giovedì, luglio 31, 2008
Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa: 'Il Vaticano apra i conventi e accolga gli immigrati'
Il Diario dei nuovi volontari arrivati a Corleone per lavorare sui terreni confiscati alla mafia
Chi con le zappe, chi tra le viti, iniziamo ufficialmente la nostra prima giornata di lavoro. Alcuni parlano, altri, osservando in silenzio, lavorano tra questi sconfinati filari che non finiscono mai. Il tempo scorre inesorabile. Ogni tanto ci concediamo il lusso di una pausa, godendo dell´ombra di un grande albero e dell´acqua fresca di una fontana. Il sole picchia, le zappe pure. Per oggi può bastare: è il primo giorno e questo è solo un assaggio. Nel frattempo in quel di Corleone sei ragazzi si danno da fare nelle pulizie e tra i fornelli della cucina. Al nostro rientro ci attende Alessandro, giunto stamani da Palermo dove ha pernottato in dolce compagnia della sua fisarmonica. Adesso siamo davvero tutti e possiamo mangiare. Nel pomeriggio sono tornati Calogero e Mario, partiti di buon mattino per l´Ipercoop di Milazzo per fare provviste.
Tutto continua giocando a carte e scherzando. Stasera ci attende il nostro primo incontro formativo con Dino Paternostro, segretario della Camera di Lavoro di Corleone, dalla quale stiamo scrivendo. Domani il racconto di quest´esperienza.
Ciao a tutti
I ragazzi/e del Campo di Corleone
Racket. Proposta del PD all’Ars: "Nelle gare d’appalto inserire ‘clausole sirena’ per favorire chi denuncia"
“In questo modo – dice Cracolici – vogliamo offrire uno strumento in più per poter dire ‘no’ al pizzo: non denunciando, infatti, l’impresa non si vedrebbero affidato il lavoro o il contratto d’appalto sarebbe rescisso. In questo senso proprio in Sicilia abbiamo recenti esempi di imprese cooperative come ‘la Sicilia’ di Bagheria, che con coraggio ha denunciato i propri estortori collaborando con le istituzioni e le forze dell’ordine. La nostra iniziativa - conclude il presidente del gruppo PD - vuol fare in modo che esempi come questo siano sempre più numerosi”.
Tra i promotori della mozione, il vicepresidente dell’Ars Camillo Oddo: “Nei giorni scorsi – dice - il PD ha proposto un disegno di legge sulla gestione dei patrimoni confiscati. Con questa mozione intendiamo inserire nel complesso quadro degli appalti pubblici nuovi strumenti per contrastare la mafia e favorire l’imprenditoria sana. E rilanciare, al tempo stesso, il ruolo propositivo del parlamento regionale rispetto al contrasto alla criminalità organizzata”.
31 luglio 2008
Sanità. Giovanni Panepinto (PD) scrive all’assessore: "Bisogna attivare la consegna domiciliare dei farmaci a malati gravi"
31 luglio 2008
La libertà di stampa, in special modo al Sud, è gravemente minacciata dalla mafia
Sinistra: l'opposizione è nelle nostre mani
Erice (Tp): "I boss pilotarono i voti"
ERICE (TRAPANI) - "Cosa nostra, nel 2001, in occasione delle elezioni comunali di Erice, avrebbe pilotato voti in favore del candidato Paolo Ruggirello, attuale deputato regionale dell'Mpa". Lo ha rivelato oggi in aula l'ispettore di polizia Nicolò Palmeri, deponendo come teste dell'accusa davanti ai giudici del tribunale di Trapani nell'ambito del processo scaturito dall'inchiesta "Mafia e Appalti 2", che vede imputato, tra gli altri, l'ex assessore regionale al Territorio, Bartolo Pellegrino.Durante la deposizione in aula, l'ispettore ha poi fatto riferimento alle elezioni comunali del 2003 a Valderice. In quell'occasione, ha ricordato l'investigatore, negli uffici dell'imprenditore valdericino Tommaso Coppola (oggi in carcere a seguito di una condanna in primo grado per associazione mafiosa), era presente Bartolo Pellegrino, "e concordarono di puntare sul candidato a sindaco Mario Sugameli del centrodestra". Le elezioni vennero però vinte dal centrosinistra. Il processo è stato rinviato al 17 settembre.
