di Laura Matteucci
«Questo è il tempo dell’attacco ai partiti, e adesso è cominciato anche l’attacco ai sindacati. Con il rischio di alimentare quella disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni che finisce poi con il colpire le grandi organizzazioni popolari. E di far venire meno quel collante indispensabile per la democrazia, il tessuto delle rappresentanze, che dovrebbe garantire una visione complessiva dei problemi del paese». Cesare Damiano parla da ministro del Lavoro e da ex sindacalista, per decenni dirigente della Cgil, peraltro appena riemerso da una faticosa trattativa per arrivare alla famosa firma in calce al protocollo su pensioni e stato sociale. Non è uomo che drammatizza, Damiano. Ma quell’articolo sull’Espresso, in cui si parla di sindacato come casta privilegiata, allarma anche lui. Leggi
«Questo è il tempo dell’attacco ai partiti, e adesso è cominciato anche l’attacco ai sindacati. Con il rischio di alimentare quella disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni che finisce poi con il colpire le grandi organizzazioni popolari. E di far venire meno quel collante indispensabile per la democrazia, il tessuto delle rappresentanze, che dovrebbe garantire una visione complessiva dei problemi del paese». Cesare Damiano parla da ministro del Lavoro e da ex sindacalista, per decenni dirigente della Cgil, peraltro appena riemerso da una faticosa trattativa per arrivare alla famosa firma in calce al protocollo su pensioni e stato sociale. Non è uomo che drammatizza, Damiano. Ma quell’articolo sull’Espresso, in cui si parla di sindacato come casta privilegiata, allarma anche lui. Leggi
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