di Rossana Rossanda
Come siamo frettolosi e snob davanti al primo tentativo della galassia delle sinistre di mettersi assieme. Pare che i più scafati manco siano andati a vedere. Eppure non ci sono alternative, o si lascia la sfera politica a Veltroni, e noi ci contentiamo di essere, se va bene, frammenti interessanti e intelligenze o mozioni, o si ricomincia a parlarsi «per». Per fare assieme qualche cosa che freni la deriva alla centralizzazione sfrenata del dominio del denaro e delle merci che ci frantumano ciascuno nel singolo e nei pochi. Raramente in transitorie masse.
Si dirà: ma in fondo da questa parte del mondo ce la caviamo, perlopiù abbiamo un tetto sopra la testa, un piatto da mangiare, un po' di compassione per gli esclusi. È vero, mettere un freno al meccanismo mondialmente in atto è impellente dove esso produce subito morte, e non è il nostro caso. Non per l'assoluta maggioranza di noi, e delle minoranze miserabiliste chi se ne frega? Così alla cancellazione della Cosa Rossa - espressione cretina - da parte delle maggiori testate (eccezione Rai1) si è aggiunta la freddezza nostra, coperta dai quattro morti della Thyssen, come se un incidente del lavoro di questa natura non fosse un evento messo in conto dal meccanismo oggi dominante. LEGGI TUTTO
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