lunedì, dicembre 31, 2007
domenica, dicembre 30, 2007
La Confesercenti scrive ai commercianti taglieggiati: "Denunciate gli estortori, noi vi aiuteremo..."
PALERMO - Con una lettera inviata alle aziende comparse nel libro mastro dei taglieggiati sequestrato ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, la Confesercenti invita i commercianti a ribellarsi al racket delle estorsioni e a confessare il pagamento del pizzo, se vero, per evitare di essere indagati per favoreggiamento e perdere l'attività."Non sta a me giudicare le motivazioni che possono avervi portato a cedere a un così vile ricatto - scrive il presidente della Confesercenti provinciale, Giovanni Felice -, ma il dato certo è che quelle ragioni oggi non hanno più ragione d'esistere". Per Felice "magistratura e forze dell'ordine sono in grado di arrestare e condannare gli estorsori, oggi lo stato è in grado di proteggervi. Spetta a voi l'intelligente scelta di dire no al racket". "Che senso avrebbe - prosegue Felice - proteggere chi vi ha spremuto, chi vi ha tolto la serenità, chi mette a repentaglio la vostra attività, il vostro lavoro, il vostro futuro? Che senso avrebbe oggi negare l'evidenza quando anche chi ci ha mangiato alla prima occasione s'è pentito e ha cominciato a collaborare con la giustizia?"."Capisco perfettamente il vostro stato d'animo, la solitudine nella quale vi trovate ed è per questa ragione - scrive Giovanni Felice - che metto a vostra disposizione l'organizzazione che presiedo, per accompagnarvi in un percorso che vi consenta di riscattare un errore del passato". Denunciare gli estortori, sottolinea Felice, significa "dare un contributo al vostro riscatto morale e al riscatto morale della nostra città". "Oggi avete l'occasione - conclude la lettera - di creare le condizioni per un futuro migliore per le nostre imprese, per noi, per i nostri figli. Sono certo che valuterete con attenzione l'ipotesi di affrontare insieme il percorso che ci aspetta, e mi permetto di insistere sulla parola insieme". Nei prossimi giorni la Confesercenti invierà la lettera anche a tutte i propri associati nella provincia di Palermo.
30/12/2007
30/12/2007
Partinico, la città fantasma
di WALTER MOLINO
Sono iniziati questa mattina i lavori di abbattimento dell'ultima di cinque stalle abusive realizzate dalla famiglia mafiosa dei Vitale in contrada Valguarnera. Il Commissario Straordinario Saverio Bonura, che ne ha disposto la demolizione in conseguenza della deliberazione del Sindaco Giuseppe Motisi, ha letto un breve discorso in cui ha parlato di giornata storica. Se la storia la fanno i popoli, però, stamattina si è scritto poco di più di un aforisma. LEGGI TUTTO
Sono iniziati questa mattina i lavori di abbattimento dell'ultima di cinque stalle abusive realizzate dalla famiglia mafiosa dei Vitale in contrada Valguarnera. Il Commissario Straordinario Saverio Bonura, che ne ha disposto la demolizione in conseguenza della deliberazione del Sindaco Giuseppe Motisi, ha letto un breve discorso in cui ha parlato di giornata storica. Se la storia la fanno i popoli, però, stamattina si è scritto poco di più di un aforisma. LEGGI TUTTO
venerdì, dicembre 28, 2007
Corleone, è arrivato il trattore "pisano" per la coop antimafia "Lavoro e non Solo"


28 dicembre 2007
FOTO. dall'alto: gli amministratori toscani in "posa" sul trattore; un momento dell'intervento di Forgione nella casa confiscata di via Crispi.
Corleone, salta la convenzione con la ditta Alizoo, che pagava il "pizzo" a Cosa Nostra. Da gennaio la carne bovina si macellerà a Bisacquino

giovedì, dicembre 27, 2007
Corleone, dalla Toscana un nuovo trattore per la coop "Lavoro e non solo"

Questa iniziativa conclude un anno di forte impegno nel sostegno alla Cooperativa "Lavoro e Non Solo". Infatti, nel 2007 sono stati donati 2 furgoni Fiat Panorama da parte del Consorzio Toscano Costruzioni, 1 trattore a cingoli da parte della Sinistra Giovanile Toscana, una serie di attrezzatura agricola da parte della Provincia di Firenze, il Comitato Arci Empolese Valdelsa e la Sinistra Giovanile Toscana. Inoltre, dalla Toscana sono giunte ben 100 adozioni di viti e molte vendite del libro "come quei lampadieri" oltre ad un ruolo attivo e determinante nella campagna natalizia che ha dato dei risultati di ottima qualità. Il nostro augurio è che nel 2008 anche altre realtà italiane si possano inserire in questa dinamica di sostegno diretto alla Cooperativa "Lavoro e Non Solo". Dalla Toscana l' Arci, grazie alla condivisione con la CGIL, Lega delle Cooperative, Avviso Pubblico, molti Enti Locali e tante piccole ma preziose realtà associative continueranno questo percorso concreto di antimafia sociale.
Buon lavoro e buon 2008!
Maurizio Pascucci
Esecutivo Arci Toscana
Coord Progetto "Liberarci dalle Spine"
Palermo, perquisizioni nella sede di "Repubblica"

