di Enrico Fierro
Silvio Berlusconi lo ha rassicurato. «Nicola vai avanti». Ma lui, Nicola, non è affatto tranquillo. Stiamo parlando dell’onorevole Nicola Cosentino, potentissimo sottosegretario all’Economia. La sua faccia occupa tutta intera la copertina de l’Espresso in edicola, gli articoli raccontano l’ultima (?) puntata di una storia di camorra e politica, casalesi e voti, affari e soldi del clan più potente e feroce della Campania. Parlano i pentiti, arrivati a cinque e sgranano il rosario dei legami dell’onorevole e della sua famiglia con Francesco Schiavone, Sandokan, Michele Zagaria, Francesco Bidognetti, Cicciotto ’e Mezzanotte. L’onorevole, dicevamo, non si sente affatto tranquillizzato dalle parole di Berlusconi o dalla solidarietà di maniera del ministro Gianfranco Rotondi, che paragona la sua vicenda a quella di Giulio Andreotti e del bacio con Riina. L’inchiesta c’è, i riscontri incrociati delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia pure e l’onorevole sottosegretario è indagato dalla procura antimafia di Napoli. LEGGI TUTTO
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