giovedì, agosto 30, 2007
Corleone, diario dai campi di lavoro. Come quei lampadieri...
È già trascorsa una settimana dall’inizio del campo. Ieri siamo stati al mare a Balestrate , e ci siamo rilassati dopo sette giorni di duro lavoro. Maurizio e Francesca sono tornati a Firenze in auto dopo aver trascorso il giorno al mare con noi, perché oggi c’era la presentazione del libro “Come quei lampadieri” alla Festa de l’Unità di Certaldo... torneranno a Corleone giovedì, perché nel frattempo incontreranno anche i ragazzi del prossimo campo di settembre che ci succederanno, per prepararli a questa esperienza così intensa. (Leggi tutto)
Cartoline in carcere a Riina e Provenzano: "La pace è finita". E a Palermo è allarme
La missiva è stata intercettata dalla polizia penitenziaria. La busta indirizzata al carcere di Opera di Milano in "via Borsellino"
PALERMO - Poche parole scritte sul retro di due cartoline recapitate in carcere dentro a una busta bianca. Poche parole che hanno destato molta preoccupazione alla procura di Palermo. I destinatari sono Toto' Riina e Bernardo Provenzano. Il testo dice: "La pace è finita". Potrebbe trattarsi dell'avvertimento di un'imminente ripresa della strategia stragista. La missiva è stata intercettata dalla polizia penitenziaria che ritiene la vicenda molto allarmante. La procura di Palermo ha ora aperto un'inchiesta sulla lettera. (Leggi tutto)
PALERMO - Poche parole scritte sul retro di due cartoline recapitate in carcere dentro a una busta bianca. Poche parole che hanno destato molta preoccupazione alla procura di Palermo. I destinatari sono Toto' Riina e Bernardo Provenzano. Il testo dice: "La pace è finita". Potrebbe trattarsi dell'avvertimento di un'imminente ripresa della strategia stragista. La missiva è stata intercettata dalla polizia penitenziaria che ritiene la vicenda molto allarmante. La procura di Palermo ha ora aperto un'inchiesta sulla lettera. (Leggi tutto)
Gli hanno distrutto due escavatori, ma Andrea Vecchio dice: "Io non pago il racket"
CATANIA - In due giorni gli hanno distrutto due escavatori che costavano 280 mila euro uno a Catania l'altro a Santa Venerina (Ct). Ha una ditta di costruzioni che dà lavoro a circa 250 persone l'anno e nella sua carriera di imprenditore ha subito 10 intimidazioni e innumerevoli richieste di pizzo. Andrea Vecchio, 67 anni, presidente dell' associazione nazionale costruttori della provincia catanese, con voce serafica dice: "Spero si fermino, non c'è motivo che vadano avanti. Io il racket delle estorsioni non lo pago". (Leggi tutto)
martedì, agosto 28, 2007
Corleone. Il consiglio comunale al sindaco: "Rovoca quella delibera!"
CORLEONE – Come i lettori ricorderanno, nelle votazioni di ballottaggio del 27-28 maggio Nino Iannazzo ha superato di appena 3 voti Nicolò Nicolosi e quest’ultimo – come sempre avviene in casi analoghi – ha presentato ricorso al TAR, notificato pure all’Ente Comune, che ha nominato un suo legale per resistere in giudizio. Proprio contro questa nomina del legale, alcuni consiglieri comunali (primo firmatario Salvatore Schillaci) hanno presentato una mozione consiliare per chiedere la revoca della delibera. Infatti, si legge nella mozione, per l’Ente-Comune (non per il sindaco Iannazzo e i suoi assessori) cosa cambia se sindaco è Tizio oppure Caio? Ovviamente, niente. (Leggi tutto)
CAMPI DI LAVORO. Qualche riflessione dopo il ritorno...
di LAURA PAPINI
Siamo arrivati a casa da poche ore, il ritorno è filato via liscio, anche se il caldo ha reso dure le ultime ore trascorse a Palermo. La lavatrice al piano sottostante gira a pieno ritmo, Renzo e Carlo puliscono il camper, Cicci mi ha appena scritto un messaggio. Vicino al tavolo la cassetta con ancora un po’ dei pomodori di Corleone. Uno sguardo a quella cassetta e davanti agli occhi scorrono le immagini dei campi con i ragazzi che raccolgono, con Angelo, Salvatore, Mario… che guidano la raccolta, del pranzo nel capannone di Canicattì dove lo scorso anno, poco prima della visita degli studenti di Pescia un cane morto era stato appeso e nei campi erano state divelte delle viti... (Leggi tutto)
NELLA FOTO: Un momento dell'incontro del 28 agosto dei volontari toscani con Rita Borsellino
Siamo arrivati a casa da poche ore, il ritorno è filato via liscio, anche se il caldo ha reso dure le ultime ore trascorse a Palermo. La lavatrice al piano sottostante gira a pieno ritmo, Renzo e Carlo puliscono il camper, Cicci mi ha appena scritto un messaggio. Vicino al tavolo la cassetta con ancora un po’ dei pomodori di Corleone. Uno sguardo a quella cassetta e davanti agli occhi scorrono le immagini dei campi con i ragazzi che raccolgono, con Angelo, Salvatore, Mario… che guidano la raccolta, del pranzo nel capannone di Canicattì dove lo scorso anno, poco prima della visita degli studenti di Pescia un cane morto era stato appeso e nei campi erano state divelte delle viti... (Leggi tutto)
NELLA FOTO: Un momento dell'incontro del 28 agosto dei volontari toscani con Rita Borsellino
A me i lavavetri sono simpatici...
di DINO PATERNOSTRO
La decisione dell’amministrazione comunale di Firenze di dare la caccia ai lavavetri con multe salate o, addirittura, con la galera, lascia davvero perplessi. Sarà che a Firenze i lavavetri siano particolarmente violenti, ma in questo caso basterebbe applicare l’articolo del codice penale contro “l'accattonaggio molesto”, senza improvvisare norme fai-da-te, che servono solo ad alimentare gli egoismi xenofobi più sfrenati. D’altra parte, il sindaco Leonardo Domenici dovrebbe sapere che Firenze non è una città come tante altre. Nell’immaginario collettivo, è la capitale della cultura, della solidarietà e della tolleranza. La decisione anti-lavavetri, quindi, è ancora più grave, perché fa scattare questo ragionamento: “Se lo fanno a Firenze, possiamo farlo pure noi…”. Ed in effetti lo vogliono fare pure a Milano, a Bari, a Torino…
A Corleone non ci sono lavavetri. Ma li incontro frequentemente a Palermo. A me non danno fastidio. Sarò stato sempre fortunato, ma quando ho fatto segno di non volermi avvalere delle loro prestazioni, si ritirano in buon ordine. Ritengo che lavare vetri in cambio di qualche spicciolo, sia più dignitoso di chiedere l’elemosina, di fare l’accattonaggio. Per questo ho sempre apprezzato chi chiede qualche spicciolo, non puntando sulla pietà, ma sulla prestazione di un servizio, qualche volta persino utile.
D’altra parte, vorrei chiedere al sindaco Domenici e all’assessore Cioni: se a Firenze i lavavetri non faranno più questo “mestiere”, cosa s’inventeranno? Chiederanno l’elemosina? Qualcuno farà qualche scippo? O cos’altro? Le trovate da “sceriffo”, potranno dare un attimo di popolarità, ma alla fine servono solo ad accrescere i problemi che si vogliono combattere. Avrei preferito che la civile Firenze avesse avuto l’onore della cronaca per un tentativo di regolarizzare il lavoro dei lavavetri. Magari attraverso l’iscrizione ad uno speciale albo comunale di erogatori di servizi. In questa maniera potrebbero essere censiti, potrebbero pagare una piccola tassa forfetaria e si combatterebbero eventuali racket.
d.p.
28 agosto 2007
La decisione dell’amministrazione comunale di Firenze di dare la caccia ai lavavetri con multe salate o, addirittura, con la galera, lascia davvero perplessi. Sarà che a Firenze i lavavetri siano particolarmente violenti, ma in questo caso basterebbe applicare l’articolo del codice penale contro “l'accattonaggio molesto”, senza improvvisare norme fai-da-te, che servono solo ad alimentare gli egoismi xenofobi più sfrenati. D’altra parte, il sindaco Leonardo Domenici dovrebbe sapere che Firenze non è una città come tante altre. Nell’immaginario collettivo, è la capitale della cultura, della solidarietà e della tolleranza. La decisione anti-lavavetri, quindi, è ancora più grave, perché fa scattare questo ragionamento: “Se lo fanno a Firenze, possiamo farlo pure noi…”. Ed in effetti lo vogliono fare pure a Milano, a Bari, a Torino…
A Corleone non ci sono lavavetri. Ma li incontro frequentemente a Palermo. A me non danno fastidio. Sarò stato sempre fortunato, ma quando ho fatto segno di non volermi avvalere delle loro prestazioni, si ritirano in buon ordine. Ritengo che lavare vetri in cambio di qualche spicciolo, sia più dignitoso di chiedere l’elemosina, di fare l’accattonaggio. Per questo ho sempre apprezzato chi chiede qualche spicciolo, non puntando sulla pietà, ma sulla prestazione di un servizio, qualche volta persino utile.