27/12/2007
Appalti, pizzo e uomini da uccidere: l'archivio segreto dell'ultimo boss

di FRANCESCO VIVIANO
PALERMO - C'è tutto l'universo mafioso, dal 2000 ai giorni nostri, nell'archivio segreto dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, padre e figlio, arrestati il 29 novembre. Erano loro che, insieme a Matteo Messina Denaro (boss ancora latitante) avevano preso il potere in Sicilia dopo l'arresto dei capi di Cosa Nostra, prima Bernardo Provenzano e poi Nino Rotolo. E quella che emerge dalle carte sequestrate nel loro covo, centinaia di pizzini, lettere e appunti, è una vera e propria mappa globale di Cosa nostra. LEGGI TUTTO
martedì, dicembre 25, 2007
TRL SBARCA A CORLEONE!!!

Proprio così!!! TRL, che gira ogni anno le piazze più belle e famose d’Italia, quest’anno è arrivato anche nella nostra piazza Falcone e Borsellino! L’iniziativa si chiama NO-MAFIE ed è stata ideata da don Ciotti e la sua associazione Libera, e subito dopo sposata da MTV e LA7. TRL è andato in onda per tre giorni consecutivi in diretta nazionale, condotto dai VJ Alessandro Cattelan ed Elena Santarelli, insieme ad ospiti meravigliosi come i Finley, Fabri Fibra, Paolo Briguglia, Pif e tanti altri, che hanno saputo coinvolgere i intrattenere centinaia di ragazzi provenienti da varie zone della Sicilia. Per noi giovani questo è stato un evento straordinario perché mai potevamo immaginare che TRL potesse arrivare fin qui, a due passi da casa nostra, in un luogo dove ogni giorno ci incontriamo per passeggiare, parlare e magari anche discutere della puntata odierna di TRL. LEGGI TUTTO
Grazia a Contrada, Mastella accelera: "L'istruttoria avrà tempi brevi"

ROMA - "Mi sembrava un atto dovuto, visto anche l'allarme destato dalle condizioni di salute" di Bruno Contrada. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella - nel corso di un'intervista al Gr Rai - ritiene "giusto" l'aver avviato l'istruttoria per un'eventuale concessione della grazia all'ex funzionario del Sisde, condannato a 10 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. L'istruttoria sollecitata dal Capo dello Stato prevede la richiesta dei pareri (tecnici e non vincolanti) alla procura generale di Palermo e al Tribunale di sorveglianza di Napoli. LEGGI TUTTO
lunedì, dicembre 24, 2007
E Provenzano scrisse al boss Messina Denaro: «Vorrei un supermarket a Corleone»

PALERMO – Anche Bernardo Provenzano voleva un supermercato. E lo voleva aprire proprio a Corleone, dove è nato e dove è stato arrestato nell’aprile dell’anno corso dopo oltre 40 anni di latitanza. Nella Sicilia occidentale i Despar erano gestiti da Giuseppe Grigoli, arrestato ieri dalle squadre mobili di Palermo e Trapani, e la voglia imprenditoriale del superboss è stata scoperta leggendo i “pizzini” che gli furono sequestrati nel casolare di Corleone dove il boss fu arrestato. Sono più missive che gli erano state inviate da Matteo Messina Denaro (il boss più importante di Cosa Nostra, dopo l’arresto di Provenzano e Lo Piccolo) che con Grigoli gestiva le forniture alimentari dei Despar di Palermo, Agrigento e Trapani. LEGGI TUTTO
domenica, dicembre 23, 2007
L'esperienza del "Giornale del Corleonese" di 30 anni fa è ancora attuale?
L’esperienza fatta più di trent’anni fa dal gruppo di ragazze e ragazzi che diede vita al “Giornale del Corleonese” può “parlare” ancora ai giovani d’oggi? È stata questa la domanda attorno a cui – sabato sera - ha ruotato buona parte del dibattito sulla presentazione della ristampa anastatica del “Giornale del Corleonese”. E tutti gli intervenuti hanno risposto affermativamente. Adesso, però, bisogna scendere nel concreto e tirare fuori l’attualità di quell’esperienza, al fine di riproporla nelle forme e nei modi in ciò oggi è possibile. Per questo è necessario aprire un dibattito, che sia lucido, razionale e molto progettuale. LEGGI TUTTO
sabato, dicembre 22, 2007
Corleone, presentata la ristampa anastatica de "Il Giornale del Corleonese"