30/07/2008
Immigrazione. Apprendi (PD) alla senatrice Maraventano: "Le regalerò un libro sull’emigrazione italiana"
Immigrati, Lumia (Pd), Governo pone in essere misure inefficaci e xenofobe
«C’è – spiega Lumia -, da parte di ampi settori della maggioranza e del governo, un accanimento chiaramente persecutorio e ispirato ad una feroce ideologia xenofoba contro chi arriva nel nostro Paese alla ricerca di condizioni migliori di vita, spesso fuggendo dalle guerre che ci ostiniamo a non voler vedere. Mentre nulla si fa, nel frattempo, contro i mercanti di morte che speculano sulla tratta degli esseri umani o sul versante delle politiche di accoglienza e di integrazione».
«Viene il sospetto – aggiunge - che si voglia scatenare una sorta di grande caccia all’immigrato per distrarre i cittadini italiani dal disimpegno del governo su temi fondamentali per tutti quali la crisi del sistema produttivo italiano, la qualità dello stato sociale, la redistribuzione della ricchezza attraverso politiche fiscali concrete e la disuguaglianza sempre maggiore fra Nord e Sud del Paese».
«Per tacere – conclude – del tema della lotta alle organizzazioni criminali. Perché, mentre ci si spende in rituali dichiarazioni antimafia, nello stesso momento si tagliano risorse alle forze dell’ordine e si delegittima continuamente la magistratura o la si pone nella condizione di non poter svolgere il proprio compito».
martedì, luglio 29, 2008
FIGLI D'ARTE. Ciancimino jr sotto scorta?
Mettere sotto scorta Massimo Ciancimino, a rischio per la sua collaborazione con la giustizia sui giorni delle bombe 1992 in cui lo Stato, attraverso i Ros, cercò una trattativa con Cosa nostra che presentò le sue richieste attraverso il "papello". A chiedere la protezione del figlio 44enne di Vito Ciancimino è stata la Procura di Palermo dopo le minacce - con lettere minatorie e anche almeno un pedinamento - che hanno allarmato i magistrati. LEGGI TUTTO
Il Presidente Giorgio Napolitano: "Chinnici decisivo per capire la mafia"
lunedì, luglio 28, 2008
Trapani: un ex maresciallo dell'aeronautica, originario di Corleone, si suicida in auto
28/07/2008
Mafia, Oddo: "l'Assemblea regionale discuta presto il ddl del PD sui beni confiscati"
Sulla vicenda era intervenuto anche il segretario nazionale del Partito Democratico, Walter Veltroni, che nell’apprezzare l’iniziativa del gruppo PD all’Ars aveva definito la proposta di legge “uno strumento per declinare la lotta alla criminalità in maniera positiva, consentendo alle realtà locali di recuperare e di riusare in maniera davvero utile i beni confiscati”.
28 luglio 2008
FOTO. L'on. Camillo Oddo
Il Pd presenta mozione al presidente della Provincia per impugnare il decreto della Regione sugli Ato rifiuti
“ Rivendicare le competenze che spettano alle province per legge – ha detto Lapunzina- è il primo atto necessario per realizzare quel rilancio delle province che tanto ha invocato il presidente Avanti prima durante la campagna elettorale e poi nel suo insediamento. A questo punto ci auguriamo che non restino solo parole e che inviti al più presto, considerata la ristrettezza dei termini, il presidente del consiglio Tricoli a convocare il consiglio per calendarizzare e votare la mozione”.
Palermo, 28 luglio 2008
GELA, RECUPERATA UNA NAVE GRECA DEL V SEC. a.C.
Ato Belice Ambiente. Ancora non arrivano gli stipendi di giugno: stato di agitazione degli operatori
L'avvocato Gregorio Di Maria: "Così ho visto assassinare il bandito Giuliano"
Archeologia. Vi fu un maremoto a Gela nel V secolo a.C.?