D’altra parte, vorrei chiedere al sindaco Domenici e all’assessore Cioni: se a Firenze i lavavetri non faranno più questo “mestiere”, cosa s’inventeranno? Chiederanno l’elemosina? Qualcuno farà qualche scippo? O cos’altro? Le trovate da “sceriffo”, potranno dare un attimo di popolarità, ma alla fine servono solo ad accrescere i problemi che si vogliono combattere. Avrei preferito che la civile Firenze avesse avuto l’onore della cronaca per un tentativo di regolarizzare il lavoro dei lavavetri. Magari attraverso l’iscrizione ad uno speciale albo comunale di erogatori di servizi. In questa maniera potrebbero essere censiti, potrebbero pagare una piccola tassa forfetaria e si combatterebbero eventuali racket.
d.p.
28 agosto 2007
Bagarella e Santapaola, le fedi dei boss “dimenticate” in cella. Forse un'alleanza?
CATANIA - Potrebbe essere nata un'alleanza fra i boss mafiosi Benedetto "Nitto" Santapaola e Leoluca Bagarella, entrambi trasferiti nei giorni scorsi dal carcere in cui erano detenuti al 41 bis. È l'analisi degli inquirenti dopo che i capimafia, che avrebbero dovuto andare ad occupare la cella dell'altro, nell'ambito di uno scambio incrociato disposto dal Dipartimento amministrazione penitenziaria, una volta giunti a destinazione, hanno entrambi denunciato alla polizia penitenziaria di aver dimenticato nella vecchia cella la propria fede nuziale. Una strana coincidenza che ha subito portato il Dap a destinare Santapaola nel carcere di Tolmezzo, anzichè in quello de L'Aquila in cui è stato detenuto per molti anni Bagarella. (Leggi tutto)
Vi segnalo un caso di poca trasparenza amministrativa in Toscana
di Claudio Scala*
Ho avuto l’ opportunità di leggere il 7 agosto 2007 su Città Nuove Corleone, il giornale on-line della zona del Corleonese, un' articolo dal titolo: "Dalla Toscana un' appello affinchè legalità e lotta alla mafia siano nel Dna del Partito Democratico". Si tratta di un' appello interamente condivisibile che Vi vede come primi firmatari e che fa onore alla terra di provenienza: la Toscana. Data questa Vostra sensibilità ed attenzione al tema della cultura della legalità mi permetto di segnalarVi pratiche amministrative che - a distanza di poche migliaia di metri dalla sede di Novoli della Giunta Regionale Toscana - vanno nella direzione opposta alla
trasparenza amministrativa e ai valori e alla cultura della legalità da Voi propugnati. (Leggi tutto)
Ho avuto l’ opportunità di leggere il 7 agosto 2007 su Città Nuove Corleone, il giornale on-line della zona del Corleonese, un' articolo dal titolo: "Dalla Toscana un' appello affinchè legalità e lotta alla mafia siano nel Dna del Partito Democratico". Si tratta di un' appello interamente condivisibile che Vi vede come primi firmatari e che fa onore alla terra di provenienza: la Toscana. Data questa Vostra sensibilità ed attenzione al tema della cultura della legalità mi permetto di segnalarVi pratiche amministrative che - a distanza di poche migliaia di metri dalla sede di Novoli della Giunta Regionale Toscana - vanno nella direzione opposta alla
trasparenza amministrativa e ai valori e alla cultura della legalità da Voi propugnati. (Leggi tutto)
domenica, agosto 26, 2007
C'è una legge quasi perfetta per fermare gli incendi, ma non viene applicata!
C'è una legge quasi perfetta per combattere gli incendi dolosi, la legge 21 novembre 2000, n. 353, ("Legge-quadro in materia di incendi boschivi"), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000. L'ha approvata il parlamento italiano sette anni fa, ma è rimasta largamente inapplicata, specie in Sicilia. Essa impone che "i comuni provvedono, entro novanta giorni dalla data di approvazione del piano regionale di cui al comma 1 dell'articolo 3, a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell'ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente (...). E prevede anche che "le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all'incendio per almeno quindici anni... (Leggi tutto)
sabato, agosto 25, 2007
MAFIA. E' davvero finita l'era dei "Corleonesi"
di DINO PATERNOSTRO
Con l’arresto di Bernardo Provenzano, dentro Cosa Nostra è finita l’era dei Corleonesi? Attorno a questa domanda, venerdì sera, a Corleone, è ruotato il dibattito tra il giornalista Francesco La Licata e i ragazzi dei campi di lavoro sui terreni confiscati alla mafia. Un dibattito lungo e appassionato, organizzato dal circolo Arci di Corleone, come momento di formazione dei 12 giovani soci della cooperativa sociale “Lavoro e non solo” e dei 65 giovani volontari, provenienti dalla Toscana, tra cui due gruppi scout dell’Agesci, di Firenze e di Pistoia. (leggi tutto)
Con l’arresto di Bernardo Provenzano, dentro Cosa Nostra è finita l’era dei Corleonesi? Attorno a questa domanda, venerdì sera, a Corleone, è ruotato il dibattito tra il giornalista Francesco La Licata e i ragazzi dei campi di lavoro sui terreni confiscati alla mafia. Un dibattito lungo e appassionato, organizzato dal circolo Arci di Corleone, come momento di formazione dei 12 giovani soci della cooperativa sociale “Lavoro e non solo” e dei 65 giovani volontari, provenienti dalla Toscana, tra cui due gruppi scout dell’Agesci, di Firenze e di Pistoia. (leggi tutto)
venerdì, agosto 24, 2007
Corleone, campi di lavoro. Ai ragazzi una "lezione" del giudice Antonio Ingroia
Antonio Ingroia a Corleone: «i rapporti tra mafia e massoneria ci sono, sono continui, in particolare nei momenti di “trattativa” con lo Stato». «Un campo di lavoro sui terreni confiscati alla mafia significa completare il lavoro della magistratura, perchè sarebbe inutile che le procure lavorassero per fare le confische, se poi queste terre rimanessero incolte». «i “corleonesi”, sebbene non sono più nella “Cupola”, adesso tornata in città, continuano ad essere molto potenti e la cupola stessa non li controlla». (Leggi tutto)
E' morto l'ex segretario generale della Cgil. Addio, Bruno!
Bruno Trentin non c'è più. L'ex segretario generale della Cgil ci ha lasciati ieri, il 23 agosto 2007, a 81 anni. Trentin si e' spento per una polmonite resistente alla terapia antibiotica e per una febbre intrattabile, aggravata da una carenza immunitaria legata al grave trauma cranico subito un anno fa. "Esprimo il dolore mio e di tutta la Cgil per la scomparsa di Bruno Trentin'': con queste parole il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, saluta un ''protagonista'' della storia della Cgil a cui, dice il leader sindacale, ''lascia una lezione di grande rigore morale, coerenza e autonomia difese con intransigenza, di attenzione ai valori sociali e di difesa del valore della confederalita'''. (Leggi tutto)
Sacco e Vanzetti, una sporca faccenda nell'America della pena capitale
La storia dei due anarchici è stata ripresa da cinema e teatro. La loro morte, 80 anni fa, è destinata a rimanere nella nostra mente...
Gian Maria Volonté: il monologo di Bart
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=12239
Here's to you(musica di Ennio Morricone, canta Joan Baez)
Le proteste in tutto il mondo
Gian Maria Volonté: il monologo di Bart
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Here's to you(musica di Ennio Morricone, canta Joan Baez)
Le proteste in tutto il mondo
Sacco e Vanzetti, morti innocenti 80 anni fa
di Massimo Franchi
Il boia abbassò l'interruttore alle ore 0,19 per Nicola Sacco. Sette minuti dopo per Bartolomeo Vanzetti. Nella prigione di Charlestown (Massachusetts) la sedia elettrica funzionò perfettamente e i due italiani (Sacco era nato nel foggiano, Vanzetti nel cuneese) furono giustiziati il 23 agosto 1927. Sono passati 80 anni e il ricordo di quella esecuzione di due innocenti, colpevoli solo di essere anarchici, è ancora viva. Sacco e Vanzetti sono diventati il simbolo della lotta alle ingiustizie, prima fra tutte la pena capitale. (Leggi tutto)
Il boia abbassò l'interruttore alle ore 0,19 per Nicola Sacco. Sette minuti dopo per Bartolomeo Vanzetti. Nella prigione di Charlestown (Massachusetts) la sedia elettrica funzionò perfettamente e i due italiani (Sacco era nato nel foggiano, Vanzetti nel cuneese) furono giustiziati il 23 agosto 1927. Sono passati 80 anni e il ricordo di quella esecuzione di due innocenti, colpevoli solo di essere anarchici, è ancora viva. Sacco e Vanzetti sono diventati il simbolo della lotta alle ingiustizie, prima fra tutte la pena capitale. (Leggi tutto)
giovedì, agosto 23, 2007
Corleone, diario dal campo di lavoro. I pomodori di Malvello, l'uva di Pietralunga...
