Tutto pronto per l´evacuazione di ottomila residenti. L´esodo scatterà alle 6 di domenica
di Carla Incorvaia
È già attiva da molte ore la macchina della protezione civile per l'operazione di sgombero degli 11.750 residenti nel quartiere del Capo dalle 6 di oggi (domenica 3 agosto). Per consentire il disinnesco dell'ordigno bellico risalente al secondo dopoguerra, ritrovato in via Carrettieri, è stato attuato il metodo Augustus, adottato dalla Protezione civile nazionale per gestire le maxi emergenze. Quattordici le funzioni attivate all'interno del Ccs, il coordinamento di controllo del soccorso in seno alla Prefettura: la funzione 2, con un rappresentante del 118, Antonino Tutone, due della Ausl 6 (Salvatore Imparato e Vincenzo Prestianni), Gioacchino Ulizzi come responsabile del comitato provinciale della Croce rossa italiana e Paolo Quercia, in rappresentanza della Protezione civile comunale, si occuperà dell'assistenza sanitaria territoriale. Quasi trecento i portatori di handicap censiti dall'ufficio statistiche del Comune. «La maggior parte — spiega Quercia — ha provveduto autonomamente a lasciare la propria abitazione». «Le persone che necessitano di un posto letto assistito, i lungodegenti quindi e quelle non autosufficienti, una decina in tutto — dice Tutone — saranno seguite da personale dell'Ausl 6 e trasferite nel padiglione di geriatria, all'interno del complesso di via La Loggia». Allertati tutti i presidi sanitari e potenziata, in particolare, l'area di emergenza dell'ospedale Ingrassia, diretta da Stefano La Spada e punto di riferimento per le patologie acute. Un centinaio gli uomini della Croce rossa in servizio fra l'area evacuata e il centro di accoglienza. Alla scuola Falcone di via Basile, un'unità operativa di emergenza sociale con 18 crocerossine, coadiuvate da volontari accoglierà le 600 persone previste. Una cinquantina i posti letto a disposizione dei residenti del Capo. Durante il giorno saranno garantiti 750 pasti completi (anelletti al forno, cotoletta panata, frutta e dolce). Saranno oltre un centinaio, invece, i volontari attivi all'interno dell'area, due per ciascuno dei 32 varchi, in contatto radio con il Coc, il centro operativo comunale e il Ccs della prefettura.
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