Il sindaco di Corleone Nino Iannazzo ha proposto al consiglio comunale di modificare qualche articolo della convenzione per l’uso del mattatoio che nel gennaio 2006 il comune ha stipulato con la ditta “Alizoo” di contrada “Torre dei Fiori”. Come se si trattasse di ordinaria amministrazione. Dimenticando che la ditta “Alizoo” di Salvatore Romeo probabilmente pagava il pizzo alla Cosa Nostra di Bernardo Provenzano, come sembrerebbe emergere dalla lettura di alcuni “pizzini” trovati nel casolare di “Montagna dei cavalli” (“La Repubblica” 10-12 agosto 2006). E dimenticando che il Comune di Corleone si è dato un protocollo battezzato “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, dove sta scritto che procederà alla rescissione immediata del contratto o della convenzione nei confronti di quelle ditte che pagano il “pizzo”.
E’ toccato al consigliere Dino Paternostro (Pd) ricordarglielo. «Le propongo di ritirare la trattazione di questo punto all’ordine del giorno, in attesa di accertare come stanno realmente le cose», ha detto venerdì sera in aula il consigliere del Pd, rilevando una certa “tiepidezza” da parte del primo cittadino nell’affrontare la vicenda. Ma l’accusa di “tiepidezza” ha fatto andare su tutte le furie Iannazzo, che intervenendo nuovamente ha annunciato: «Assumerò le necessarie informazioni presso la Prefettura e la Procura. Se risulterà che la ditta pagava il pizzo a Cosa Nostra, allora provvederò immediatamente alla rescissione della convenzione». Una posizione apprezzata da Paternostro e dall’intero consiglio comunale. «Se deciderà di portare avanti una linea di intransigente contrasto a Cosa Nostra e ai suoi complici, allora saremo al suo fianco», hanno detto i consiglieri.
24 novembre 2007
1 commento:
potrei sapere chi è l'autore di questo articolo?cristina
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