L'imprenditore catanese di nuovo nel mirino degli estortori. Stavolta è stato preso di mira il cantiere palermitano della sua Cosedil: i criminali hanno danneggiato un bobcat dopo aver tentato di incendiare un escavatore
PALERMO - Dopo quelli catanesi sembra che anche i criminali palermitani vogliano soldi dall'imprenditore Andrea Vecchio, 68 anni presidente catanese dell'associazione nazionale costruttori, che venerdì scorso ha subito nel cantiere palermitano della sua Cosedil il danneggiamento di un bobcat dopo che i criminali hanno tentato di incendiargli un escavatore. Vecchio ha subito uan serie intrerminabile di estorsioni nel capoluogo etneo e attentati culminati nell'agosto 2007 in quattro intimidazioni avvenute nel giro di pochi giorni. Denunciò gli estortori ed è diventato uno dei simboli dell'imprenditoria che si ribella al pizzo facendo intervenire anche la Confindustria che ha stilato nuove norme per i propri aderenti: denunciare gli estortori o essere espulsi.Vecchio, che dopo gli attentati e aver denucniato le estorsioni (due indagati sono stati arrestati e sono a giudizio) a Catania vive sotto tutela, dice di ''non aver ricevuto richieste estorsive nel capoluogo siciliano''. ''Ho parlato col questore - aggiunge - che mi ha dimostrato la massima attenzione''. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile palermitana e per ora gli investigatori non escludono nulla anche se la pista privilegiata è quella di un segnale intimidatorio del racket delle estorsioni. Il mezzo danneggiato appartiene ad una ditta di movimento terra cui il costruttore ha dato un subappalto. La Cosedil sta realizzando uno spazio espositivo per un rivenditore di motocicli in viale Regione siciliana.
La Sicilia, 03/08/2008
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