sabato, luglio 26, 2008
Beni Confiscati, Ligabue e don Ciotti piantano un ulivo sui terreni dei boss mafiosi
Sulle terre confiscate ai boss, devastate da incendi sospetti e teatro di frequenti danneggiamenti, e' tornato il simbolo della pace: l'ulivo. A piantarlo sono stati il cantautore Luciano Ligabue e il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, che questa mattina hanno interrato la prima delle 2000 piante che sorgeranno in contrada De Sisa, terreno confiscato al boss Salvatore Genovese, tra i comuni di Monreale e Partinico. Grazie alla campagna per la legalita', lanciata dal comune d'origine del cantante, Correggio, e altri paesi in provincia di Reggio Emilia (Campagnola Emilia, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo e S.Martino in Rio) si potranno comprare le piante che sostituiranno quelle devastate dall'incendio scoppiato lo scorso 14 giugno. LEGGI TUTTO
(ANSA) - PALERMO, 26 LUGLIO (FOTO by C. Di Carlo)
LA MEMORIA. Rita Atria: "L’unica speranza è non arrendersi mai..."
Paceco, i meloni della legalità
Paceco. Dapprima il grano, adesso i meloni. I terreni che la mafia trapanese ha usato per testimoniare la sua presenza ingombrante ed invasiva, ed anche violenta, nel territorio, adesso sono tornati ad essere produttivi e solo a tutto guadagno della società civile. Prodotti poi “tutta salute” considerato che si tratta di coltivazioni esclusivamente biologiche. Nelle campagne dove ha regnato il capo mafia di Trapani Vincenzo Virga, il boss che è indagato per essere stato il mandante della uccisione di Mauro Rostagno e che sconta l’ergastolo per tutta un’altra serie di delitti, compreso quello orrendo della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985 quando il tritolo destinato al giudice Carlo Palermo dilaniò Barbara Rizzo Asta ed i suoi due gemelli di sei anni Salvatore e Giuseppe, in questi terreni confiscati alla famiglia Virga oggi lavora la cooperativa “Placido Rizzotto” in attesa che anche qui nasca una cooperativa di giovani trapanesi che vogliano coniugare lavoro, di quello regolare, rispettoso dei contratti e della sicurezza, e l’antimafia. LEGGI TUTTO
Trapani, una procura che si svuota, mafiosi e complici ringraziano
Tre magistrati sono andati già via dalla Procura di Trapani, i pubblici ministeri Luciano Di Transo, Marco Gaeta, Elisa Pazè, un altro è in procinto di farlo, il sostituto procuratore Delia Boschetto, c’è poi l’ufficio lasciato da un altro magistrato ancora, Alessandra Converso, che dopo un lungo periodo di astensione obbligatoria per maternità, anche lei sarà presto destinataria di trasferimento. Cinque poltrone, dunque, in totale, dell’ufficio inquirente trapanese che sono destinate a liberarsi ma a restare vuote. LEGGI TUTTO
Beni Confiscati. Boom di adesioni ai campi di lavoro nei feudi confiscati alla mafia
«Sto vivendo una bellissima esperienza a Portella della Ginestra - racconta -
RADOVAN KARADZIC, IL DOTTORE DELLA MORTE
La notizia della cattura di Karadzic chiude un capitolo importante della storia, ma non ne sradica il fondamento ispiratore che ha condotto alle sanguinose atrocità umane che tutti noi conosciamo, ossia al genocidio nei Balcani. Radovan Karadzic era uno psichiatria e Slobovan Milosevic aveva ricevuto trattamenti mentali da lui per 25 anni prima della pulizia etnica. Il Partito Democratico Serbo, di cui Karazdic era a capo, venne in realtà fondato dal suo amico Jovan Rascovic, che era anche suo maestro. Rascovic teorizzava
venerdì, luglio 25, 2008
Mafia. Il gruppo PD all’Ars presenta un ddl a sostegno dei comuni e delle cooperative sociali che gestiscono i patrimoni confiscati
Isola delle Femmine. Le minacce di morte a chi lotta contro Italcementi
LEGGI TUTTO
Leggi il servizio di “Centonove”
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giovedì, luglio 24, 2008
Palermo. Protesta forestali, Cuffaro insultato e aggredito
Il senatore è rimasto bloccato a bordo dell'auto nei pressi dell'assessorato regionale all'Agricoltura, in viale Regione siciliana, dove si è svolta la manifestazione che per diverse ore ha mandato in tilt la circolazione in città, creando code di qualche chilometri in direzione dell'autostrada.
Corleone, inaugurato sportello anti-usura ed anti-racket
Corleone. Solidarietà a Telejato. E qualche riflessione...