La mattina comincia con una carica in più perché sono arrivati insieme a noi gli scout Agesci Pistoia 4. Il tempo di prepararci e subito tre gruppi partono alla volta del campo di Pietralunga per la raccolta dei pomodori, mentre il quarto verso il campo di Malvello per la preparazione del terreno e la pulitura delle erbacce con le zappe. Il lavoro nel campo di Pietralunga comincia: il sole di Sicilia già batte forte sulle nostre schiene, ma c’è entusiasmo per quello che stiamo facendo e la fatica non ci distrae. (Leggi tutto)
mercoledì, agosto 22, 2007
Corleone, parco-giochi: l'assessore "assicura", ma un bambino finisce all'ospedale
Lunedì sera, il sindaco di Corleone Nino Iannazzo e i suoi assessori hanno risposto a diverse interrogazioni presentate da Dino Paternostro, consigliere dei Ds. Il più delle volte, l’amministrazione comunale ha dato risposte generiche, evasive e burocratiche (sulla riorganizzazione dei servizi comunali, sul parcheggio per i mezzi delle poste). Sullo stato di degrado del parco-giochi, invece, ha sfiorato il tragi-comico. L’assessore Ciro Schirò, infatti, aveva assicurato che, da sopralluoghi effettuati, tutte le attrezzature del parco-giochi risultavano “sicure”. «Tanto sono sicure – gli ha replicato Paternostro – che proprio stamattina la giostra è uscita dai binari ed un bambino è stato catapultato contro la staccionata in legno poco distante, riportando una forte contusione al capo. Per soccorrerlo è stato necessario chiamare il 118 ed ancora adesso il ragazzino si trova ricoverato in ospedale». Ma questo l’assessore non lo sapeva…
21 agosto 2007
21 agosto 2007
Corleone, bocciata la mozione per il recupero del parco della Rimembranza
Ha ottenuto 8 voti a favore, 5 contrari e 3 astensioni la mozione presentata da Dino Paternostro, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra, che proponeva la redazione di un progetto di recupero del “Parco della Rimembranza”. E, quindi, non è stata approvata, perché di voti a favore ce ne sarebbero voluti almeno 9 (la maggioranza assoluta dei 15 consiglieri presenti in aula). Oltre a Paternostro, hanno votato a favore il presidente del consiglio Mario Lanza (Azzurri per la libertà) e i consiglieri Totò Schillaci (Margherita), Leo Colletto (Cattolici Riformisti), Salvatore Sorisi (Rinnova Corleone), Vincenzo Macaluso, Vincenzo Labruzzo e Francesco Piazza (Udc). Hanno votato contro, invece, Mauro di Vita e Giuseppe Giandalone (Alleanza Nazionale), Fausto Iaria (Partecipazione), Nicola Bentivegna di Forza Italia, e Calogero Di Miceli di “Azzurri per la libertà”. Ad astenersi, Franco Di Giorgio (Mpa), Maurizio Bruno (vicino all’Udeur) e Lillo Marino (vicino alla Margherita). (Leggi tutto)
Parco della Rimembranza: sono prevalsi gli ideologismi
Confesso di essere rimasto molto amareggiato per la bocciatura della mozione sul Parco della Rimembranza. Infatti, ero convinto (a torto) che sarebbe stata approvata all’unanimità. A prevalere, purtroppo, sono stati gli ideologismi degli eredi del Movimento Sociale ed un astratto concetto di patriottismo, che non riesce a comprendere – come diceva Cesare Pavese – che «ogni guerra è una guerra civile», proprio perché presuppone che un uomo possa uccidere un altro uomo. Io credo che nessun uomo scelga di fare l’eroe. Non l’hanno scelto i tanti soldati caduti nelle tanti guerre combattute dall’umanità, come non l’hanno scelto uomini come Bernardino Verro, Placido Rizzotto, Pio La Torre, il generale Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tutti sono stati vittime innocenti della bestiale violenza che acceca l’umanità. Quindi, da un Parco dedicato alla loro memoria poteva partire un nuovo messaggio di pace, più facilmente comprensibile dalle giovani generazioni, rispetto al vuoto patriottismo.Ringrazio di cuore tutti i consiglieri che hanno votato a favore della mozione. In particolare, i consiglieri dell’Udc che, per farlo, hanno dovuto “resistere” alle forti pressioni del Polo e del sindaco Iannazzo in particolare.
d.p.
21 agosto 2007
d.p.
21 agosto 2007
Campo di lavoro. Abbiamo raccolto la prima uva a Canicattì...
Dopo l'arrivo di ieri che vi inviamo descritto da Laura, una delle volontarie del campo di lavoro che qui conclude la sua esperienza all'arci toscana di servizio civile iniziata un'anno fa, oggi abbiamo raccolto la prima uva a Canicattì, sui terreni di contrada Graziano, perchè improvvisamente l'agronomo ha avvertito i ragazzi della cooperativa che una parte dell'uva era matura e doveva essere subito raccolta. Partecipare a momenti così è sempre una cosa emozionante, questa lo è stata in modo particolare viste tutte le difficoltà che stanno dietro a questa terra. Aspettiamo che l'agronomo ci avvisi per raccogliere l'altra parte, che non era ancora matura perchè si tratta di un altro tipo di uva, la catarratto, mentre quella che abbiamo raccolto oggi era l'uva chardonnay. Dopo il pranzo in campagna abbiamo portato le casse d'uva alla cantina e l'abbiamo buttata dentro la vasca che l'ha macinata.Come vedete dalla foto i gradi sono notevoli!! E' proprio vero , la vitamina "L" fa brutti scherzi!Nei prossimi mesi faremo sicuramente un bel brindisi!!!
Maurizio Pascucci
Esecutivo Arci Toscana
Coord Progetto Liberarci dalle Spine
Maurizio Pascucci
Esecutivo Arci Toscana
Coord Progetto Liberarci dalle Spine
martedì, agosto 21, 2007
Campo di lavoro Corleone. Il diario di Laura
Le ultime luci del tramonto: sono quasi le nove, l’ora della nostra partenza dalla stazione di Firenze. Chiacchiere confuse, qualche scambio di sguardi; cercare di scorgere facce conosciute per poter pronunciare un timido “Ciao”, e cominciare così a sentirsi parte di un gruppo.Di un gruppo di persone che sta per vivere un’esperienza comune di antimafia,che sceglie di dedicare due settimane della propria vita alle aspre terre siciliane, ad un senso di giustizia che troppo spesso manca. (Leggi tutto)
Progetto "Giocare per crescere". La Cgil: "Le selezioni si effettuino a Corleone!"
La Cgil di Corleone ha chiesto all'assessore alla solidarietà sociale del comune di adoperarsi affinchè le selezioni del progetto "Giocare per crescere" possano effettuarsi a Corleone e non a Trabia, presso la sede della coop "Nuova Generazione". "Com’era prevedibile - si legge nella nota sindacale - a seguito della riapertura dei termini per la presentazione delle domande di selezione di n. 25 operatori del progetto “Giocare per crescere”, tanti giovani di Corleone e dei paesi limitrofi hanno presentato istanze di ammissione, facendo lievitare notevolmente il numero complessivo dei partecipanti". "Al fine di evitare che decine di ragazze e ragazzi della zona del Corleonese siano costretti a spostarsi fino a Trabia, presso la sede della cooperativa ”Nuova Generazione” - continua la nota - sarebbe opportuno che i colloqui per la selezione fossero effettuati a Corleone, in un locale che potrebbe mettere a disposizione il Comune".