Sabato pomeriggio, presso i locali del CIDMA, è stata presentata la ristampa anastatica de “Il Giornale del corleonese”, il celebre mensile che dall’Agosto del ’74 al Settembre del ’76, entrò nelle case dei cittadini di Corleone, Bisacquino, Chiusa Sclafani e altri comuni di questo territorio dell’entroterra siciliano.Il volume, ideato da Dino Paternostro, edito da Città Nuove e patrocinato dalla Provincia Regionale di Palermo, ripercorre fedelmente quel denso periodo di attività redazionale e culturale, di crescita civile di un gruppo di giovani e meno giovani che affidarono a quel giornale i loro bisogni, le loro denunce, le loro speranze e la loro voglia di riscatto. (da: http://www.corleonedialogos.it)
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venerdì, dicembre 21, 2007
Corleone, pagati i salari e la 13° agli operai della Sicula Ciclat. Riprende il servizio

La svolta nella vertenza, che ha visto contrapposti i lavoratori guidati dalla Cgil e la Sicula Ciclat, che gestisce il servizio di raccolta rifiuti del comune di Corleone, si è avuta nel pomeriggio di ieri, quando la ditta di S. Cataldo ha effettuato i bonifici dei salari di novembre e della 13° mensilità a favore degli operai. A monte, però, pare che ci sia stata una serrata trattativa e un accordo di massima tra l’Ato di Monreale, la Sicula Ciclat e il Comune di Corleone, i cui contorni ancora non si conoscono del tutto. Dovrebbe prevedere, però, la rescissione consensuale anticipata del contratto a partire dal 1° febbraio (la scadenza naturale sarebbe il prossimo 7 aprile). L’accordo ha posto fine al braccio di ferro tra Ato e la Sicula Ciclat, che stava penalizzando gli operai, ai quali non venivano pagate le spettanze dovute.
«Sembrava impossibile sbloccare la vertenza per il pagamento dei salari, ma la lotta dei lavoratori e della Cgil, sostenuta dall’Amministrazione comunale di Corleone, ha fatto il miracolo: gli operai e le loro famiglie potranno fare più serenamente le festività natalizie», dicono Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro, e Giovanni Mercatante, segretario aziendale della Fp-Cgil del cantiere Sicula Ciclat. «Nei primi di gennaio – aggiungono – la vertenza continuerà per definire il passaggio a tempo pieno e a tempo indeterminato di tutti gli operai dalla Sicula Ciclat all’Ato PA2 di Monreale e per trasferire la gestione complessiva del servizio all’Ato, che dovrà dotare il comune di Corleone dei cassonetti e degli automezzi adeguati, nopnchè di un piano efficace per la raccolta differenziata dei rifiuti».
21 dicembre 2007
giovedì, dicembre 20, 2007
Il debutto a Corleone di Total Request Live: l'antimafia in musica

Corleone, sospeso il presidio permanente all'ospedale, ma resta lo stato di agitazione

La Cgil manterrà, però, lo stato di agitazione del personale per vigilare fino a quando non si dispiegheranno gli effetti positivi della delibera del direttore generale e non arriveranno a Corleone nuovi infermieri e operatori socio-sanitari. Intende sollecitare, infine, la soluzione di questioni ancora aperte, quali il nuovo orario di lavoro e l’inadeguatezza dei locali del centro di salute mentale.
21 dicembre 2007
mercoledì, dicembre 19, 2007
Corleone, protestano gli operai della Sicula Ciclat senza stipendio e tredicesima
“Se la gioventù le negherà il consenso… la mafia sparirà come un incubo”

Marta Pinzolo ( 3’ A- Scientifico)
“Se la gioventù le negherà il consenso… la mafia sparirà come un incubo”: questa frase di Paolo Borsellino ha dato il titolo alla giornata di riflessione e di memoria che si è tenuta ieri presso l’Auditorium dell’I.I.S.S. “Don G. Colletto” di Corleone, durante la quale studenti, docenti e autorità politiche e non, si sono ritrovati uniti per dire il loro “no” a tutti i fenomeni legati alla mentalità mafiosa. Per l’occasione gli allievi si sono esibiti in una performance, nel corso della quale hanno ricordato con canti e letture, la vicenda di alcune vittime della mafia, da Nicola Alongi a Placido Rizzotto, da Pio La Torre a Rocco Chinnici, da Rosario Livatino, a Rita Atria. LEGGI TUTTO
LA PROPOSTA. Cari discografici, ridateci il vinile