Ovviamente, è relativamente facile fare antimafia “parlata”, come egregiamente ha fatto ieri sera il consiglio comunale di Corleone. Un po’ più difficile praticare coerenza tra quello che si dice e quello che si fa. Avviene ovunque e, a maggior ragione, a Corleone, dove tutti conoscono tutti. Proprio nella stessa giornata di ieri, si è svolto a Corleone il matrimonio dell’ultimogenita di casa Riina. E, a torto o a ragione, per i mass media è diventato un evento, che ha fatto consumare fiumi d’inchiostro e chilometri di pellicola. La giornata di ieri per qualche rappresentante delle istituzioni è stata davvero pesante. Di mattina (e fino al pomeriggio inoltrato) al matrimonio del secolo della figlia di uno dei più feroci boss di Cosa Nostra; di sera a manifestare solidarietà a Pino Maniaci e a Telejato, minacciati dalla mafia. Tutto normale? In terra di Sicilia, dove la coerenza è un optional, probabilmente si… (d.p.)
mercoledì, luglio 23, 2008
Sonia Alfano: "La loro nuova famiglia si fonda sul dolore inferto a centinaia di altre famiglie"
Si sposa la figlia di Totò Riina, in chiesa a Corleone anche i turisti
PALERMO - Nella chiesa dell'Immacolata di Corleone, Lucia Riina, la figlia minore del capomafia Salvatore Riina, si è sposata oggi con Vincenzo Bellomo. "Salutiamo i giornalisti, dovranno pagarci i diritti", ha detto entrando in chiesa il fratello di Lucia, Giuseppe Salvatore, da poco scarcerato dopo una condanna per associazione mafiosa. Il ragazzo, 30 anni, ha accompagnato la sorella all'altare. È l'unico maschio della famiglia libero. Il fratello Giovanni sconta due condanne all'ergastolo per omicidio e il padre è detenuto dal '93.La madre, Ninetta Bagarella, abito scuro, visibilmente commossa, ha portato il velo bianco della ragazza. Accanto agli sposi due coppie di testimoni Maria Concetta Riina, sorella della sposa, e il marito Antonino Ciavarello e Francesca e Gianfranco Moscato, amici della coppia. Il matrimonio è stato celebrato da frate Giuseppe Gentile. Nella chiesa un centinaio di persone ed anche un gruppetto di turisti che ha assistito, incuriosito, alla cerimonia.
23/07/2008
Quando Leoluca Bagarella sposò Vincenzina Marchese...
Il matrimonio di Lucia Riina. Il marito: "Ringrazio mio suocero Totò"
Il matrimonio di Lucia Riina. La madre ai giornalisti: "Che ci fate qui?"
23/07/2008
Il matrimonio di Lucia Riina. Il sacerdote: "Lasciatela in pace"
23/07/2008
martedì, luglio 22, 2008
Corleone. Mercoledì 23 luglio seduta del consiglio comunale per esprimere solidarietà a Maniaci
lunedì, luglio 21, 2008
Corleone. Mercoledì mattina si sposa la figlia minore del boss mafioso Totò Riina
Corleone. Si mangia "pane, olio e... legalità" nelle case confiscate a Provenzano e Riina
domenica, luglio 20, 2008
Campi di lavoro antimafia. I volontari toscani in via D'Amelio per ricordare Paolo Borsellino
Nel primo pomeriggio ci siamo spostati a Palermo, in Via D'Amelio. Qui ci siamo incontrati con la delegazione di 21 persone dell'Unicoop Tirreno. Non eravamo in molti purtroppo ma oramai siamo abituati ad una crisi della partecipazione popolare che ha ceduto il suo primis allo spazio mediatico. Con Marco Lami, presidente dell'Unicoop Tirreno, abbiamo commentato l'importanza delle nostre Case del Popolo, delle Sezioni Soci Coop: è un bene comune, un patrimonio di partecipazione popolare che dobbiamo tenere come il nostro tesoro. In serata l'incontro alla Biblioteca Comunale con Ida Bocassini, giudice impegnata nell'antimafia e in tangentopoli moderna. Il tema è la coerenza!! Tanta gente attenta ad ascoltare.
