domenica, novembre 11, 2007

Sedici anni dopo l'omicidio di Libero Grassi, a Palermo si respira un'aria diversa

Così la città muta e complice ha deciso di rialzare la testa. Se non c'è più estorsione non c'è controllo del territorio, non c'è più la mafia

di ATTILIO BOLZONI

SONO passati tre anni ma è come se ne fossero passati trenta o trecento. È stata la prima volta di Palermo. È vero che "sta cambiando solo l'aria". E' vero che in questi giorni hanno trovato altri cinquecento nomi di commercianti nel libro mastro del boss Salvatore Lo Piccolo e neanche uno di loro ha ancora confessato in questura o in procura che era costretto a pagare. Ma a Palermo "l'aria" conta più che in ogni altro luogo d'Italia. Prima, i signori del pizzo controllavano anche quella. (LEGGI TUTTO)

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