di Francesco Forgione*
Una nuova strage di mafia nel cuore della Germania, a Duisburg, riaccende i riflettori sulla ’ndrangheta, sulla sua barbarie, sui suoi affari, sul suo ruolo internazionale che ne fanno, oggi, la più potente organizzazione criminale italiana e tra le più pericolose e ricche del mondo. Non ci fossero stati questi sei morti, col macabro rituale del colpo di grazia, e la scelta della «prima volta» fuori dal proprio territorio e dall’Italia, gli unici riflettori accesi, e di questo la ringrazio, sarebbero stati quelli de l’Unità, il giornale che da settimane racconta la «normalità» della presenza della ’ndrangheta nella vita economico-sociale e politica della Calabria. (Leggi tutto)
* Presidente della Commissione Antimafia
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