Destinare i beni e i soldi confiscati ai boss mafiosi in Sicilia alla Regione. È quanto chiederà il presidente della Regione, Raffaele Lombardo al governo nazionale. L´iniziativa, nata dalla commissione regionale antimafia, è stata presentata ieri mattina a Palazzo dei Normanni dal governatore Raffaele Lombardo, dal presidente dell´Antimafia dell´Ars, Calogero Speziale e dal presidente dell´Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio.«In questo momento di forti difficoltà sul piano economico e finanziario - ha spiegato Speziale - appare opportuna una modifica della normativa statale che prevede il diretto trasferimento al patrimonio della Regione dei beni mobili, immobili confiscati alla criminalità mafiosa. Sarà poi il legislatore a decidere in ordine alla migliore organizzazione dei beni confiscati». E Lombardo: «Mi farò portatore di questa proposta con il presidente del Consiglio. E credo anche che tutti i parlamentari siciliani, di ogni partito politico, debbano concordare con la proposta».Un emendamento presentato dal senatore Carlo Vizzini al ddl sicurezza prevede tra l´altro l´assegnazione, entro novanta giorni dall´approvazione delle norme, al patrimonio dei Comuni, delle Province e della Regione dei beni immobili utilizzati da tali enti per fini istituzionali o sociali «anche se costituenti il patrimonio di una azienda definitivamente confiscata alla criminalità organizzata». Tra i beni di questo tipo, per i quali la Regione paga un affitto, attualmente ci sono l´assessorato regionale ai Beni culturali, in via delle Croci, e l´assessorato regionale alla Cooperazione, in via Eugenio L´Emiro.
La Repubblica, 9.10.08
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