a seduta). I deputati all'Ars (tutti) perchè non cominciano a dare il buon esempio riducendo drasticamente le loro indennità (circa 20 mila euro al mese) e i loro privilegi? (d.p.)
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