Al centrodestra corleonese l’appetito vien mangiando. Forte della ritrovata unità tra i seguaci del sindaco Iannazzo e la gran parte dei seguaci dell’ex sindaco Nicolosi, adesso in consiglio comunale conta una maggioranza di 13 consiglieri (Nicola Bentivegna, Giuseppe Iannazzo, Fausto Iaria, Maurizio La Barba, Lea Savona, Mario Lanza, Giuseppe Nicosia, Salvatore Sorisi, Angelo Cancemi, Vincenzo Macaluso, Francesco Piazza, Vincenzo Labbruzzo, Antonio Vella), contro i 7 della minoranza (Salvatore Schillaci, Dino Paternostro, Lillo Marino, Maurizio Bruno, Franco Di Giorgio, Salvatore Colletto e Calogero Di Miceli). E, con questa maggioranza, cerca di accaparrarsi tutto quello che può, con la forza dei numeri. «È la legge della democrazia, bellezza…», lasciano intendere. Adesso, però, questa maggioranza è passata alla “fase due”. Qual è? Semplice, quella di recitare anche la parte della minoranza.
Per capire meglio, dobbiamo fare un passo indietro. Dal 2003, il comune di Corleone fa parte dell’Unione dei “Comuni del Corleonese”, insieme a Campofiorito e Contessa Entellina. Un’unione inutile e dannosa per i cittadini dei tre comuni, perché produce zero servizi e tante mega-indennità di cariche. Ma questa è un’altra storia. Lo statuto prevede che dell’assemblea dell’Unione facciano parte tre consiglieri per ciascun comune (il presidente del consiglio, un consigliere di maggioranza e uno di minoranza). L’anno scorso, insieme al presidente Mario Lanza, erano stati nominati Lea Savona e Mauro Di Vita, che adesso è decaduto perché eletto consigliere provinciale.
Dovendo sostituirlo, il presidente Lanza, su suggerimento dei capigruppo dell’attuale maggioranza che sostiene Iannazzo, ha indicato Fausto Iaria. «Ma così entrambi i consiglieri dell’Unione sono espressione della maggioranza!», hanno protestato i 7 consiglieri di minoranza. «Consigliere Savona lei è di maggioranza o di minoranza?», ha chiesto flemmatico (e furbo) il presidente. «Di minoranza…», la flebile ma inequivoca risposta. Quindi, tutto a posto. Maggioranza e minoranza sono entrambe rappresentate. E le proteste non hanno motivo d’essere. Parola di Mario Lanza e Lea Savona! Per la serie: cosa non si fa per una poltron…cina. Oppure: mentire in politica non è reato.
d.p.
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