La Dia di Palermo ha bloccato beni immobili, imprese e rapporti bancari per un valore di oltre tre milioni di euro a Giovanni Spera, 48 anni, accusato di mafia e figlio di Benedetto, uomo di fiducia di Bernardo Provenzano
PALERMO - La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha confiscato beni immobili, imprese e rapporti bancari per un valore di oltre tre milioni di euro, nei confronti Giovanni Spera, 48 anni, accusato di mafia e figlio del boss Benedetto Spera, detenuto, ritenuto il capomafia di Belmonte Mezzagno, uomo di fiducia di Bernardo Provenzano.Il provvedimento, emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, su proposta del procuratore della Repubblica di Termini Imerese, ha interessato beni situati in due comuni della provincia di Palermo ed in altrettante cittadine della provincia dell'Aquila. I giudici hanno anche ordinato l'applicazione, a carico di Spera, della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno, per la durata di tre anni. LEGGI TUTTO
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