di ERNESTO ASSANTE
Cari discografici, chi vi scrive è stato ed è un grande appassionato di musica, un forte consumatore di musica, una persona che per merito del mercato discografico ha potuto conoscere ed amare migliaia, decine di migliaia, di dischi e di artisti. Ed è con grande malinconia, tristezza, che osservo il declino, costante e apparentemente ineluttabile, del mercato discografico odierno, il declino del cd. Ormai non fa più nemmeno notizia. 10 per cento in meno, 20 per cento in meno, il calo costante delle vendite, i licenziamenti, le ristrutturazioni, si susseguono con tale rapidità da lasciare ormai indifferenti gli spettatori, che già immaginano come andrà a finire. LEGGI TUTTO
Cari discografici, chi vi scrive è stato ed è un grande appassionato di musica, un forte consumatore di musica, una persona che per merito del mercato discografico ha potuto conoscere ed amare migliaia, decine di migliaia, di dischi e di artisti. Ed è con grande malinconia, tristezza, che osservo il declino, costante e apparentemente ineluttabile, del mercato discografico odierno, il declino del cd. Ormai non fa più nemmeno notizia. 10 per cento in meno, 20 per cento in meno, il calo costante delle vendite, i licenziamenti, le ristrutturazioni, si susseguono con tale rapidità da lasciare ormai indifferenti gli spettatori, che già immaginano come andrà a finire. LEGGI TUTTO
I cacciatori di latitanti fanno ricorso al Tar

di SALVO PALAZZOLO
PALERMO - Sono gli eroi senza volto dell'antimafia, i poliziotti della squadra mobile che da anni arrestano latitanti e conducono delicate inchieste assieme alla Procura distrettuale. Ma tanto impegno non è bastato per ottenere il pagamento degli straordinari, centinaia di ore passate in strada, anche nei giorni di festa. I poliziotti più osannati d'Italia dopo ogni blitz aspettano ancora i soldi del 2006 e di tutto il 2007. In prima linea ci sono i cinquanta della sezione Catturandi e i cento della sezione Criminalità Organizzata della mobile palermitana. Per un giorno, assieme al sindacato, hanno deciso di fare un gesto eclatante: la firma sotto un ricorso al Tribunale amministrativo regionale è la citazione in giudizio del loro datore di lavoro, lo Stato. Così va l'antimafia in terra di Sicilia: "La stagione più ricca di successi è stata anche quella più avara per i poliziotti che l'hanno conseguita", è la denuncia di Vittorio Costantini, segretario di Palermo del sindacato Siulp. "Il 2006 è stato l'anno della cattura di Provenzano, poi dell'operazione Gotha, che ha disarticolato lo stato maggiore dell'organizzazione mafiosa. Infine, le indagini che hanno portato alla cattura di Lo Piccolo hanno suggellato l'impegno e il coraggio di questi uomini e di queste donne. Ma le istituzioni sembrano non accorgersene". I poliziotti della squadra mobile di Palermo, diretti da Piero Angeloni, non si sono comunque fermati. Lunedì, assieme ai colleghi del servizio centrale operativo, hanno arrestato l'infermiere che aveva curato Provenzano. "Siamo certi - dice ancora Costantini - che i vertici dell'amministrazione sapranno valutare con obiettività l'impegno e la dedizione che tutti i colleghi della Catturandi hanno dimostrato".
(La Repubblica, 19 dicembre 2007)
Parla il comandante generale Cosimo D'Arrigo: "Così cambierò la Guardia di Finanza"

di CARLO BONINI
ROMA - Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Cosimo D'Arrigo, siede sul lato lungo del piccolo tavolo di lavoro del suo ufficio in viale XXI Aprile. Generale, Roberto Speciale prima le ha dato del "poveretto" e dell'abusivo, annunciando il suo rientro. Poi, si è dimesso da un incarico in cui nessuno lo aveva reintegrato con una lettera in cui ha messo in mora il legittimo potere costituzionale del Governo, ordinando al suo capo di Stato maggiore di trasmettere la missiva all'intero Corpo. Lei, il primo giugno scorso, nel suo primo ordine del giorno da Comandante generale, scrisse: "Di Roberto Speciale ho apprezzato il profondo senso dello Stato e delle Istituzioni, l'intimo, radicato culto dei valori e delle regole, lo straordinario spirito di servizio verso la nostra Patria!". Userebbe ancora queste parole?
"Innanzitutto, tengo a dire che, come forse lei saprà, il capo di Stato maggiore non ha dato alcun seguito alla richiesta di Speciale. Perché nessun seguito legittimo quella richiesta poteva avere...".
LEGGI TUTTO
martedì, dicembre 18, 2007
Il Giornale del Corleonese: rivede la luce quel "sogno di carta" di 33 anni fa...

