di Francesco Viviano
Quel giorno, il 5 novembre scorso, quando la polizia fece irruzione nel covo dello Zucco arrestando i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, bloccati insieme a Gaspare Pulizzi e Andrea Adamo, stava per giungere un altro boss eccellente per partecipare ad un summit di mafia. Quell´ospite era probabilmente il capomafia di Trapani Matteo Messina Denaro, giunto a poche centinaia di metri dal covo dello Zucco a bordo di una Fiat Panda guidata da un suo fedelissimo. Il retroscena è emerso dopo l´arresto dei due Lo Piccolo perché si è scoperto che quel giorno, in un´attività autonoma dei carabinieri del Ros di Trapani, i militari seguivano con molta discrezione quell´automobile partita dal capoluogo trapanese diretta a Palermo. Appena imboccata la strada per Montelepre che portava allo Zucco la Panda fece precipitosamente marcia indietro tornando verso Trapani facendo perdere le sue tracce. «È molto probabile - confida un investigatore - che su quell´automobile ci fosse Matteo Messina Denaro e che sia tornato indietro apprendendo dalla radio che la polizia aveva arrestato i boss Lo Piccolo». LEGGI TUTTO
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