(sari) «Nessun incarico alle ditte che pagano o hanno pagato il pizzo al racket delle estorsioni». A deciderlo è stato il comune di Corleone, attraverso un protocollo della giunta del sindaco Nino Iannazzo, approvato all'unanimità, intitolato al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. In sostanza, l'atto deliberativo impegna le ditte che si aggiudicheranno appalti e servizi a sottoscrivere alcune clausole antimafia: «impegnarsi a denunciare alla stazione appaltante ed alle Forze dell'ordine qualsiasi tentativo di estorsione o di condizionamento all'acquisto di materie prime, per noli di mezzi ed attrezzature durante il corso dell'appalto e di accettare incondizionatamente la rescissione del contratto d'appalto nel caso in cui l'amministrazione venisse a conoscenza di tali evenienze attraverso atti pubblici o per qualunque altra via istituzionale non riconducibile alla denuncia dell'impresa». (Leggi tutto)
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