Il piano di rinascita democratica, addebitato a Licio Gelli, negli anni Ottanta fu oggetto di dibattito politico, alimentò scontri aspri, susciotò sospetti, diede alla massoneria piduista una immagine golpista. Il documento fu trovato e sequestrato nel 1982. È stato pubblicato negli atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2. Di esso si sono perse le traccia. Nessuno se ne ricorda più, è diventato un reperto archeologico degli anni della tensione. Eppure la sua lettura ancora oggi appare di grande interesse. Può suggerire considerazioni, una lettura del passato diversa da quella degli anni Ottanta, e sopratutto una analisi politica del presente alla luce delle proposte elaborate dal Piano di rinascita.
Guardiamoci attorno, insomma e cerchiamo di capire che cosa sta succedendo. Il Piano di rinascita è un reperto archeologico o una fonte d'ispirazione per la politica dei nostri tempi? Cosa vi suggerisce? LEGGI UNA SINTESI DEL PIANO
MORO E’ CADUTO PER AVER TROPPO CAPITO E TROPPO OSATO
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