C’era una volta (e c’è ancora) la figura del medico umanista, una tradizione che, come un fiume carsico, scorre da Giovanni Meli a Giuseppe Pitrè e a Salvatore Salomone Marino per arrivare ai contemporanei Giuseppe Bonaviri, Antonio Pasqualino ed Aldo Gerbino, tanto per limitarci alla sola Sicilia, con qualche presenza ancora oggi inattesa, come quella di Antonino Giuseppe Marchese, attivo in un piccolo centro dell’entroterra palermitano, Giuliana, ove ha fondato, tra l’altro, una ricca biblioteca, con i suoi circa 12.000 volumi raccolti nell’arco di un trentennio. LEGGI TUTTO
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