Paceco. Dapprima il grano, adesso i meloni. I terreni che la mafia trapanese ha usato per testimoniare la sua presenza ingombrante ed invasiva, ed anche violenta, nel territorio, adesso sono tornati ad essere produttivi e solo a tutto guadagno della società civile. Prodotti poi “tutta salute” considerato che si tratta di coltivazioni esclusivamente biologiche. Nelle campagne dove ha regnato il capo mafia di Trapani Vincenzo Virga, il boss che è indagato per essere stato il mandante della uccisione di Mauro Rostagno e che sconta l’ergastolo per tutta un’altra serie di delitti, compreso quello orrendo della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985 quando il tritolo destinato al giudice Carlo Palermo dilaniò Barbara Rizzo Asta ed i suoi due gemelli di sei anni Salvatore e Giuseppe, in questi terreni confiscati alla famiglia Virga oggi lavora la cooperativa “Placido Rizzotto” in attesa che anche qui nasca una cooperativa di giovani trapanesi che vogliano coniugare lavoro, di quello regolare, rispettoso dei contratti e della sicurezza, e l’antimafia. LEGGI TUTTO
sabato, luglio 26, 2008
Paceco, i meloni della legalità
Paceco, 25.07.2008 | di Rino Giacalone
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