Nell'audizione della Commissione Bilancio dell'Ars, la Confindustria Sicilia ha avanzato proposte per l'elaborazione del bilancio della Regione 2009. “Tagliare le spese improduttive ha un ‘costo politico’ - dicono gli industriali - ma bisogna mettere in circolo più risorse possibili per finanziare la domanda e fare ripartire l’economia evitando l’aggravarsi della crisi”
Palermo, 20 novembre 2008 – Si è svolta oggi a Palazzo dei Normanni l’audizione di Confindustria Sicilia da parte della commissione legislativa Bilancio e Finanza dell’Ars, sui disegni di legge riguardanti il bilancio di previsione 2009 e triennale della Regione e la Finanziaria 2009.
Confindustria Sicilia ha espresso preoccupazione per la situazione congiunturale di fronte alle non confortanti previsioni per l’anno prossimo e, riguardo alla situazione finanziaria della Regione, per la mancanza di notizie sulla copertura del deficit di 2 miliardi di euro che emerge dalla lettura dei documenti contabili. Gli industriali siciliani hanno, in sintesi, lanciato tre proposte: accelerare l’iter di approvazione della norma a sostegno dei consorzi fidi e delle misure di agevolazione di accesso al credito da parte delle imprese; definire un percorso che, attraverso la certificazione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni che pagano in ritardo, consenta di tradurre tali crediti in anticipazioni bancarie; sbloccare la spesa delle ingenti risorse finanziarie comunitarie, statali e regionali per le infrastrutture e tagliare le spese improduttive a vantaggio del finanziamento della domanda interna, al fine di fare ripartire l’economia evitando l’aggravarsi della crisi.
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