giovedì, dicembre 18, 2008

Mafia, dissequestrato il covo dove fu arrestato Provenzano, ridotte le pene ai gregari

I giudici hanno revocato la confisca e restituito al pastore Giovanni Marino il casolare di Montagna dei Cavalli, a Corleone, in cui l'11 aprile 2006 il vecchio padrino Bernardo Provenzano fu catturato dalla polizia. Marino, nei cui confronti la procura aveva appellato l'assoluzione dall'accusa di associazione mafiosa, dovrà comunque scontare cinque anni.
Carmelo Gariffo e Francesco Grizzaffi, nipoti rispettivamente di Provenzano e di Totò Riina, si sono visti ricalcolare le pene con la continuazione, che somma gli effetti di due sentenze emesse per fatti simili: il primo dovrà scontare 13 anni e 8 mesi, l'altro 13 anni. Giuseppe Lo Bue si è visto invece confermare i 10 anni, il padre Calogero ne ha avuti otto come Bernardo Riina.
I giudici della prima sezione della Corte d'appello, presieduta da Salvatore Scaduti, hanno assolto l'imprenditore Liborio Spatafora dall'accusa di associazione mafiosa e hanno confermato, ricalcolando però le pene, le condanne di coloro che curarono l'ultimo periodo di latitanza di Bernardo Provenzano.

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