Corleone, 21 agosto 2007
Corleone, 21 agosto 2007
Campi di lavoro sui terreni confiscati alla mafia. Ancora ragazzi toscani a Corleone
E' iniziato oggi il campo di lavoro centrale, quello più numeroso di quest'anno: 68 in tutto, dai 16 anni in su, tutti dalla Toscana, tranne un "valoroso" che arriva addirittura da Trento. I primi sono arrivati in treno e già lì, partendo tutti insieme la sera prima da Firenze, si sono conosciuti. Dopo il pranzo e un po' di riposo ci siamo riuniti per conoscerci, organizzarci e presentare il programma di questi lunghi e intensi 15 giorni che passeremo insieme. Molte saranno le persone che verranno a trovarci e molto il lavoro da fare. (Leggi tutto)
E' incredibile, ma la 'ndrangheta è la più impunita tra le diverse mafie
di Luciano Violante
Io non credo che sia impossibile in un Paese moderno sradicare le organizzazioni armate che sul suo territorio, o partendo dal suo territorio, uccidono, controllano, estorcono, corrompono. Dopo la strage di Duisburg scopriamo che sulla ’ndrangheta si sa quasi tutto. Tv e giornali hanno pubblicato l’elenco delle famiglie e i nomi dei principali appartenenti a ciascuna di esse, il numero di affiliati, l’entità del giro di affari e i settori di intervento.Un quotidiano ha dedicato due pagine a una grande mappa con la geografia degli interessi della organizzazione criminale. In Russia la famiglia Mazzaferro acquista banche e alberghi. In Australia le famiglie Timboli, Sergi e Barbaro si occupano di lavori pubblici e controllano il gioco d’azzardo. In Salvador le famiglie Nirta acquistano cocaina. E così via, girando per il mondo.Ma se sappiamo così tante cose perché non riusciamo a stroncare l’organizzazione? (Leggi Tutto)
Io non credo che sia impossibile in un Paese moderno sradicare le organizzazioni armate che sul suo territorio, o partendo dal suo territorio, uccidono, controllano, estorcono, corrompono. Dopo la strage di Duisburg scopriamo che sulla ’ndrangheta si sa quasi tutto. Tv e giornali hanno pubblicato l’elenco delle famiglie e i nomi dei principali appartenenti a ciascuna di esse, il numero di affiliati, l’entità del giro di affari e i settori di intervento.Un quotidiano ha dedicato due pagine a una grande mappa con la geografia degli interessi della organizzazione criminale. In Russia la famiglia Mazzaferro acquista banche e alberghi. In Australia le famiglie Timboli, Sergi e Barbaro si occupano di lavori pubblici e controllano il gioco d’azzardo. In Salvador le famiglie Nirta acquistano cocaina. E così via, girando per il mondo.Ma se sappiamo così tante cose perché non riusciamo a stroncare l’organizzazione? (Leggi Tutto)
lunedì, agosto 20, 2007
A Ficuzza, ricordato il colonnello Giuseppe Russo, assassinato dalla mafia 30 anni fa
FICUZZA – Il momento più commovente dell’intera manifestazione è stato quando la piccola Giulia ha posato un fiore sul monumento al nonno mai conosciuto, sotto lo sguardo protettivo di mamma Benedetta e di nonna Mercedes. Poi a deporre le corone di alloro sono stati i Carabinieri e il Comune di Corleone, dando solennità alla cerimonia, svoltasi di ieri mattina a Ficuzza, per ricordare il 30° anniversario della morte del colonnello Giuseppe Russo, assassinato il 20 agosto 1977, insieme al suo amico professor Filippo Costa, da un commando mafioso. (Leggi tutto)
domenica, agosto 19, 2007
Beni confiscati alle mafie in Italia: un "tesorone" da 40 miliardi di euro
Un bilancio dei beni confiscati alle mafie in Italia. Cifre da capogiro, nonostante lentezze e ritardi nelle procedure di acquisizione
di Franco Stefanoni
Una villa, in viale della Regione siciliana, a Palermo, un tempo di proprietà di Giovanni Ienna, oggi sede di una caserma dei carabinieri. Un’altra villa, ancora a Palermo, appartenuta a Gaetano Nobile, patrimonio adesso del Comune, dove è ospitata una comunità per la riabilitazione di persone disabili. E, ancora: un terreno di 57 ettari, a Corleone (Palermo), già di proprietà di Totò Riina, finita nelle mani del Comune, che ne ha fatto uno spazio per attività agricole gestite dal consorzio Sviluppo e legalità. Sono alcuni dei frutti delle confische di beni mafiosi, decise dalla magistratura e convalidate fino alla Cassazione... (Leggi tutto)
di Franco Stefanoni
Una villa, in viale della Regione siciliana, a Palermo, un tempo di proprietà di Giovanni Ienna, oggi sede di una caserma dei carabinieri. Un’altra villa, ancora a Palermo, appartenuta a Gaetano Nobile, patrimonio adesso del Comune, dove è ospitata una comunità per la riabilitazione di persone disabili. E, ancora: un terreno di 57 ettari, a Corleone (Palermo), già di proprietà di Totò Riina, finita nelle mani del Comune, che ne ha fatto uno spazio per attività agricole gestite dal consorzio Sviluppo e legalità. Sono alcuni dei frutti delle confische di beni mafiosi, decise dalla magistratura e convalidate fino alla Cassazione... (Leggi tutto)
Intimidazioni alla Casa dei Giovani di Castelvetrano (Tp): "Ora la mafia reagisce!"
Ad agosto quattro intimidazioni in pochi giorni. Intervengono Grasso e Lumia. Solidarietà della Diocesi
di Rino Giacalone
di Rino Giacalone
Quattro intimidazioni, tre firmate con il fuoco, sono un segnale preciso. La mafia c'entra negli attentati subiti dall'inizio di agosto, dalle fattorie oggi affidate ad associazioni e comunità, come la Casa dei Giovani di padre Salvatore Lo Bue, che si occupano delle aziende di Zangara e Latomie a Castelvetrano, o all'associazione San Vito di padre Francesco Fiorino che tra l'altro gestisce un terreno, uliveto ed agrumi, a Torre Cusa a Campobello di Mazara. «La reazione – dice il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso – ci fa capire che la mafia è stata colpita e reagisce, vuol dire che l'analisi e l'azione condotta sono corrette. Certo è brutto vedere colpito il lavoro di tanti giovani, ma si tratta di donne e uomini, sacerdoti e volontari che hanno sempre risalito la china e che lo faranno ne sono sicuro ancora oggi». (Leggi tutto)
sabato, agosto 18, 2007
Corleone, il degrado del quartiere San Nicolò!
La domanda è sempre la stessa. Possibile che né il sindaco, né gli assessori, né i dirigenti del comune di Corleone si accorgano delle sacche di degrado di tante aree urbane? Possibile che ad accorgersene debbano essere sempre i cittadini? E possibile che, quando lo rappresentano agli amministratori comunali (a quelli che, fino a qualche mese fa, li blandivano per accaparrarsi i loro voti), vengano guardati male? Sembrerebbe impossibile, ma è così. Stavolta accendiamo i riflettori sul quartiere San Nicolò, sul ponte del fiume, su quello che sotto quel ponte c’è, sulle sponde del fiume. (Leggi tutto e guarda la galleria fotografica del degrado)
I "pizzini" tradiscono Provenzano. Sequestrati beni a S. Vito Lo Capo (Tp) per 1 milione di euro
Svelata una rete di prestanome intercettando le sue comunicazioni. Sottratti all'esponente di Cosa Nostra una società turistica e tre immobili a S. Vito Lo Capo nel Trapanese
PALERMO - Sequestrati dalla guardia di finanza di Palermo, una società turistica e tre immobili nella località balneare di San Vito Lo Capo (Trapani), di proprietà del capomafia Bernardo Provenzano. Il valore dei beni ammonta a circa 1 milione di euro. Secondo il provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo, un imprenditore edile, durante la sua detenzione in carcere, aveva richiesto al boss di Corleone le sue istruzioni proprio per la vendita degli appartamenti. (Leggi tutto)
Ciampi: "Eccesso di finanza, torniamo all'economia reale"
I timori dell'ex capo dello Stato: "Si pensa poco alla produzione". Ma non si dice preoccupato: "Ne ho viste di peggio, lasciamo sgonfiare la bolla
di ROBERTO PETRINI
ROMA - "L'economia finanziaria ha preso il sopravvento, è ora di occuparsi di più dell'economia reale". Carlo Azeglio Ciampi guarda con preoccupazione agli ultimi sviluppi della crisi, scaturita dai mutui subprime americani, che sta contagiando i mercati internazionali. Dall'altopiano dell'Alpe di Siusi, in Alto Adige, dove sta trascorrendo qualche giorno di riposo, il senatore a vita Ciampi segue minuto dopo minuto i sobbalzi dei cambi e dei listini di mezzo mondo e scruta le mosse dei suoi ex colleghi alla guida delle banche centrali del pianeta. Ma di fronte allo sviluppo tumultuoso di derivati, hedge fund, finanza che sfugge ai controlli, invita alla prudenza e alla riflessione: pensiamo alle aziende, alla produzione reale e al prodotto interno lordo. In altre parole, a tutto ciò su cui fa perno il benessere delle nostre società. (Leggi tutto)
venerdì, agosto 17, 2007
Castelvetrano, raid incendiario nella "Casa dei giovani", che sorge su un terreno confiscato alla mafia
TRAPANI - Attentato incendiario ai danni della "Casa dei giovani" di padre Salvatore Lo Bue, la comunità per il recupero dei tossicodipendenti che sorge su un appezzamento di terra confiscato alla mafia, in contrada Zangara, a Castelvetrano. Qualcuno ha appiccato un rogo che ha distrutto dieci alberi di frutta, un carrello elevatore ed una pedana in legno utilizzata per incontri pubblici. Le fiamme non hanno raggiunto il magazzino, dove viene conservato l'olio di "Libera" prodotto dai ragazzi della comunità. Sull'attentato, il secondo in una settimana, indagano i carabinieri. (Leggi tutto)
Il senatore Emanuele Macaluso: «La Sicilia penalizzata da una classe dirigente inadeguata»
di TONY ZERMO
Senatore Macaluso, stiamo chiedendo, a chi può darci delle risposte, perché la «questione siciliana» non fa più parte dell’agenda di governo. O meglio, perché per il governo nazionale la Sicilia praticamente non esiste.
«La mia opinione è che nel passato c’è sempre stata una forma di contrattualità tra la Sicilia e lo Stato, questa contrattualità è stata positiva e costruttiva, quando in Sicilia c’è stata una classe dirigente autorevole e credibile. Oggi noi abbiamo una situazione in cui prevale la questione del Nord come problema centrale, non più la questione meridionale, tanto meno la questione siciliana, perché in Sicilia non c’è più una classe politica forte e non ci sono movimenti organizzati in grado di proporre le questioni che debbono essere proposte. Il problema è sempre dei rapporti di forza, che oggi nel nostro Paese sono negative per la Sicilia, ma la responsabilità maggiore è della classe dirigente siciliana». (Leggi tutto)
Senatore Macaluso, stiamo chiedendo, a chi può darci delle risposte, perché la «questione siciliana» non fa più parte dell’agenda di governo. O meglio, perché per il governo nazionale la Sicilia praticamente non esiste.
«La mia opinione è che nel passato c’è sempre stata una forma di contrattualità tra la Sicilia e lo Stato, questa contrattualità è stata positiva e costruttiva, quando in Sicilia c’è stata una classe dirigente autorevole e credibile. Oggi noi abbiamo una situazione in cui prevale la questione del Nord come problema centrale, non più la questione meridionale, tanto meno la questione siciliana, perché in Sicilia non c’è più una classe politica forte e non ci sono movimenti organizzati in grado di proporre le questioni che debbono essere proposte. Il problema è sempre dei rapporti di forza, che oggi nel nostro Paese sono negative per la Sicilia, ma la responsabilità maggiore è della classe dirigente siciliana». (Leggi tutto)
Il piromane corleonese confessa: "E' stata una bravata". Arrestato.
PALERMO - Ha confessato di avere appiccato il fuoco per fare una bravata il giovane fermato dai carabinieri di Prizzi durante la notte vicino all'incendio divampato nelle campagne. Il giovane, Angelo Collura, 20 anni, residente a Corleone, dopo un lungo interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità ed il provvedimento di fermo inizialmente adottato è stato trasformato in quello dell'arresto in flagranza.A descrivere ai militari il responsabile del rogo sono stati alcuni cittadini che lo hanno visto allontanarsi di corsa. L'incendio, domato grazie all'intervento dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, ha distrutto quattro ettari di campagna (parte di proprietà del Comune e parte di privati).
La Sicilia, 17/08/2007
La Sicilia, 17/08/2007
Chi c'è dietro le cosche?
di Francesco Forgione*
Una nuova strage di mafia nel cuore della Germania, a Duisburg, riaccende i riflettori sulla ’ndrangheta, sulla sua barbarie, sui suoi affari, sul suo ruolo internazionale che ne fanno, oggi, la più potente organizzazione criminale italiana e tra le più pericolose e ricche del mondo. Non ci fossero stati questi sei morti, col macabro rituale del colpo di grazia, e la scelta della «prima volta» fuori dal proprio territorio e dall’Italia, gli unici riflettori accesi, e di questo la ringrazio, sarebbero stati quelli de l’Unità, il giornale che da settimane racconta la «normalità» della presenza della ’ndrangheta nella vita economico-sociale e politica della Calabria. (Leggi tutto)
* Presidente della Commissione Antimafia
Una nuova strage di mafia nel cuore della Germania, a Duisburg, riaccende i riflettori sulla ’ndrangheta, sulla sua barbarie, sui suoi affari, sul suo ruolo internazionale che ne fanno, oggi, la più potente organizzazione criminale italiana e tra le più pericolose e ricche del mondo. Non ci fossero stati questi sei morti, col macabro rituale del colpo di grazia, e la scelta della «prima volta» fuori dal proprio territorio e dall’Italia, gli unici riflettori accesi, e di questo la ringrazio, sarebbero stati quelli de l’Unità, il giornale che da settimane racconta la «normalità» della presenza della ’ndrangheta nella vita economico-sociale e politica della Calabria. (Leggi tutto)
* Presidente della Commissione Antimafia
mercoledì, agosto 15, 2007
Buon Ferragosto ai nostri lettori...
Buon Ferragosto a tutti i nostri lettori! Riprenderemo le pubblicazioni giovedì 16 agosto.
La Redazione
La Redazione
Corleone. Il Polo non vota l'ordine del giorno per ricordare il colonnello Russo e il prefetto Dalla Chiesa
Cosa deve fare il consiglio comunale se viene ufficialmente invitato dal sindaco di Corleone a partecipare alla manifestazione per ricordare l’assassinio del colonnello Giuseppe Russo, che si terrà il prossimo 20 agosto a Ficuzza? E se viene ufficialmente invitato dalla presidenza del Cidma (Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e sul Movimento Antimafia) a partecipare alla manifestazione per ricordare il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, che si terrà il prossimo 3 settembre a Corleone? (Leggi tutto)
sabato, agosto 11, 2007
Corleone. La sera di lunedì 13 agosto è stato convocato il consiglio comunale
Non si può dire che il presidente del consiglio comunale di Corleone abbia scelto la data migliore per la convocazione dell'assemblea cittadina. Per certi versi, è stato costretto dai tempi previsti dalla legge, ma lunedì 13 agosto è l'antivigilia di Ferragosto e molti consiglieri comunali potrebbero non essere in sede. Chi scrive, per esempio, non ci sarà e se ne dispiace molto. Tra l'altro, all'ordine del giorno vi sono tutte le interrogazioni presentate all'amministrazione comunale, le mozioni e l'approvazione del conto consuntivo 2006. Ci permettiamo un suggerimento "piccolo piccolo": non sarebbe meglio rinviare la seduta a dopo Ferragosto? Potrebbero esserci tutti i consiglieri e potrebbero esserci tanti cittadini...
(d.p.)
10 agosto 2007
(d.p.)
10 agosto 2007
giovedì, agosto 09, 2007
Piantagione di canapa indiana sequestrata a San Cipirello, nel Palermitano
SAN CIPIRELLO (PALERMO) - I carabinieri hanno scoperto una vastissima piantagione di canapa indiana nelle campagne di San Cipirrello, comune della Valle dello Jato, a 25 km da Palermo. Oltre un milione e 400 mila piante venivano coltivate in un appezzamento di terreno di 4500 metri quadrati. La piantagione, ritenuta dai carabinieri la più grande mai scoperta in Italia, è stata distrutta dai militari del comando provinciale di Palermo e del reparto territoriale di Monreale, aiutati dai giovani della cooperativa antimafia Placido Rizzotto. Secondo i carabinieri dalla piantagione si sarebbe potuta ricavare marijuana per un valore di oltre 15 milioni di euro. (Leggi)
NELLA FOTO: il trattore della coop "P.Rizzotto" mentre distrugge il campo coltivato a marijuana (Foto L. Salvia)
NOTTE DELLE STELLE O VIULATA DI SAN JABICU?
di AGOSTINO SPATARO
Secondo un’antica vulgata contadina, la “Via lattea”, altro non sarebbe che la “viulata di san Jabicu” ovvero una scia di stelle, o parti di esse, cadute dalle mani di san Giacomo durante l’opera santa di abbellimento del cosmo. Così si formò il firmamento: Dio creava le stelle e san Giacomo le sistemava secondo un ordine armonico a noi ignoto che astrologi ed astronomi tentano, invano, di svelare agli uomini. (Leggi)
Secondo un’antica vulgata contadina, la “Via lattea”, altro non sarebbe che la “viulata di san Jabicu” ovvero una scia di stelle, o parti di esse, cadute dalle mani di san Giacomo durante l’opera santa di abbellimento del cosmo. Così si formò il firmamento: Dio creava le stelle e san Giacomo le sistemava secondo un ordine armonico a noi ignoto che astrologi ed astronomi tentano, invano, di svelare agli uomini. (Leggi)
Buccinasco (Mi). L'Associazione "Libera": Il "no" alla pizzeria sociale è un segnale inquietante
Infuriano le polemiche sullo stop alla realizzazione di una pizzeria sociale nei locali confiscati alla 'ndrangheta. L'Associazione Libera e l'opposizione di centrosinistra criticano il sindaco del Polo, Lodis Cereda. Del caso si occupano anche il "Corriere della Sera" e "L'Avvenire". (Leggi)
Buccinasco (Mi). Un bar confiscato alla 'ndrangheta doveva diventare una pizzeria sociale, ma il sindaco ha cambiato idea...
Il sindaco Loris Cereda: "Il locale di via Bramante? Deve fare gli interessi della citta’ e dei cittadini. Alcune ipotesi sono gia’ allo studio. Associare la creazione di una pizzeria alla lotta alla mafia è così ridicolo che non merita commenti”
Buccinasco (9 agosto 2007) – Un consultorio familiare, un laboratorio artigianale, una sede per le associazioni presenti sul territorio o una struttura medica: sono queste le ipotesi per l’ex locale di via Bramante 14, sequestrato dallo Stato e attribuito al Comune di Buccinasco.
Lo ha anticipato oggi il sindaco, Loris Cereda. “La volonta’ –conferma- di usare questo immobile in modo alternativo e’ gia’ stata adottata. Alcuni progetti sono gia’ in fase avanzata di studio”. Ora occorre scegliere quello più adeguato alle esigenze. (Leggi tutto)
Lo ha anticipato oggi il sindaco, Loris Cereda. “La volonta’ –conferma- di usare questo immobile in modo alternativo e’ gia’ stata adottata. Alcuni progetti sono gia’ in fase avanzata di studio”. Ora occorre scegliere quello più adeguato alle esigenze. (Leggi tutto)
Corleone, la Cgil chiede il rispetto dei tempi per il pagamento dei salari agli operai della Ciclat
Ecco il testo della lettera inviata all'Ato-Belice Ambiente, alla Sicula Ciclat e al sindaco di Corleone:
Questa Organizzazione sindacale deve, purtroppo, rilevare che l’accordo dello scorso 26 giugno è stato finora rispettato con molta “elasticità” e sempre penalizzando i lavoratori. Infatti, i salari di giugno 2007, che dovevano essere pagati entro il 15 luglio, sono stati pagati solamente il 3 agosto, con 18 giorni di ritardo. Se, rispetto all’eternità, 18 giorni sono niente, per un operaio che deve mantenere la famiglia diventano un tempo insopportabile, che gli provoca notevoli disagi. (Leggi tutto)
Mafia, operazione nel palermitano. Arrestati anche funzionari pubblici
Gli ordini di custodia cautelare sono stati emessi contro diversi componenti del mandamento mafioso di "Boccadifalco-Passo di Rigano". Tra le accuse, l'aver protetto il boss latitante Lo Piccolo. Rilascio "compiacente" di alcune licenze edilizie. Indagati anche imprenditori e professionisti. Emersi dall'indagine stretti legami con le cosche americane: teneva i contatti Frankie Calì. (Leggi tutto)
"Liberarci dalle spine", la verifica finale con i giovani volontari del campo di Canicattì
Questo campo, svoltosi dal 25 luglio all'8 agosto, ha visto complessivamente 78 partecipanti. La verifica è durata oltre quattro ore. All’inizio nessuno rompeva il ghiaccio ma poi tutti si sono espressi con grande maturità e consapevolezza rispetto ai quesiti che abbiamo loro posto:
Che idea ti sei fatto/a della mafia?
Qual è stato per te il momento più interessante?
E il meno interessante?
Qual è la prima cosa che racconterai agli amici e ai tuoi cari una volta tornato/a a casa?
Cosa vuoi fare per continuare questo percorso di educazione alla legalità?
Che idea ti sei fatto/a della mafia?
Qual è stato per te il momento più interessante?
E il meno interessante?
Qual è la prima cosa che racconterai agli amici e ai tuoi cari una volta tornato/a a casa?
Cosa vuoi fare per continuare questo percorso di educazione alla legalità?
Mani Pulite e l’Antimafia. Così ritornò la giustizia
di Gian Carlo Caselli
Alcuni vocaboli andrebbero usati con parsimonia estrema, per proteggerli. La pulizia della politica e della mente comincia sempre con una pulizia delle parole più sciupate. Questa riflessione di Barbara Spinelli ben si attaglia allo scempio che in Italia deve spesso subire il termine «garantismo». Uno scempio che negli ultimi tempi sta facendo evaporare la realtà di ieri e di oggi. Ad impartire supponenti lezioni di garantismo, infatti, sono soprattutto i corifei di coloro che hanno sempre praticato strategie finalizzate al rifiuto del processo, alla sua gestione come momento di rottura e di scontro. Mentre è del tutto evidente che queste strategie di contestazione del processo in sé, indipendentemente dal suo esito (quel che conta è la difesa «dal» processo, non «nel» processo) nulla hanno a che vedere con un sistema di stretta legalità. (Leggi tutto)
Alcuni vocaboli andrebbero usati con parsimonia estrema, per proteggerli. La pulizia della politica e della mente comincia sempre con una pulizia delle parole più sciupate. Questa riflessione di Barbara Spinelli ben si attaglia allo scempio che in Italia deve spesso subire il termine «garantismo». Uno scempio che negli ultimi tempi sta facendo evaporare la realtà di ieri e di oggi. Ad impartire supponenti lezioni di garantismo, infatti, sono soprattutto i corifei di coloro che hanno sempre praticato strategie finalizzate al rifiuto del processo, alla sua gestione come momento di rottura e di scontro. Mentre è del tutto evidente che queste strategie di contestazione del processo in sé, indipendentemente dal suo esito (quel che conta è la difesa «dal» processo, non «nel» processo) nulla hanno a che vedere con un sistema di stretta legalità. (Leggi tutto)
mercoledì, agosto 08, 2007
Buccinasco (MI) - Revocato il progetto della pizzeria sociale nell’immobile confiscato alla ‘ndrangheta
L'ASSOCIAZIONE LIBERA: “Preoccupante segnale per quel territorio”. Vanificata la richiesta di un tavolo istituzionale presso la Prefettura di Milano
“Prendiamo atto che la nostra richiesta di un tavolo di concertazione presso la Prefettura di Milano a settembre viene vanificata nei fatti, con la decisione presa il 2 agosto u.s. dall’amministrazione comunale di Buccinasco. Ci preoccupa molto questo segnale, sia per il contesto che per il periodo in cui viene dato", dice Lorenzo Frigerio, referente di Libera per la Lombardia. di destinazione e si perdono anni preziosi per dimostrare la capacità dello Stato di colpire le ricchezze mafiose in tempi rapidi”. Leggi
“Prendiamo atto che la nostra richiesta di un tavolo di concertazione presso la Prefettura di Milano a settembre viene vanificata nei fatti, con la decisione presa il 2 agosto u.s. dall’amministrazione comunale di Buccinasco. Ci preoccupa molto questo segnale, sia per il contesto che per il periodo in cui viene dato", dice Lorenzo Frigerio, referente di Libera per la Lombardia. di destinazione e si perdono anni preziosi per dimostrare la capacità dello Stato di colpire le ricchezze mafiose in tempi rapidi”. Leggi
Campi di lavoro antimafia. Concluso quello di Canicattì: adesso di nuovo a Corleone!
Il campo di lavoro di Canicattì è terminato!! Come sempre "occhi lucidi": è l'effetto della Vitamina L. In una foto si vede il valoroso compagno Ettore che ammaina la bandiera e lo striscione. Pensate che tutte le mattina alle ore 5,15 era lui ad alzare al cielo la bandiera dell' Arci e a posizionare lo striscione. Vi posso garantire che da queste parti anche questa è comunicazione! (Segue)
Maurizio Pascucci
Coordinatore Progetto “Liberarci dalle Spine”
Esecutivo Arci Toscana
Maurizio Pascucci
Coordinatore Progetto “Liberarci dalle Spine”
Esecutivo Arci Toscana
Corleone, trappole per persone disabili
CORLEONE - Due anni fa, l'assessore Pio Siragusa e il suo "braccio destro" Pippo Cardella hanno trovato un singolare modo per abbattere le barriere architettoniche dell'ingresso del Municipio e dell'ingresso della Chiesa Madre: ricoprire gli scalini con delle tavole in legno, usate a mo' di scivoli. Una scelta infelice, poco duratura e pericolosa per i disabili che teoricamente si vorrebbero agevolare, come abbiamo denunciato allora su questo giornale. Adesso ci sono le prove che gli amministratori avevano torto e noi ragione. Esposte alle intemperie, alcune tavole si sono rotte ed altre si sono incrintate e sollevate, costituendo adesso vere e proprie "trappole" per chi si azzarda a transitarvi. Il minimo che si può chiedere è di rimuoverle e sostituirle con scivoli in metallo, sicuramente più efficaci e durature. Qualcuno ci ascolterà?
8 agosto 2007
FOTO. Lo scivolo davanti alla Chiesa Madre
martedì, agosto 07, 2007
Il ministro del lavoro, Cesare Damiano: «Difendo i sindacati, non è vero che sono una casta»
di Laura Matteucci
«Questo è il tempo dell’attacco ai partiti, e adesso è cominciato anche l’attacco ai sindacati. Con il rischio di alimentare quella disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni che finisce poi con il colpire le grandi organizzazioni popolari. E di far venire meno quel collante indispensabile per la democrazia, il tessuto delle rappresentanze, che dovrebbe garantire una visione complessiva dei problemi del paese». Cesare Damiano parla da ministro del Lavoro e da ex sindacalista, per decenni dirigente della Cgil, peraltro appena riemerso da una faticosa trattativa per arrivare alla famosa firma in calce al protocollo su pensioni e stato sociale. Non è uomo che drammatizza, Damiano. Ma quell’articolo sull’Espresso, in cui si parla di sindacato come casta privilegiata, allarma anche lui. Leggi
«Questo è il tempo dell’attacco ai partiti, e adesso è cominciato anche l’attacco ai sindacati. Con il rischio di alimentare quella disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni che finisce poi con il colpire le grandi organizzazioni popolari. E di far venire meno quel collante indispensabile per la democrazia, il tessuto delle rappresentanze, che dovrebbe garantire una visione complessiva dei problemi del paese». Cesare Damiano parla da ministro del Lavoro e da ex sindacalista, per decenni dirigente della Cgil, peraltro appena riemerso da una faticosa trattativa per arrivare alla famosa firma in calce al protocollo su pensioni e stato sociale. Non è uomo che drammatizza, Damiano. Ma quell’articolo sull’Espresso, in cui si parla di sindacato come casta privilegiata, allarma anche lui. Leggi
Benzina, nuovo taglio di 2 centesimi
«Eni, per effetto del proseguimento del trend al ribasso dei prezzi internazionali riduce di 2 centesimi la benzina e di 1,5 centesimi il gasolio»
ROMA - L’Eni riduce da domani il prezzo della benzina di due centesimi. Lo rende noto il gruppo petrolifero italiano in un comunicato. «Eni, per effetto del proseguimento del trend al ribasso dei prezzi internazionali (Platt’s) della benzina e del gasolio, -si legge nella nota- aggiorna i suoi listini effettuando una ulteriore riduzione di prezzo di 2 centesimi sulla benzina e di 1,5 centesimi sul gasolio a partire dalla mezzanotte di oggi». A seguito della diminuzione, il prezzo consigliato per la benzina senza piombo, sottolinea l’Eni, sarà 1,313 euro al litro al servito e 1,292 euro al fai da te, mentre per il gasolio sarà 1,188 euro al servito e 1,167 al fai da te. Leggi
La Norvegia, inizia la battaglia in difesa dei diritti degli uomini
I maschi sono meno bravi a scuola e a volte discriminati. Il governo di Oslo corre ai ripari e crea un gruppo di saggi
OSLO - Altro che sesso forte. Ormai i maschi hanno bisogno di essere difesi, almeno in Norvegia. In difficoltà sui banchi di scuola, afflitti da problemi di salute sui quali c'è minore attenzione, spesso sfavoriti in caso di divorzio: di fronte a una situazione del genere, il governo di Oslo ha deciso di correre ai ripari e ha creato un gruppo di saggi, tutti rigorosamente di genere maschile, per stimolare il dibattito sui diritti degli uomini. Leggi
FOTO. Il ministro per le Pari opportunità Karita Bekkemellem
OSLO - Altro che sesso forte. Ormai i maschi hanno bisogno di essere difesi, almeno in Norvegia. In difficoltà sui banchi di scuola, afflitti da problemi di salute sui quali c'è minore attenzione, spesso sfavoriti in caso di divorzio: di fronte a una situazione del genere, il governo di Oslo ha deciso di correre ai ripari e ha creato un gruppo di saggi, tutti rigorosamente di genere maschile, per stimolare il dibattito sui diritti degli uomini. Leggi
FOTO. Il ministro per le Pari opportunità Karita Bekkemellem
Cassazione: "Via Rasella fu atto di guerra". Il Giornale condannato per diffamazione
I giudici condannano il quotidiano di Paolo Berlusconi. "Un atto rivolto contro un esercito straniero occupante". Il gappista Bentivegna: "E' la quarta sentenza che ci dà ragione"
ROMA - Nel 1996 Il Giornale scatenò una vera e propria campagna contro i partigiani che compirono l'azione di via Rasella. Quell'attacco che provocò 33 morti e scatenò la rappresaglia delle Ss alle Fosse Ardeatine. Articoli che, in pratica, tendevano a "scaricare" sul gruppo dei gappisti guidato da Rosario Bentivegna, le responsabilità della strage che provocò 335 morti. Ora, però, la Cassazione, confermando la condanna al risarcimento per diffamazione (45 mila euro) a beneficio dei gappisti e di Rosario Bentivegna che li guidava, boccia quella campagna di stampa, ne sottolinea le falsità e condanna il quotidiano di Paolo Berlusconi. Leggi
ROMA - Nel 1996 Il Giornale scatenò una vera e propria campagna contro i partigiani che compirono l'azione di via Rasella. Quell'attacco che provocò 33 morti e scatenò la rappresaglia delle Ss alle Fosse Ardeatine. Articoli che, in pratica, tendevano a "scaricare" sul gruppo dei gappisti guidato da Rosario Bentivegna, le responsabilità della strage che provocò 335 morti. Ora, però, la Cassazione, confermando la condanna al risarcimento per diffamazione (45 mila euro) a beneficio dei gappisti e di Rosario Bentivegna che li guidava, boccia quella campagna di stampa, ne sottolinea le falsità e condanna il quotidiano di Paolo Berlusconi. Leggi
I genitori di Antonino Agostino chiedono "verità e giustizia" per il figlio
di Vincenzo ed Augusta Agostino
Attendiamo da 18 anni la verità sull’assassinio di nostro figlio, Antonino Agostino, agente della polizia di Stato, e di nostra nuora, Ida Castelluccio, che portava in grembo un bimbo. Quel 5 agosto 1989 sono stati trucidati dal piombo di sicari ancora senza nome e senza volto: ogni giorno, da allora, continuano ad essere uccisi dal silenzio di chi – all’interno delle istituzioni – sa e non parla, per chissà quale ragione. Leggi
Attendiamo da 18 anni la verità sull’assassinio di nostro figlio, Antonino Agostino, agente della polizia di Stato, e di nostra nuora, Ida Castelluccio, che portava in grembo un bimbo. Quel 5 agosto 1989 sono stati trucidati dal piombo di sicari ancora senza nome e senza volto: ogni giorno, da allora, continuano ad essere uccisi dal silenzio di chi – all’interno delle istituzioni – sa e non parla, per chissà quale ragione. Leggi
Dalla Toscana un appello affinchè legalità e lotta alla mafia siano nel Dna del Partito Democratico
L’impegno che abbiamo profuso nel campo della legalità e della lotta alla mafia deve continuare nel nuovo soggetto che stiamo costruendo. Il nuovo partito di massa che sta nascendo, avrà più vigore nell’affrontare queste tematiche, essendo un partito più forte degli attuali Margherita e Ds. Leggi
lunedì, agosto 06, 2007
Raccolta differenziata: la Sicilia è fanalino di coda, Corleone scompare
PALERMO - La Sicilia è il fanalino di coda nella classifica nazionale per regioni per la raccolta differenziata. Il risultato emerge dal XII rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone effettuato da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica). Nel 2006 ogni italiano ha raccolto 44 Kg di carta e cartoncino con un incremento del 7,4% rispetto al 2005. Un traguardo che colloca l'Italia tra le nazioni europee più evolute e attente al riciclo di un materiale prezioso. La Sicilia, invece, ha registrato una battuta di arresto nella crescita, attestandosi a un +1,3%, l'incremento più basso non solo in rapporto alle altre regioni del sud, ma anche al resto d'Italia.
Ma, se la Sicilia è fanalino di coda, Corleone rischia di scomparire da tutte le statistiche. Infatti, la classifica pubblicata dall'Ato Belice Ambiente (leggi) pone la città al penultimo posto tra i 17 comuni dell'ambito, con uno striminzito 2,26%. Colpa dell'Ato, certo. Colpa della Sicula Ciclat, a cui è stato affidato il servizio. Ma colpa anche (e soprattutto) degli amministratori comunali di Corleone, incapaci di imporre all'Ato e alla Ciclat di avviare un serio e concreto piano-programma di raccolta differenziata.
