di SALVO PALAZZOLO
PALERMO - Un giovane e brillante avvocato, Marcello Trapani, gestiva gli investimenti del clan di Salvatore Lo Piccolo, il successore di Bernardo Provenzano alla guida di Cosa nostra palermitana: otto milioni di euro sarebbero dovuti finire nel Veneto, a Chioggia, per la realizzazione di un complesso residenziale. L'anno scorso, era stato arrestato Lo Piccolo, dopo una latitanza durata 25 anni. Adesso, i finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria di Palermo hanno scoperto alcuni degli insospettabili complici. L'indagine coordinata dai pm Domenico Gozzo, Gaetano Paci, Francesco Del Bene, Annamaria Picozzi e dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo ha portato in cella questa mattina non solo Marcello Trapani, 39 anni, accusato di associazione mafiosa, ma anche Giovanni Pecoraro, ex responsabile del settore giovanile del Palermo Calcio: deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa, perché avrebbe aiutato i Lo Piccolo nel loro progetto di pilotare i futuri lavori e la gestione del nuovo stadio. LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento