Paceco: prima raccolta di grano sui terreni confiscati al boss mafioso Vincenzo Virga
E da Bruxelles l'appello di Margherita Asta per chiedere maggiore attenzione sugli intrecci perversi fra mafia e poteri forti nel trapaneseRINO GIACALONE
Sono in tutto 29 ettari, in mezzo due laghetti. Una lunga distesa di terra sotto le falde di Erice. Qui è tutta campagna coltivata, grano, uliveti, vigneti, meloni, legumi in genere. Non c’è uno spazio che non sia lavorato. Ma la parte più consistente sono questi 29 ettari. Era il trono dell’imprenditore agricolo Vincenzo Virga, il capo mafia di Trapani. Quando giungiamo qui con un poliziotto e ci apprestiamo a “visitare” il terreno, ci raggiunge un “campiere” di un terreno vicino. Lo avevamo visto da lontano che guardava incuriosito i nostri movimenti, alla fine ci raggiunge, ci chiede chi siamo e cosa stiamo facendo. Il poliziotto a quel punto mostra le chiavi del casolare, e dice “siamo i proprietari”. Come i proprietari? Non siete Virga? E no “ziu meo” siamo i nuovi proprietari, siamo lo Stato che è proprietario adesso qui. LEGGI TUTTO
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