06/08/2007
Hiroshima, la cerimonia del ricordo a 62 anni dalla bomba atomica
Il 6 agosto 1945 una testata venne sganciata sul Giappone: 250mila vittime. Il sindaco Akiba attacca la poltica Usa sulle armi atomiche: "Antiquata e sbagliata"
HIROSHIMA - Un minuto di silenzio, mille colombe in volo e una frecciata allo politica nucleare statunitense. Hiroshima ricorda la bomba atomica che, il 6 agosto 1945, venne sganciata sulla città facendo 140mila morti. Ma negli anni successivi le radiazioni e i loro effetti portarono le vittime a quasi 250mila. (Leggi)
Se si controllano le idee la democrazia è dimezzata
di Livio Pepino
Dopo la principale società telefonica, ora i Servizi segreti. Il Grande fratello sembra avere lavorato instancabilmente negli ultimi mesi nel nostro paese. L’ultimo capitolo (noto) è quello relativo al Sismi, emerso dalla perquisizione, nel luglio del 2006, della sede romana di via Nazionale in uso a Pio Pompa. Dell’archivio che è stato in tale occasione rinvenuto è ora conosciuta la parte riguardante l’attività spionistica nei confronti di un congruo numero di magistrati. Si tratta – va detto subito e con chiarezza – di un fatto di estrema gravità, anche se ciò non sembra ai più: a buona parte della politica e della informazione e alla stessa magistratura inquirente (almeno a giudicare dalla sua prolungata inerzia, pur a fronte di notizie di possibili reati emerse ormai da un anno). (Leggi)
Corleone, riaperti i termini di presentazione delle domande del progetto "Giocare per Crescere"
Una volta tanto, qualche buona notizia! Il Comitato dei sindaci del Distretto socio-sanitario D40 del Corleonese ha chiesto alla Coop sociale “Nuova Generazione” di riaprire i termini di presentazione delle domande per la selezione di n. 25 operatori del progetto “Giocare per Crescere”. E la coop, accogliendo la richiesta, li ha riaperti fino al prossimo 20 agosto. Un risultato importante, ottenuto grazie alla denuncia di “Città Nuove” e all’interrogazione consiliare, presentata dai Democratici di Sinistra. Il precedente avviso era stato pubblicato solo per 6 giorni (dal 9 al 14 luglio) e solo all’albo del comune di Corleone, “seppellito” sotto una montagna di altre “carte”. Adesso, invece, è pubblicato agli albi dei comuni di Corleone, Campofiorito, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana, Contessa Entellina e Roccamena, all’albo del Distretto Sanitario n. 5 di Corleone e su “Città Nuove”.
«In questo modo – dice Dino Paternostro – sarà garantita a tanti giovani una reale possibilità di partecipare alla selezione, che la “fretta” con cui era stato pubblicato il precedente avviso aveva impedito. Adesso, per i successivi colloqui individuali, confidiamo nella serietà professionale della coop Nuova Generazione». (Leggi il bando per la selezione)
6 agosto 2007
«In questo modo – dice Dino Paternostro – sarà garantita a tanti giovani una reale possibilità di partecipare alla selezione, che la “fretta” con cui era stato pubblicato il precedente avviso aveva impedito. Adesso, per i successivi colloqui individuali, confidiamo nella serietà professionale della coop Nuova Generazione». (Leggi il bando per la selezione)
6 agosto 2007
domenica, agosto 05, 2007
Mascalucia, Federconsumatori cita in giudizio Acoset per tutelare gli utenti
Chiesto il rimborso dei conguagli 2004,2005 e 2006 e lo sgravio del canone per l’acqua inquinata da Vanadio
La Federconsumatori di Mascalucia, su delega del presidente nazionale Trifiletti e assistita dall’avv. Daniela Saitta, il 20 luglio 2007 ha citato in giudizio presso il Tribunale Civile di Catania l’Acoset, la società che distribuisce acqua nei comuni pedemontani.
In particolare la Federconsumatori (associazione di consumatori ed utenti), guidata dal dott. Lucio Traina, contesta la delibera assembleare dell’Acoset del 3 agosto 2006 con cui venivano aumentati, con effetto retroattivo, i costi di erogazione dell’acqua per gli anni 2004,2005 e 2006. Il tutto a danno dei cittadini utenti. (Leggi)
La Federconsumatori di Mascalucia, su delega del presidente nazionale Trifiletti e assistita dall’avv. Daniela Saitta, il 20 luglio 2007 ha citato in giudizio presso il Tribunale Civile di Catania l’Acoset, la società che distribuisce acqua nei comuni pedemontani.
In particolare la Federconsumatori (associazione di consumatori ed utenti), guidata dal dott. Lucio Traina, contesta la delibera assembleare dell’Acoset del 3 agosto 2006 con cui venivano aumentati, con effetto retroattivo, i costi di erogazione dell’acqua per gli anni 2004,2005 e 2006. Il tutto a danno dei cittadini utenti. (Leggi)
Ahi Costantin di quanto mal fu madre!
di EUGENIO SCALFARI
Tra le tante questioni che affliggono il nostro paese, insolute da molti anni e alcune risalenti addirittura alla fondazione dello Stato unitario, c'è anche quella cattolica. Probabilmente la più difficile da risolvere. Personalmente penso anzi che resterà per lungo tempo aperta, almeno per l'arco di anni che riguardano le tre o quattro generazioni a venire. Roma e l'Italia sono luoghi di residenza millenaria della Sede apostolica e perciò si trovano in una situazione anomala rispetto a tutte le altre democrazie occidentali. (Leggi)
Tra le tante questioni che affliggono il nostro paese, insolute da molti anni e alcune risalenti addirittura alla fondazione dello Stato unitario, c'è anche quella cattolica. Probabilmente la più difficile da risolvere. Personalmente penso anzi che resterà per lungo tempo aperta, almeno per l'arco di anni che riguardano le tre o quattro generazioni a venire. Roma e l'Italia sono luoghi di residenza millenaria della Sede apostolica e perciò si trovano in una situazione anomala rispetto a tutte le altre democrazie occidentali. (Leggi)
Marilyn Monroe, mistero infinito
Il 5 agosto del 1962 il corpo dell'attrice fu trovato senza vita in California
TORINO - Sono passati 45 anni esatti da quando il mondo del cinema ha perduto una delle sue personalità più affascinanti, fragili e sensuali, icona per eccellenza dell’attrazione e del desiderio. Il suo nome era Norma Jeane Baker, ma è sempre stata conosciuta come Marilyn Monroe. Era la notte tra il 4 e l 5 agosto del 1962 quando la sua «bianca ombra d’oro» - questa l’espressione con cui Pier Paolo Pasolini definì il suo corpo - fu trovato nudo ed abbandonato in una stanza del suo appartamento a Brentwood, in California. (Leggi)
TORINO - Sono passati 45 anni esatti da quando il mondo del cinema ha perduto una delle sue personalità più affascinanti, fragili e sensuali, icona per eccellenza dell’attrazione e del desiderio. Il suo nome era Norma Jeane Baker, ma è sempre stata conosciuta come Marilyn Monroe. Era la notte tra il 4 e l 5 agosto del 1962 quando la sua «bianca ombra d’oro» - questa l’espressione con cui Pier Paolo Pasolini definì il suo corpo - fu trovato nudo ed abbandonato in una stanza del suo appartamento a Brentwood, in California. (Leggi)
Meduse: i consigli per difendersi
Lavare con acqua di mare, non con acqua dolce. Il Consorzio Mediterraneo ha stilato un decalogo per chiarire quali sono gli interventi di primo soccorso se si viene punti.
Le meduse sono uno degli incubi dei bagnanti. Quest'anno hanno già fatto 15 mila «vittime» sulle coste spagnole. Tuttavia le loro punture non sono pericolose, soprattutto se si ricorre ai rimedi giusti. (Leggi)
Corleone, di nuovo i falò attorno agli alloggi popolari di contrada San Marco
CORLEONE - Avevamo denunciato qualche giorno fa lo stato di abbandono degli alloggi popolari di contrada San Marco, dove abitano circa mille persone. In particolare, avevamo messo in rilievo la pericolosità delle erbacce secche, che circondano le varie palazzine, parte delle quali erano andate a fuoco. Avevamo sollecitato, anche tramite un'interrogazione consiliare, la necessità e l'urgenza di procedere alla loro immediata rimozione, per prevenire altri eventuali incendi. Quelli del "Palazzo" (il sindaco Iannazzo e l'assessore Schirò) non ci hanno ascoltato. E domenica sera è scoppiato un altro incendio (vedi foto), anche stavolta domato grazie all'intervento spontaneo dei cittadini e alla professionalità dei Vigili del Fuoco. Ci sono altre erbacce da togliere. Si aspetterà il prossimo incendio, con i conseguenti pericoli per le famiglie che in quegli alloggi vivono, oppure stavolta il Comune interverrà?
(d.p.)
6 agosto 2007
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