Maurizio Pascucci
Esecutivo Arci Toscana
Coordinatore Progetto Liberarci dalle Spine
Renato Schifani in visita a "Tele Jato"
PALERMO - "Voglio testimoniare la presenza forte dello Stato a casa tua, in un momento molto delicato della tua vita. Faremo di tutto perché non si abbassino i riflettori su di te e sulla tua attività". L'ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, che questa mattina si è recato a Partinico, nella redazione di "Tele Jato", per portare la sua solidarietà a Pino Maniaci, direttore dell'emittente, al quale due giorni fa è stata bruciata l'auto.Schifani ha poi rilasciato un'intervista a Maniaci, nella quale ha parlato dell'inasprimento del 41 bis, annunciato dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano e ha assicurato che non ci saranno riduzioni di risorse per le forze dell'ordine.Il presidente del Senato ha parlato della fase costituente che si aprirà in questa legislatura, "attraverso un processo di dialogo e collaborazione con l'opposizione".Dialogo auspicato anche per quanto riguarda la riforma del sistema giudiziario. "La migliore lotta alla mafia la sta facendo la società civile - ha concluso Schifani -. Allo stesso tempo sta nascendo una nuova classe politica di amministratori più consapevoli. Sono fiducioso, ma non possiamo abbassare il livello di guardia e di attenzione".
20/07/2008
LE NUOVE MINACCE A MANIACI: GUARDA IL VIDEO
sabato, luglio 19, 2008
A 16 anni dalla strage mafiosa di via D'Amelio: "Borsellino sempre con noi!"
Due video in onore di Paolo Borsellino
Sicilia, la caccia al via dal 1° settembre. Lav: "Micidiale condanna a morte per gli animali"
"Si tratta di un'irresponsabile apertura anticipata, in deroga alla legge statale che prevede invece la data della terza domenica di settembre", denuncia Ennio Bonfanti, responsabile fauna della Lav Sicilia. Per Bonfatti è "un ottimo regalo ai 53mila cacciatori siciliani, una micidiale condanna a morte per centinaia di migliaia di animali tra cui specie endemiche e minacciate, come la lepre italica". Secondo il dirigente della Lav, il provvedimento del governo "rappresenta un aberrante attacco alla natura. Basti solo pensare che, secondo il calendario assessoriale, ogni cacciatore potrà uccidere 15 animali al giorno, ovvero 795mila animali al giorno per l'insieme delle doppiette siciliane".
19/07/2008
Emma Marcegaglia, presidente degli industriali: "Un siciliano si occuperà dei rapporti tra Confindustria, Magistratura e Forze dell'ordine".
“Il tema della sicurezza e della lotta alla criminalità è al centro del mio programma. Intendo portarlo avanti. C’è già un modello molto valido proposto dagli imprenditori siciliani che intendo supportare e valorizzare al massimo”. Si schiera a favore della coraggiosa azione antimafia condotta dagli industriali dell’Isola il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia in una lunga intervista esclusiva concessa alla TGR Sicilia. “E’ un impegno per la legalità quello di Confindustria Sicilia – afferma il leader degli imprenditori – che sostengo totalmente. Credo che questo sia il vero punto di attacco alla mafia. Insieme faremo altre iniziative ancora più forti. Verrò in Sicilia ad ottobre e li lanceremo ulteriori battaglie che porteremo avanti”.
Tra le iniziative – anticipa la Marcegaglia ai microfoni della redazione siciliana della Rai – c’è l’istituzione di una figura di raccordo tra la Confindustria e le istituzioni impegnate sul territorio per la sicurezza e la lotta al crimine organizzato, magistratura e forze dell’ordine in testa. Top secret il nome di chi ricoprirà questo delicato incarico: “sarà certamente un siciliano” si limita a dire il Presidente di Confindustria.
“Agli imprenditori dico di andare avanti. La battaglia per la legalità – aggiunge Emma Marcegaglia – deve diventare di tutti gli imprenditori dell’Isola. Mi rendo conto che è facile dirlo da qui, è più difficile quando si vive in quei territori e in quelle situazioni. Ma penso che questa sia l’unica strada per poter far ritornare la Sicilia a crescere, con una crescita solida, vera, duratura”.
