Un bilancio dei beni confiscati alle mafie in Italia. Cifre da capogiro, nonostante lentezze e ritardi nelle procedure di acquisizione
di Franco Stefanoni
Una villa, in viale della Regione siciliana, a Palermo, un tempo di proprietà di Giovanni Ienna, oggi sede di una caserma dei carabinieri. Un’altra villa, ancora a Palermo, appartenuta a Gaetano Nobile, patrimonio adesso del Comune, dove è ospitata una comunità per la riabilitazione di persone disabili. E, ancora: un terreno di 57 ettari, a Corleone (Palermo), già di proprietà di Totò Riina, finita nelle mani del Comune, che ne ha fatto uno spazio per attività agricole gestite dal consorzio Sviluppo e legalità. Sono alcuni dei frutti delle confische di beni mafiosi, decise dalla magistratura e convalidate fino alla Cassazione... (Leggi tutto)
di Franco Stefanoni
Una villa, in viale della Regione siciliana, a Palermo, un tempo di proprietà di Giovanni Ienna, oggi sede di una caserma dei carabinieri. Un’altra villa, ancora a Palermo, appartenuta a Gaetano Nobile, patrimonio adesso del Comune, dove è ospitata una comunità per la riabilitazione di persone disabili. E, ancora: un terreno di 57 ettari, a Corleone (Palermo), già di proprietà di Totò Riina, finita nelle mani del Comune, che ne ha fatto uno spazio per attività agricole gestite dal consorzio Sviluppo e legalità. Sono alcuni dei frutti delle confische di beni mafiosi, decise dalla magistratura e convalidate fino alla Cassazione... (Leggi tutto)
Nessun commento:
Posta un commento