I timori dell'ex capo dello Stato: "Si pensa poco alla produzione". Ma non si dice preoccupato: "Ne ho viste di peggio, lasciamo sgonfiare la bolla
di ROBERTO PETRINI
ROMA - "L'economia finanziaria ha preso il sopravvento, è ora di occuparsi di più dell'economia reale". Carlo Azeglio Ciampi guarda con preoccupazione agli ultimi sviluppi della crisi, scaturita dai mutui subprime americani, che sta contagiando i mercati internazionali. Dall'altopiano dell'Alpe di Siusi, in Alto Adige, dove sta trascorrendo qualche giorno di riposo, il senatore a vita Ciampi segue minuto dopo minuto i sobbalzi dei cambi e dei listini di mezzo mondo e scruta le mosse dei suoi ex colleghi alla guida delle banche centrali del pianeta. Ma di fronte allo sviluppo tumultuoso di derivati, hedge fund, finanza che sfugge ai controlli, invita alla prudenza e alla riflessione: pensiamo alle aziende, alla produzione reale e al prodotto interno lordo. In altre parole, a tutto ciò su cui fa perno il benessere delle nostre società. (Leggi tutto)
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