Per cento dei mille giovani partecipanti al "Dance attack", promosso dal Teatro Bellini al "Fortino", è scattato il divieto dei genitori, infastiditi dal logo sulle t-shirt della manifestazione in favore dell'impegno sociale e della legalità
CATANIA - A cento giovani ballerini tra i 14 e i 18 anni è stato impedito dalle famiglie di partecipare al "dance attack" antimafia promosso dal teatro Vincenzo Bellini di Catania, che si terrà nel pomeriggio in piazza Palestro. lo rende noto l'Ente.Durante gli ultimi preparativi, mentre lo staff del teatro distribuiva le t-shirt con il logo antimafia "Arte nostra', coniato per l'occasione dal Bellini, si legge in un comunicato, un centinaio di ballerini non si sono presentati all'appuntamento, pur avendo precedentemente garantito la loro adesione. Per qualche ora la vicenda ha avuto i contorni di un giallo. Poi il chiarimento.Alcuni di loro, in lacrime, ricostruiscono dal Bellini, hanno raccontato di aver ricevuto il divieto da parte dei genitori a partecipare alla manifestazione. A scatenare la reazione delle famiglie sarebbe stato proprio il logo antimafia 'Arte nostra', che per i promotori è un "manifesto di impegno sociale a favore della legalità".Il teatro aveva lanciato nei giorni scorsi un appello alla mobilitazione pacifica, invitando per oggi alle 17 i giovani della città a ballare in piazza Palestro, in un quartiere simbolo di disagio sociale, protagonista in passato di drammatiche vicende criminali, per una maratona musicale di oltre 4 ore.
07/09/2008
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