Care compagne, cari compagni,
tra due giorni ci ritroveremo a Chianciano per la nostra prima assemblea nazionale. Mi muove una certezza: non sarà una liturgia. Aver scelto di non definire “congresso” questo nostro appuntamento non è un vezzo ma una scelta di senso e di percorso politico. Chianciano sarà l’atto fondativo di un progetto che non riguarda solo noi ma ha bisogno di allargarsi, di includere, di ripensare le forme della partecipazione e della elaborazione. Sarà l’inizio di una ricerca, non la celebrazione di un’identità. E sarà un primo, concreto contributo per aprire un cantiere a sinistra. Cantiere è luogo di costruzione, è fatica e lavoro comune: che noi vogliamo condividere con altri affluenti della sinistra. Ma su un patto di reciproca verità, e dunque partendo da un’analisi onesta su ciò che è accaduto il 14 aprile e nel tempo che ha preceduto quel voto. LEGGI TUTTO
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