Passa la riforma che accorpa anche gli ospedali, ma sei assessori non la votano. A Palermo prevista la fusione tra il Civico e l´Ingrassia. Pdl polemico
EMANUELE LAURIA
Nel passaggio politico più difficile dall´inizio della legislatura, il governo Lombardo vara la riforma della sanità. Maggioranza risicata, a Palazzo d´Orleans (sei assessori su dodici) per il voto che taglia i dipartimenti dell´assessorato (da 5 a 2) e riduce Ausl e aziende ospedaliere, il cui numero complessivo scende da 29 a 17. A Palermo previsto l´accorpamento del Civico e dell´Ingrassia, a Catania l´unificazione di Garibaldi e Cannizzaro. La cifra delle aziende dovrebbe abbassarsi ancora sino a 14, con la fusione amministrativa fra i policlinici di Palermo, Catania e Messina e alcuni ospedali dei tre capoluoghi. LEGGI TUTTO
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