domenica, novembre 16, 2008
Sicilia. Un baglio passa dalla proprietà dei boss mafiosi Brusca alla guida Michelin
L'ultimo in ordine di tempo era del capomafia Totò Riina: un immobile confiscato dai giudici e assegnato dallo Stato al Comune di Corleone che l'ha affidato al Consorzio Sviluppo e Legalità. Ora è un agriturismo: lunedì scorso è stato inaugurato dal ministro dell'Interno. Ma la lista degli immobili appartenuti alle cosche e trasformati in esempi di produttività dal Consorzio - che riunisce 8 Comuni del palermitano ad altissima densità mafiosa - è lunga. Un baglio antico di proprietà della famiglia Brusca, ristrutturato e adibito a piccolo agriturismo, il Portella della Ginestra, è finito addirittura nell'edizione francese della Guida Michelin. In incognito due redattori del prestigioso vademecum per turisti hanno fatto visita alla struttura, che si trova a Monreale, che ha incassato una valutazione molto positiva. Il cuoco è di Frascati, ha scelto di trasferirsi in Sicilia per lavorare: curioso esempio di emigrazione al contrario. LEGGI TUTTO
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