Prima la firma in caserma, poi insieme ai familiari a spasso per la città. Il sindaco incredulo accusa: "La sua presenza ci mette in difficoltà".
PALERMO - Il figlio del boss Riina, scarcerato ieri per decorrenza dei termini, ha trascorso il primo giorno di libertà passeggiando per Corleone insieme ai familiari. Ha sfidato lo sguardo incredulo di qualche compaesano, salutando con sorrisi e cenni della mano gli amici che non vedeva da sei anni, da quando fu arrestato per associazione mafiosa. Il sindaco Antonino Iannazzo non esita a definire "scoraggiante" l'episodio: "Saremmo stati ben felice se fosse andato a vivere da un'altra parte", ammette con rammarico. "La sua presenza in città ci mette in difficoltà. Sarà il test effettivo per capire se Corleone ha maturato gli anticorpi contro Cosa nostra. La città non è quella che lui ha lasciato anni fa. C'è stato un cambiamento profondo ed è maturata la consapevolezza del vantaggio della legalità". LEGGI TUTTO
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