
di SALVO PALAZZOLO
Alcuni pazienti sono morti da 32 anni, altri da 25, altri ancora da tre mesi. Ma per tutti, le Ausl siciliane hanno continuato a pagare le quote di assistenza ai rispettivi medici di famiglia. Un vero paradosso in tempi di lotta agli sprechi. A svelarlo sono state le indagini della Guardia di finanza, che negli ultimi mesi hanno stretto i controlli. Il bilancio che adesso fornisce il generale Domenico Achille, comandante regionale delle Fiamme gialle, ha dell´incredibile: sono ben 51.287 i morti che continuavano ad avere l´assistenza sanitaria. Con un danno all´erario di circa 14 milioni di euro. E l´indagine non è conclusa. Anche perché adesso ci sono da accertare le responsabilità. I magistrati delle Procure siciliane stanno esaminando i dossier inviati dai comandi provinciali della Finanza: non sempre le Ausl siciliane si sono dimostrate attente a verificare gli elenchi degli assistiti. LEGGI TUTTO
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