Si può dire che il dott. Salvatore Iacolino, direttore generale dell’Ausl 6 di Palermo, non stia facendo molto per farsi amare dalle popolazioni della zona del Corleonese. Pare, infatti, che ce la stia mettendo tutta per azzerare l’effetto “bella notizia”, relativa all’inaugurazione della nuova ala del P.O. di Corleone (dovrebbe avvenire, salvo ripensamenti, il prossimo 29 ottobre). Scartabellando tra gli atti adottati dal manager, la Fp-Cgil di Palermo ha scoperto che, nell’allegato alla delibera n. 1357 del 17 settembre scorso, relativo alla rimodulazione della pianta organica aziendale, è previsto la riduzione di sei posti-letto per la divisione di chirurgia generale dell’ospedale di Corleone, che così passerebbe da 18 a 12 posti-letto. E questo mentre vengono contemporaneamente cancellati tutti i posti-letto dell’ospedale di Palazzo Adriano, i cui potenziali utenti si riverseranno tutti su Corleone. Un atteggiamento incredibile, frutto della frenesia del contenimento radicale dei costi, non accompagnata dalla volontà di mettere mano al taglio dei veri sprechi dell’Ausl 6.
Con un’altra delibera – la n. 1389 del 12 ottobre scorso – sempre Iacolino a deciso unilateralmente, senza confronto sindacale, di ridurre del 5% i fondi contrattuali del personale dipendente. «E’ un fatto grave e inaudito – dice Mario Scialabba , della Fp-Cgil di Palermo – nessuno può modificare, in maniera unilaterale il contratto di lavoro. Il contenimento della spesa non deve realizzarsi a discapito delle retribuzioni dei lavoratori e dei diritti dei cittadini, ma con la eliminazione degli sprechi e delle inefficienze molòto diffusi dentro l’azie4nda USL 6». Una delibera, quest’ultima, che la Cgil ha definito «taglia retribuzioni» e contro cui venerdì 19 ottobre, alle ore 11.00, protesterà con un’assemblea sit-in in via Giacomo Cusmano a Palermo, per chiederne la revoca.
17.10.2007