QUEL GRUPPO DI FANATICI SOGNATORI
di Giuseppe Cerasa
Maratona tv contro la mafia. Tre giorni speciali a Corleone di Trl, con i Finley, Fabri Fibra, Zero Assoluto e Paolo Briguglia

lunedì, dicembre 17, 2007
Placido Rizzotto: il giallo delle ossa sparite nel nulla. I familiari e la Cgil: "Trovateli"

di FRANCESCO LA LICATA
«Trovate i resti di mio zio. Saranno certamente custoditi in chissà quale scaffale polveroso di qualche tribunale. Non posso credere siano andati perduti: ho troppo rispetto per le istituzioni e per la Giustizia di questo Paese per rassegnarmi ad una simile negligenza». Questo l’appello accorato di Placido Rizzotto, impiegato del Banco di Sicilia di Palermo, sindacalista come l’omonimo zio, ucciso dalla mafia di Corleone nel 1948 e rimasto senza sepoltura proprio per l’assenza di una prova che certificasse l’avvenuto ritrovamento del suo cadavere, gettato nella profondissima foiba di Rocca Busambra, tanto accidentata da risultare impenetrabile. LEGGI TUTTO
Corleone, la prima settimana della cultura. "Cosa Nostra può essere sconfitta definitivamente"

«Corleone, grazie a ragazzi come voi, sta vivendo un momento straordinario di crescita civile e culturale», ha detto il giudice Prestipino nel suo intervento. E il vice-questore Accordino, collega di Ninni Cassarà alla squadra mobile di Palermo negli anni ‘80: «La mafia non la batteranno i giudici e i poliziotti, ma un esercito di insegnanti…». «Mai come in questo momento lo Stato può battere definitivamente Cosa Nostra – ha concluso l’on. Lumia – ma non bisogna fare gli errori del passato, bisogna rompere tutte le complicità e credere che una società libera e democratica è possibile. In questo siete voi giovani che dovete darci una mano…».
18 dicembre 2007
Ospedale Corleone. Dal 1° gennaio nuovo personale ausiliario, ma la protesta continua

Ma, dal fronte aziendale, una novità concreta stavolta c’è davvero. Per dare credibilità all’impegno assunto con la lettera del 12 dicembre, il dott. Iacolino ha adottato la delibera n. 1660 del 14 dicembre, dove sta scritto – nero su bianco – che dal 1° gennaio 2008 all’ospedale di Corleone arriveranno nuovi ausiliari, mediante l’ampliamento del servizio domestico-alberghiero.
17 dicembre 2007
Mafia, Lumia (Pd): "Continuare a colpire il sistema Provenzano"
Palermo, 17 dicembre 2007 - «Catturato Provenzano, adesso bisogna continuare a colpire il sistema di coperture e di collusioni che hanno coperto Provenzano, senza guardare in faccia nessuno». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, il deputato del Pd Giuseppe Lumia, a proposito dell’arresto dell'infermiere che ha curato durante la latitanza il boss Bernardo Provenzano è stato arrestato stamani nel Palermitano. Si tratta di Gaetano Lipari, 47 anni, infermiere professionale, consigliere comunale di una lista civica, ad Altavilla Milicia, (Palermo). L'arresto è stato eseguito da polizia e carabinieri.
«Il prezioso lavoro – ha aggiunto – che gli inquirenti stanno portando avanti va proprio in questa direzione. La politica può fare la sua parte se, prima di aspettare l’azione della magistratura, fa fino in fondo la sua parte».
«Il prezioso lavoro – ha aggiunto – che gli inquirenti stanno portando avanti va proprio in questa direzione. La politica può fare la sua parte se, prima di aspettare l’azione della magistratura, fa fino in fondo la sua parte».
Arrestato l'infermiere di Provenzano. Il boss scriveva: "Come si cura l'impotenza?"

di SALVO PALAZZOLO
domenica, dicembre 16, 2007
Natale con le luci "artistiche" a Corleone: ecco come ti brucio 5.000 (+ 6.500) euro…

16 dicembre 2007
P.S. Una domanda piccola piccola a Iannazzo & C.: perché l’illuminazione “artistica” solo sul prospetto del palazzo municipale dove vi sono gli uffici del sindaco, e non sul prospetto dell’altro palazzo municipale (quello storico, quello costruito come palazzo municipale) sede del consiglio comunale?
PROFESSIONE "SPICCIAFACCENDE": Caf e patronati, il business
di Antonio Frischilla
Un boom d´invalidi, cresciuti al ritmo di quasi duemila all´anno a Palermo e provincia tra il 2001 e il 2006. Un boom che ha mosso un giro d´affari di oltre 6 milioni di euro agli enti che raccolgono le domande d´invalidità, Caf e patronati su tutti. Spesso, una volta riconosciuta l´invalidità dell´assistito, la prima rata della pensione va alla società che ha presentato la domanda. E Palermo negli ultimi anni ha dimostrato di essere un mercato costantemente in crescita. Da qui il proliferare continuo di patronati e Caf (centri assistenza fiscale) che teoricamente dovrebbero avere una sede fissa ed essere collegati a un Caaf (centri autorizzati): nel palermitano ce ne sono solo quattro, quelli legati ai sindacati Cgil, Cisl e Uil e alla Confartigianato.
Alla base del giro d´affari c´è comunque il costante aumento di pensioni d´invalidità civili erogate nella provincia di Palermo. Nel 2001 le pensioni di questo tipo nel palermitano erano 42 mila, nel 2005 sono arrivate a quota 55.270 (tutte erogate dall´Inps dopo al riforma del sistema pensionistico del 2002). Nel 2006 inoltre sono state accolte dalla prefettura altre 15 mila domande per accedere ai benefici economici dell´invalidità. L´assegno medio erogato dall´Inps è di 460 euro e va a chi ha una invalidità superiore al 75 per cento. Considerando quindi una crescita media di circa duemila nuove pensioni all´anno, il giro d´affari andato agli enti che hanno presentato la domanda arriva a oltre sei milioni di euro, tra il 2001 e il 2006. LEGGI TUTTO
Un boom d´invalidi, cresciuti al ritmo di quasi duemila all´anno a Palermo e provincia tra il 2001 e il 2006. Un boom che ha mosso un giro d´affari di oltre 6 milioni di euro agli enti che raccolgono le domande d´invalidità, Caf e patronati su tutti. Spesso, una volta riconosciuta l´invalidità dell´assistito, la prima rata della pensione va alla società che ha presentato la domanda. E Palermo negli ultimi anni ha dimostrato di essere un mercato costantemente in crescita. Da qui il proliferare continuo di patronati e Caf (centri assistenza fiscale) che teoricamente dovrebbero avere una sede fissa ed essere collegati a un Caaf (centri autorizzati): nel palermitano ce ne sono solo quattro, quelli legati ai sindacati Cgil, Cisl e Uil e alla Confartigianato.
Alla base del giro d´affari c´è comunque il costante aumento di pensioni d´invalidità civili erogate nella provincia di Palermo. Nel 2001 le pensioni di questo tipo nel palermitano erano 42 mila, nel 2005 sono arrivate a quota 55.270 (tutte erogate dall´Inps dopo al riforma del sistema pensionistico del 2002). Nel 2006 inoltre sono state accolte dalla prefettura altre 15 mila domande per accedere ai benefici economici dell´invalidità. L´assegno medio erogato dall´Inps è di 460 euro e va a chi ha una invalidità superiore al 75 per cento. Considerando quindi una crescita media di circa duemila nuove pensioni all´anno, il giro d´affari andato agli enti che hanno presentato la domanda arriva a oltre sei milioni di euro, tra il 2001 e il 2006. LEGGI TUTTO
SINISTRA EHI! Parlarsi “per”
di Rossana Rossanda
Come siamo frettolosi e snob davanti al primo tentativo della galassia delle sinistre di mettersi assieme. Pare che i più scafati manco siano andati a vedere. Eppure non ci sono alternative, o si lascia la sfera politica a Veltroni, e noi ci contentiamo di essere, se va bene, frammenti interessanti e intelligenze o mozioni, o si ricomincia a parlarsi «per». Per fare assieme qualche cosa che freni la deriva alla centralizzazione sfrenata del dominio del denaro e delle merci che ci frantumano ciascuno nel singolo e nei pochi. Raramente in transitorie masse.
Si dirà: ma in fondo da questa parte del mondo ce la caviamo, perlopiù abbiamo un tetto sopra la testa, un piatto da mangiare, un po' di compassione per gli esclusi. È vero, mettere un freno al meccanismo mondialmente in atto è impellente dove esso produce subito morte, e non è il nostro caso. Non per l'assoluta maggioranza di noi, e delle minoranze miserabiliste chi se ne frega? Così alla cancellazione della Cosa Rossa - espressione cretina - da parte delle maggiori testate (eccezione Rai1) si è aggiunta la freddezza nostra, coperta dai quattro morti della Thyssen, come se un incidente del lavoro di questa natura non fosse un evento messo in conto dal meccanismo oggi dominante. LEGGI TUTTO
Come siamo frettolosi e snob davanti al primo tentativo della galassia delle sinistre di mettersi assieme. Pare che i più scafati manco siano andati a vedere. Eppure non ci sono alternative, o si lascia la sfera politica a Veltroni, e noi ci contentiamo di essere, se va bene, frammenti interessanti e intelligenze o mozioni, o si ricomincia a parlarsi «per». Per fare assieme qualche cosa che freni la deriva alla centralizzazione sfrenata del dominio del denaro e delle merci che ci frantumano ciascuno nel singolo e nei pochi. Raramente in transitorie masse.
Si dirà: ma in fondo da questa parte del mondo ce la caviamo, perlopiù abbiamo un tetto sopra la testa, un piatto da mangiare, un po' di compassione per gli esclusi. È vero, mettere un freno al meccanismo mondialmente in atto è impellente dove esso produce subito morte, e non è il nostro caso. Non per l'assoluta maggioranza di noi, e delle minoranze miserabiliste chi se ne frega? Così alla cancellazione della Cosa Rossa - espressione cretina - da parte delle maggiori testate (eccezione Rai1) si è aggiunta la freddezza nostra, coperta dai quattro morti della Thyssen, come se un incidente del lavoro di questa natura non fosse un evento messo in conto dal meccanismo oggi dominante. LEGGI TUTTO
sabato, dicembre 15, 2007
Corleone, prima settimana della cultura organizzata dagli studenti del Liceo "Colletto"

Marina Di Giorgi
Forse anche l'antimafia tra le materie di insegnamento a scuola. L'on. Lumia ha presentato alla Camera una proposta di legge

Lunedì a Palermo, presentazione de "L’agenda dell’antimafia 2008"

L’agenda dell’antimafia 2008, pubblicata dal Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”, con la collaborazione di Addiopizzo, del Cesvop (Centro di servizi per il volontariato di Palermo), del Comune di Gela e del Consorzio Ulisse. Interverranno: Anna Puglisi e Umberto Santino, curatori dell’Agenda.
L’agenda dell’antimafia è un libro-agenda che ricostruisce la storia delle mafie e soprattutto delle lotte contro di esse.Giorno per giorno vengono ricordati i caduti nella lotta contro le mafie e viene contestualizzato il loro ruolo all’interno di una storia più ampia.L’agenda è rivolta a tutti i cittadini che vogliono conoscere una storia in gran parte dimenticata e in particolare agli insegnanti, agli studenti, agli operatori sociali e a tutti coloro che sono impegnati o vogliono impegnarsi per rinnovare una società che ancora oggi subisce il dominio mafioso.L’agenda è in vendita a 10 euro e può essere acquistata presso il Centro Impastato e a Palermo presso le librerie che hanno aderito alla campagna antiracket.
Viabilità, PD: serve piano straordinario per la sicurezza della Palermo-Agrigento
“Serve un piano straordinario per la messa in sicurezza della strada statale Palermo-Agrigento, lungo la quale continua l’incessante susseguirsi di incidenti mortali”. Lo dice Giovanni Panepinto, deputato regionale del Partito Democratico, che ha presentato un ordine del giorno all’Ars, firmato anche da Antonello Cracolici, Pino Apprendi e Giacomo Di Benedetto, per chiedere di “verificare lo stato di attuazione dei programmi già finanziati e, alla luce degli ultimi finanziamenti nazionali previsti per la viabilità in Sicilia, predisporre in raccordo con l’Anas e con le province di Palermo e Agrigento un piano straordinario per l’accelerazione della messa in sicurezza della Pa Ag e a riferirne al più presto in Aula”.
Rifiuti, in 12.000 a Catania contro la Regione, nella manifestazione organizzata da Cgil, Comitati civici, Legambiente, WWF e Italia Nostra
CATANIA - Sono 12 mila, secondo le stime degli organizzatori, le persone scese in piazza a Catania per chiedere un nuovo piano regionale dei rifiuti. La manifestazione è stata indetta dalla Cgil siciliana, dai Comitati civici contro gli inceneritori, da Legambiente, Wwf e Italia Nostra con un ampio fronte di adesioni che comprende tutti i partiti del centro sinistra."Il Governo regionale - ha detto il segretario generale della Cgil siciliana, Italo Tripi, nel comizio che ha seguito il corteo - deve prendere atto del fallimento del piano rifiuti e riscriverlo. Se ci sarà data l'opportunità di un incontro - ha aggiunto il sindacalista - abbiamo tanti contenuti da proporre per fare del piano rifiuti un'occasione di ricchezza, al contrario di quello che si vuole fare oggi, cioè distruggere una risorsa danneggiando l'ambiente".
venerdì, dicembre 14, 2007
Forestali - Tavolo tecnico a Roma per stabilizzazione
14/12/2007
giovedì, dicembre 13, 2007
Corleone. Presidio permanente dei lavoratori e della Cgil per protestare contro le carenze d'organico

