CORLEONE – Dopo Francesco Vizzini, anche Lea Cortimiglia è stata costretta a gettare la spugna e a dimettersi da assessore del Comune di Corleone. Dimissioni chiestile, senza tanti giri di parole, perché “l’assessora” non ha nessun consigliere comunale che la sostenga. Perché ormai al comune di Corleone vige questa “legge”: per essere assessore non conta la competenza in un determinato settore, ma l’essere sostenuti da uno o più (meglio più) consiglieri comunali. Nella “tagliola” dei senza-consiglieri stava cadendo anche l’assessore ai lavori pubblici Stefano Gambino. Gambino è un ex Dc e un ex Udc, amico intimo di Totò Cuffaro, senza consiglieri di riferimento, ma furbo di tre cotte. Per evitare la defenestrazione, infatti, prima ha votato Mauro Di Vita, candidato di An al consiglio provinciale (risultato eletto), poi si è messo “nelle mani” di due consiglieri comunali vicini ad An (Fausto Iaria e Maurizio La Barba) ed ha salvato il… posto. La Barba, per la verità, era un seguace dell’ex sindaco Nicolosi, tanto che si era candidato in una sua lista civica. Ma, perso il ricorso elettorale, non ci ha pensato manco un’ora ed è salito sul carro dei vincitori. E la coerenza? «Ma di quale coerenza parliamo? Cos’è la coerenza?», sembrano dire tanti ex amici di Nicolosi “transitati” alla corte del sindaco Nino Iannazzo.
A quanto si chiacchiera in paese (nessun comunicato ufficiale da parte del sindaco, che predica legalità e pratica… “silenzi”), il dimissionario Vizzini è stato sostituito dal consigliere comunale di An Giuseppe Giandalone (in consiglio gli subentrerà l’ing. Giuseppe Iannazzo). Per sostituire l’ex “assessora” Cortimiglia, il sindaco aspetta che il gruppo dell’Udc dia il nominativo (in guerra per la designazione i consiglieri comunali Pippo Cardella, in pole position, e Francesco Piazza). Un altro nominativo, a quanto pare, dovrebbero darlo il presidente del consiglio Mario Lanza e i consiglieri Pino Nicosia e Lea Savona, che hanno costituito un estemporaneo gruppo finalizzato proprio all’ottenimento di un assessore.
Certo che, se ad un anno e tre mesi dalla sua elezione, il sindaco Nino Iannazzo si è ridotto a fare interminabili riunioni per accontentare i consiglieri riottosi che vogliono l’assessore, ha cominciato davvero malissimo! Da adesso (ammesso che prima l’abbia fatto) non amministrerà più. Il tempo gli passerà a parare i colpi dei consiglieri scontenti che non sono stati accontentati. Una crisi ogni sei mesi: scommettiamo?
7 settembre 2008
3 commenti:
CHE PENA!
Leoluca Criscione, Svizzera
Certo sostituire una ragazza cosi' capace, graziosa, colta che ha sempre saputo districarsi con stile e savoir faire (che l'hanno contraddistinta dal primo giorno di campagna elettorale) in mezzo a dei vecchi volponi della politica locale e DAVVERO un peccato...
Che il sindaco abbiama sbattuto la testa ??
:-(
Un cittadono Corleonese!
Quindi nella politica contano piu' i voti che le capacita' ??
Che delusione.........
Mi dispiace solo per te cara Lea......
Un'amica.
Posta un commento