Purtroppo, per la raccolta dei rifiuti e il maltrattamento degli operai addetti a questo servizio, la città di Corleone è tornata ai tempi della Sicula-Ciclat. Infatti, basta fare un giro e i cassonetti traboccanti di immondizia sono sotto gli occhi di tutti. Basta guardarsi intorno e si scopre che per il trasporto dei rifiuti l’Ato utilizza un solo autocompattatore (l’altro non ha i soldi per farlo riparare!). Basta chiedere agli operai e si scopre che l’ultimo salario riscosso è quello di giugno. Per luglio e agosto non se ne parla, anche perché l’Ato ha inserito l’amministrazione comunale di Corleone nella “black-list” (lista nera) di chi non ha ancora pagato le fatture del servizio reso relative ai mesi di gennaio-febbraio-marzo 2008. Per la verità, fino a febbraio il comune ha pagato, ma, restando non pagata la fattura di marzo, la penalità è che l’Ato non paga i salari agli operai. Non faceva così pure la Sicula-Ciclat? E non era la stessa presidente dell’Ato, la prof. Lea Giangrande, che allora tuonava contro quella ditta, accusandola di usare gli operai come “clave”?
Di fronte a questo stato di cose, la Cgil e le organizzazioni sindacali hanno proclamato una giornata di sciopero per lunedì 1° settembre, chiedendo il pagamento immediato dei salari arretrati, la riorganizzazione del servizio e il tempo pieno per tutti gli operai.
Alle 11.00, è previsto un incontro tra la Cgil, i dirigenti dell’Ato e l’amministrazione comunale per trovare una soluzione immediata al pagamento dei salari e il modo di far funzionare il servizio, in attesa del riassetto complessivo degli Ato-rifiuti. Il sindaco di Corleone Nino Iannazzo, che pure nei mesi scorsi si era adoperato per una “pacifica” transizione dalla Ciclat all’Ato, adesso contesta l’inserimento di Corleone nella “black-list”, dicendo che non ha pagato marzo, ma ha pagato tutto il 2006 e 2007. Tra cose dette e cose non dette, dagli atteggiamenti dell’Ato nei confronti del comune di Corleone e viceversa traspaiono contrasti politici non confessabili, che vengono pagati dagli operai e dai cittadini-utenti con la spo0rcizia nelle strade. E non servirà a niente (solo a sprecare 10-15 mila euro) ricorrere all’Amia di Palermo per una pulizia straordinaria del comune di Corleone, come pare voglia fare il sindaco. Dev’essere l’Ato a pulire la città! Altrimenti i cittadini avranno una duplicazione dei costi: pagheranno la fattura all’Amia e, per lo stesso periodo, la fattura all’Ato.
31 agosto 2008
1 commento:
Ho apprezzato molto, qualche mese addietro, la spontaneità della Giunta comunale nel rimboccarsi le maniche per 'mettere a posto' la villa. Un gesto analogo sarebbe sicuramente apprezzato bipartisanamente da tutti i corleonesi.
Leoluca Criscione, Svizzera
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