La richiesta avanzata dal procuratore nei confronti del governatore della Sicilia. Gli avvocati chiedono il trasferimento del processo "per grave situazione ambientale"
PALERMO - Otto anni di reclusione: questa la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone, al termine della requisitoria nel processo alle cosiddette "talpe della Dda", nei confronti del presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, imputato di favoreggiamento a Cosa nostra e rivelazione di notizie riservate. I pm hanno poi chiesto la condanna a 18 anni per il manager della sanità privata Michele Aiello, che deve rispondere di associazione mafiosa; nove anni per il maresciallo del Ros Giorgio Riolo, accusato di concorso in associazione mafiosa; cinque anni per il radiologo Aldo Carcione, imputato di concorso in rivelazioni di segreto d'ufficio. Pene pecuniarie sono state invocate per le società Atm (1 milione e 549 mila euro) e per la Diagnostica per immagini (un milione di euro). (Leggi tutto)
1 commento:
SONDAGGIO di Città Nuove:
Alla domanda se ‘’ Dopo la richiesta di condanna a otto anni di carcere per favoreggiamento a Cosa nostra e rivelazione di notizie riservate, il presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro, dovrebbe dimettersi?’’, il 67% (al 31 Ottobre) ha risposto: NO, IN NESSUN CASO!
Soltanto il 13% (ovvero 23 persone) è del parere, che il presidente dovrebbe dimettersi subito.
Se le mie reminiscenze della lingua italiana non mi tradiscono, questo significa che ben 111 persone sono del parere, che il presidente Cuffaro non dovrebbe dimettersi NEANCHE se CONDANNATO!?
Mi auguro soltanto di sbagliarmi in questa mia interpretazione.
Magari, il solito anonimo mi risponderà che ‘’vivendo in Svizzera non sono in grado di capire la realtà siciliana!
E credo proprio che abbia ragione.
Un CORdiaLEONESE saluto
Leoluca Criscione
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