Per il numero uno degli industriali italiani l’impegno per la legalità “deve riguardare tutto il Mezzogiorno – conclude nell’intervista alla TGR Sicilia - e alcune aree del Nord Italia dove il problema è comunque sentito”.
venerdì, luglio 18, 2008
Campi di lavoro antimafia a Corleone. Cinema in villa e pranzo con "pane, olio e... legalità"
18 luglio 2008
Partinico. In fiamme auto di giornalista. Ancora una minaccia della mafia
PALERMO - Ancora un'intimidazione per Pippo Maniaci, direttore dell'emittente televisiva Telejato di Partinico (Palermo). Nella notte ignoti hanno incendiato la sua auto che era parcheggiata a 100 metri dalla redazione della piccola emittente, nel centro del paese di Partinico. La dinamica. Verso le 23 di giovedì notte, la Fiat Tipo grigio scuro con le insegne della tv locale di Partinico, cosparsa completamente di benzina, prende fuoco. In quel momento Maniaci si trovava già nella sua abitazione, distante dalla redazione. Per caso nel momento dell'incendio, davanti alla sede della tv, passano i Vigili del fuoco, che evitano lo scoppio dell'auto. Immediatamente sono iniziate le indagini dei Carabinieri e del Ris e sull'episodio è stata aperta un'inchiesta anche della magistratura. LEGGI TUTTO
giovedì, luglio 17, 2008
Colloquio con don Andrea Gallo: "Il vero peccato è il consumismo che ci ha cambiati tutti. Ne parlavamo spesso con Fabrizio De Andrè"
La foto di don Bosco, il sigaro spento, il fazzoletto rosso al collo. La fede e la speranza, la testardaggine e il sorriso. Don Andrea Gallo, è tutto qui, nei simboli più cari, nei vezzi, nel carattere, lui prete di strada per scelta, che oggi compie 80 anni. Alla vigilia, li racconta nella comunità di San Benedetto, in una piccola stanza con i mobili arraffati, regalati, raccattati, con il ventilatore che non funziona e il caldo che entra dalla finestra aperta, vicino a don Bosco incorniciato e appeso al muro. Andrea Gallo è seduto alla scrivania, il pensiero va al suo mese del destino: «mi è successo tutto a luglio, la mia mamma ricordava che ero nato alle 13 di un 1928 rimasto nella storia perché caldissimo. A luglio c´è la festa della Madonna del Carmine, la svolta della mia vita, perché sono arrivato qui nel 1964, accolto da Siri, a luglio del 2001, c´è stato il G8, adesso la sentenza». Leggi tutto
IL GALLO DA BATTAGLIA
Dopo il campo di lavoro e di studio in Toscana. Il mio viaggio continua…
mercoledì, luglio 16, 2008
Corleone, gli operai ex Sicula Ciclat ancora senza il salario di giugno...
E pensare che proprio la stragrande maggioranza di questi sindaci sono quelli che hanno saccheggiato l’Ato, imponendo l’assunzione di decine e decine di “clienti”, se non addirittura di consiglieri comunali ed assessori in carica (i casi Corleone-Bisacquino insegnano!). Adesso, a saccheggio consumato, dicono tutti che non hanno soldi, che non possono farci niente. Ma agli operai senza salario nessuno pensa? Proprio nessuno? (d.p.)
FOTO. Un gruppo di operai ex Ciclat
Lo spreco della mafia
I pochi spazi di discussione politica rimasti aperti in tv sono stati ovviamente dedicati nelle ultime ore alla notizia scioccante dell’arresto di Ottaviano Del Turco, che mette in causa tutta la gestione della Sanità. Un settore cui si rivolge tanta parte delle finanze pubbliche e che, chissà perché, nel governo Berlusconi non ha neanche un ministero. Le inchieste si accavallano e per lo più riguardano la destinazione dei fondi ai privati, che si arricchiscono, mentre lo Stato si impoverisce. E questo viene portato a riprova del fatto che il privato sarebbe più produttivo (per i privati, s’intende). Particolarmente interessante, l’altra sera a Primo piano, il dibattito tra il presidente della Regione Sicilia, Lombardo e il professor Marino del Pd. Nella scheda presentata da Mannoni si sosteneva che una fetta rilevante della sanità siciliana è in mano alla criminalità. Ma Lombardo ha subito voluto sminuire questo quadro scandaloso, sostenendo che si tratterebbe solo di sprechi da correggere. Ecco, bravo: il primo spreco è la mafia. (L'Unità, 16 luglio 2008)