Il dibattito regionale sugli strumenti istituzionali per il contrasto alla mafia aveva fatto emergere la necessità che, dopo le esperienze non entusiasmanti in altre legislature, la nuova Commissione regionale antimafia dovesse essere ispirata a una cultura politica diversa dal solito consociativismo dell´Ars: una cultura che ne esaltasse il rigore etico e l´efficacia nell´intervento. La recente composizione della commissione aveva lasciato qualche perplessità, che i primi atti confermano. A partire, per esempio, dall´assenza di qualsiasi commento per la presenza nella Commissione di un parlamentare come il deputato Salvino Caputo, già rinviato a giudizio per falsa testimonianza aggravata in un processo per fatti di mafia, e per il quale sono stati chiesti cinque anni di carcere e l´interdizione perpetua dai pubblici uffici. LEGGI TUTTO
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