Il 1° settembre 2007, per il terzo anno consecutivo, i giovani volontari dei campi di lavoro antimafia, insieme ai soci della coop “Lavoro e non solo”, alla Cgil e all’Arci, hanno voluto fare un “pellegrinaggio laico” a Rocca Busambra, per visitare la foiba dove il 10 marzo 1948 la mafia ha buttato il corpo senza vita di Placido Rizzotto, il giovane segretario della Camera del lavoro di Corleone, che guidava le lotte contadine. E la commozione è stata forte, quando ciascun volontario, come si vede nel video sotto, ha preso un pugno di terra portata da contrada “Malvello” e l’ha buttata nella foiba, come a sottolineare il forte legame tra le lotte e i sacrifici degli anni ’50 con l’impegno di oggi. A guidare i giovani dei campi di lavoro c’erano Maurizio Pascucci, dell’esecutivo dell’Arci Toscana e coordinatore del progetto “Liberarci dalle spine”, Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro di Corleone, e Luciano Silvestri, segretario generale della Cgil Toscana. (Guarda il Video)
1 settembre 2007
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