Palermo, 20 GIUGNO 2008 - E' stato sventato ad Augusta nel Siracusano un tentativo di estorsione ai danni della cooperativa "La Sicilia" di Bagheria. Alcuni finanzieri in borghese hanno colto il criminale in flagrante mentre riscuoteva il pizzo di 2.500 euro in banconote segnate. Il 29 maggio, alcuni uomini si erano presentati al cantiere per il restauro del municipio di Augusta dove lavorava la cooperativa, esigendo la somma di 30 mila euro per 'mettersi a posto'. L'impresa si e' allora rivolta alla Lega delle cooperative Sicilia (Legacoop) che ha denunciato il fatto. L'indagine della guardia di finanza, durata appena 20 giorni e' stata coordinata dalla procura di Siracusa e dalla procura distrettuale antimafia di Catania.
"Questa vicenda dimostra che sconfiggere la mafia del pizzo si può all’unica condizione che ogni soggetto interessato svolga fino in fondo la sua parte così come ha fatto coraggiosamente e assai lodevolmente la cooperativa La Sicilia di Bagheria e la Legacoop dell’Isola. Pienamente in piena linea con il codice etico adottato dalla stessa centrale cooperativa che prevede l'obbligo di denunciare qualsiasi forma di estorsione, pena l'esclusione dall'associazione", ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Lumia. "Un plauso particolare – ha aggiunto – va inoltre procura di Siracusa e dalla procura distrettuale antimafia di Catania, oltre che alla Guardia di finanza, per l’eccellente lavoro svolto con grande professionalità e celerità".
“Il coraggio dei responsabili della cooperativa edile ‘la Sicilia’ di Bagheria è un esempio per chi, nella nostra regione, intende lavorare senza piegarsi all’odioso ricatto del racket”, dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Partito Democratico all’Ars, a proposito degli arresti effettuati ad Augusta nel corso di una operazione contro il pizzo. “Complimenti, dunque, alla Guardia di Finanza per l’efficienza di questa azione – aggiunge – ma complimenti soprattutto a chi, in questo caso la cooperativa ‘la Sicilia’, ha saputo ribellarsi grazie anche al sostegno della Lega delle Cooperative, al perverso meccanismo del pizzo”.
"Questa vicenda dimostra che sconfiggere la mafia del pizzo si può all’unica condizione che ogni soggetto interessato svolga fino in fondo la sua parte così come ha fatto coraggiosamente e assai lodevolmente la cooperativa La Sicilia di Bagheria e la Legacoop dell’Isola. Pienamente in piena linea con il codice etico adottato dalla stessa centrale cooperativa che prevede l'obbligo di denunciare qualsiasi forma di estorsione, pena l'esclusione dall'associazione", ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Lumia. "Un plauso particolare – ha aggiunto – va inoltre procura di Siracusa e dalla procura distrettuale antimafia di Catania, oltre che alla Guardia di finanza, per l’eccellente lavoro svolto con grande professionalità e celerità".
“Il coraggio dei responsabili della cooperativa edile ‘la Sicilia’ di Bagheria è un esempio per chi, nella nostra regione, intende lavorare senza piegarsi all’odioso ricatto del racket”, dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Partito Democratico all’Ars, a proposito degli arresti effettuati ad Augusta nel corso di una operazione contro il pizzo. “Complimenti, dunque, alla Guardia di Finanza per l’efficienza di questa azione – aggiunge – ma complimenti soprattutto a chi, in questo caso la cooperativa ‘la Sicilia’, ha saputo ribellarsi grazie anche al sostegno della Lega delle Cooperative, al perverso meccanismo del pizzo”.
20 giugno 2008
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