venerdì, luglio 04, 2008
Giovedì 3 luglio, una bella giornata per Corleone!
Una bella giornata, una giornata da ricordare, quella di ieri a Corleone. Infatti, è stata intitolata ad Antonino Caponnetto la sede della coop sociale “Lavoro e non solo”, un immobile confiscato a prestanomi del boss mafioso Totò Riina, che adesso ospita i soci lavoratori della coop e i giovani toscani, che vengono a lavorare volontariamente sui terreni dove un tempo scorazzavano indisturbati le “famiglie” di Cosa Nostra. E la “madrina” della cerimonia non poteva che essere lei, “nonna Betta”, Elisabetta Baldi, vedova del giudice Caponnetto, “nonno Nino”. Al suo fianco il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, l’attuale presidente del Consorzio “Sviluppo e Legalità” Enzo Di Girolamo, sindaco di Altofonte, il sindaco di Corleone Nino Iannazzo, il responsabile del progetto “Liberarci dalle spine” Maurizio Pascucci, e loro, le ragazze e i ragazzi della Toscana e adesso pure della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna, che partecipano al primo campo di lavoro e di studio del 2008. Non era e non è un fatto banale o scontato che a Corleone, la “patria” di tanti feroci boss di Cosa Nostra, si confischino i loro beni, li si assegnino ad una cooperativa sociale, la quale di mostra disponibile a riceverseli e ad utilizzarli. Se questo accade è perché qualcosa di profondo sta cambiando. Col contributo dei corleonesi, dei siciliani e degli italiani che da tempo (e sempre più numerosi) ci costituiscono “parte civile” contro la mafia, e si dichiarano disponibili a costruire “un altro mondo”. (d.p.)
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