Le Cariatidi ed i reperti archeologici di maggiore pregio, rimarranno nel Museo Jatino. E' quanto è stato concordato, a termine della seduta straordinaria del consiglio comunale, di venerdi' scorso, convocato per aprire un dibattito tra cittadini e istituzioni sulla decisione della Sovrintendenza ai beni culturali di trasferire questo patrimonio culturale nelle Case D'Alia fuori da centro abitato. Il presidente del consiglio comunale Vincenzo Geruso ha proposto al sindaco Antonino Giambalva di emettere immediatamente una ordinanza, che vieta di spostare in altri siti questi reperti archeologici. All'incontro non hanno preso parte i rappresentanti della Sovrintendenza ai Beni culturali e l'assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro, il quale aveva comunicato che nei prossimi giorni avrebbe organizzato con i suoi uffici una conferenza di servizio per cercare di risolvere il problema insieme all'amministrazione comunale. L'iniziativa voluta anche dal sindaco Antonino Giambalva, infatti è stata finalizzata a convincere le istituzioni competenti a desistere dalla decisione di trasferire i pezzi piu' importanti del nuovo museo , in quanto la comunità di San Cipirrello verrebbe privata di uno dei suoi riferimenti culturali di maggiore richiamo turistico e culturale. «Comprendo la buona fede della Sovrintendenza ai Beni Culturali – ha dichiarato Geluso – ma lo stesso obiettivo di realizzare un altro museo nelle Case D'Alia puo' essere raggiunto tirando fuori dai magazzini della Sovrintendenza, importanti e inediti reperti archeologici provenienti dalla città antica di Monte Jato che da soli possono costituire l'allestimento di un intero museo». Alla manifestazione, sono intervenuti, fra gli altri il sindaco di San Giuseppe Jato che ha proposto l'istituzione di un tavolo tecnico ed il vicesindaco di San Cipirello Vito Cannella che ha fatto un escursus storico sulla Valle dello Jato.
Ina Modica
La Sicilia, 23.11.2008
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