“L’esclusione dell’Aeroporto di Palermo dagli scali base Alitalia è un chiaro segnale dello spostamento del baricentro degli interessi della politica siciliana su Catania. A Lombardo va ricordato che adesso è presidente di tutta la Regione e non più della sola Provincia di Catania: non resti immobile di fronte a questa scelta miope di Alitalia e metta in campo tutte le iniziative politiche e istituzionali di competenza del suo governo”. Lo dice Davide Faraone, deputato regionale del PD.
“Senza nulla togliere all’importanza dello scalo di Fontanarossa – aggiunge - bisogna dire a chiare lettere che è inaccettabile pensare di declassare lo scalo del capoluogo. Ma è altrettanto chiaro che questa scelta è la cartina di tornasole di una gestione non improntata al massimo dell’efficienza dei servizi al Falcone-Borsellino, che oltretutto deve fare i conti con la carenza delle infrastrutture viarie e dei collegamenti con l’interno.
Le rassicurazioni del presidente della Gesap Giacomo Terranova in merito al rilevamento degli slot Alitalia da parte di altre compagnie non sono convincenti: Alitalia finora, rispetto ad altre compagnie, ha dato garanzie di efficienza ed affidabilità nella gestione dei servizi.
Già adesso la Sicilia sta pagando lo scotto di scelte fatte in base ad interessi particolari e non sempre chiari in materia di aeroporti: è fondamentale che scelte strategiche, quali quelle che prevedono gli investimenti sugli scali, siano anche ponderate in base alle esigenze del territorio senza mai perdere di vista le differenti necessità di crescita e sviluppo”.
29 agosto 2008
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