PALERMO - La polizia sta effettuando una perquisizione su mandato della Procura negli uffici della redazione siciliana di "Repubblica". L'ipotesi di reato è quella di rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, in relazione alla pubblicazione sul quotidiano di oggi del cosiddetto libro mastro del boss mafioso Salvatore Lo Piccolo. Gli agenti stanno portando via i computer di alcuni giornalisti. Lo rivela il segretario provinciale della sezione di Palermo dell'Associazione siciliana della Stampa, Enrico Bellavia."Ancora una volta - dice Bellavia - si colpisce duramente chi con coscienza e professionalità esercita il diritto dovere di informare l'opinione pubblica. Fermo restando il rispetto per il lavoro dei magistrati, non si può non rilevare come simili provvedimenti finiscano per ledere il lavoro dei colleghi e costituiscano un deterrente, per nulla confortante, per quanti con passione e abnegazione si dedicano al lavoro di cronisti. Della qual cosa dovrebbero preoccuparsi in primo luogo i cittadini".La polizia sta effettuando perquisizioni anche nell'abitazione dei cronisti di "Repubblica" Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, che sono sposati, autori degli articoli sulla documentazione sequestrata nel covo dei boss Lo Piccolo. Solidarietà ai giornalisti è stata espressa dall'Unci regionale. "Le perquisizioni e i sequestri dei computer di due colleghi sono sconcertanti e assolutamente inaccettabili", scrive in una nota la Fnsi.
27/12/2007
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