CORLEONE (PALERMO), 10 Nov - «Da sacrifici di bambini, come quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, può nascere il riscatto contro la mafia», ha detto il presidente dell'associazione Libera, don Luigi Ciotti, inaugurando a Corleone l'agriturismo 'Terre di Corleone”, realizzato in una masseria di contrada “Drago” confiscata a Totò Riina. «Il pensiero - ha spiegato don Ciotti - va a tutte le piccole vittime uccise dalla mafia e penso anche ai figli di magistrati, poliziotti, giornalisti ammazzati dai mafiosi. Proprio dai bambini - ha sottolineato - deve partire il riscatto, contro l'influenza di un modello criminale che parla di soldi facili e violenza». «Non dimenticherò mai quando sono andato per la prima volta in quel luogo», ha poi aggiunto don Ciotti, riferendosi al “Giardino della Memoria”, intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia. «Sono rimasto colpito dal fatto che, mentre la mafia colpiva una vita, i carcerieri nello stesso luogo tenevano i loro bambini. Dal sacrificio più grande, quello di un bambino, è nato - ha detto don Ciotti - un sentimento di riscatto. Tuttavia il delitto del piccolo Di Matteo non è stata l'unica tragedia. Il pensiero deve andare ai bambini, ai ragazzi, ai giovani a cui Cosa nostra ha ucciso i genitori: magistrati, politici, giornalisti. Questi bambini, adesso grandi, attraverso il loro impegno in associazioni hanno contribuito al riscatto. Ma la mafia sui più piccoli - ha concluso don Ciotti, parlando dei figli dei mafiosi - esercita anche una violenza formativa. Questi bambini non sono liberi di scegliere perché crescono con ideali e modelli sbagliati, risultando anche loro vittime della mafia».
FOTO. L'agriturismo di contrada "Drago"
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