Autopsia sul corpo del boss di Gela ucciso mentre tentava di scappare dopo una latitanza di 11 anni. Messaggi compromettenti che voleva far sparire, trovati nell'esofago e nella pancia del capo-mafia
CALTANISSETTA - Prima di tentare la fuga il boss latitante Daniele Emmanuello aveva provato a far sparire alcuni "pizzini" compromettenti, ingoiandoli. Ma la corsa disperata del latitante, che si nascondeva in un casolare di campagna, è durata solo trenta metri: un proiettile, sparato dall'alto verso il basso, lo ha centrato alla nuca ed è uscito dall'ascella. I dati emergono dall'autopsia che si è conclusa nel pomeriggio, dopo cinque ore. LEGGI TUTTO
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