Per la verità, stamattina è pervenuta alla segreteria aziendale della Fp-Cgil una lettera del dott. Iacolino, dove sta scritto “che non si può procedere ad assunzioni di personale per i vincoli connessi al piano di rientro 2007-2009”, ma “con le procedure in itinere di rifunzionalizzazione del P.O. di Palazzo Adriano e di esternalizzazione del servizio di pulizia e di conforto alberghiero si potrà far fronte alle esigenze rappresentate, con effetto dall’1.1.2008”.
Un ulteriore slittamento in avanti degli impegni assunti, tanto per prendere tempo, oppure la soluzione concreta dei problemi di carenza di organico degli OSS, come chiede la Cgil? I lavoratori non si sono fidati ed hanno deciso di presidiare l’ospedale fino a quando i problemi non saranno concretamente avviati a soluzione. E il modo migliore non è certamente quello di sfuggire al confronto, come ha fatto stamattina la direzione generale dell’Aus 6, che non ha ritenuto opportuno mandare un dirigente a Corleone per parlare con i lavoratori e il sindacato.
All’assemblea di stamattina, insieme a numerosi lavoratori e alla segreteria aziendale della Fp-Cgil, c’erano anche Mario Scialabba, della Fp-Cgil di Palermo, Elvira Morana, della segreteria della Camera del lavoro di Palermo, Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro di Corleone, e Mario Lanza, presidente del consiglio comunale di Corleone, che ha assunto l’impegno di proporre un altro ordine del giorno al consiglio nella riunione di giovedì prossimo.
13 dicembre 2007
mercoledì, dicembre 12, 2007
La Biblioteca Marchese, una realtà culturale a Giuliana
C’era una volta (e c’è ancora) la figura del medico umanista, una tradizione che, come un fiume carsico, scorre da Giovanni Meli a Giuseppe Pitrè e a Salvatore Salomone Marino per arrivare ai contemporanei Giuseppe Bonaviri, Antonio Pasqualino ed Aldo Gerbino, tanto per limitarci alla sola Sicilia, con qualche presenza ancora oggi inattesa, come quella di Antonino Giuseppe Marchese, attivo in un piccolo centro dell’entroterra palermitano, Giuliana, ove ha fondato, tra l’altro, una ricca biblioteca, con i suoi circa 12.000 volumi raccolti nell’arco di un trentennio. LEGGI TUTTO
martedì, dicembre 11, 2007
La Fp-Cgil denuncia: "L'Ospedale di Corleone è ancora senza personale sufficiente"

"La Cgil - ha aggiunto - chiama, pertanto, i lavoratori alla mobilitazione e indice un'assembleaa del personale con auto-convocazione presso la direzione sanitaria dell'ospedale per giovedì 13 dicembre 2007 alle ore 10.30. L'iniziativa si fa carico del profondo disagio presente fra gli operatori e intende contrastare i comportamenti contraddittori e inammissibili della direzione generale che a, fronte di una forte mancanza di ausiliari, operatori sociosanitari e infermieri, immette in azienda nuovi precari (leggi Lsu) per attività amministrative e similari quando in quest'ambito ci sono già ben più di 800 precari da stabilizzare".
"La Cgil - ha concluso Scialabba - avvia da Corleone un percorso d' iniziative e di lotte che continuerà fino a quando non miglioreranno le condizioni di lavoro degli operatori e fino a quando non sarà evitato il rischio di ripercussioni negative al funzionamento dell'ospedale e sulla qualità dell'assistenza per i cittadini".
lunedì, dicembre 10, 2007
Palermo, il recupero di un giornalismo etico

Palermo, memoria e impegno per una nuova informazione
Un signore dai capelli bianchi, raggiunge il palchetto per parlare all'uditorio dopo essere rimasto in fondo alla sala: «Di una sentenza parlano in pochi, si dimentica facilmente. Se la utilizzi come fonte, se la diffondi, diventa una verità comune maggiormente condivisa». Quel signore si chiama Salvo. Una ruvida verità la sua, un metodo di lavoro interessante per fare giornalismo antimafia e allo stesso tempo una delle cause dei bavagli imposti all'informazione in Sicilia, ma non solo. Quel signore la conosce bene questa realtà, quel signore si chiama Salvo Vitale. Animatore di Radio Aut insieme a Peppino Impastato, Vitale da molti anni impegnato nell'antimafia ha voluto portare il suo contributo ai lavori di Libera Informazione. L'Osservatorio diretto da Roberto Morrione timbra il suo primo cartellino in Sicilia, agli inizi di un mese, dicembre che lo vedrà toccare anche le città di Catania e Trapani per poi ritornare nell'isola agli inizi del 2008. LEGGI TUTTO
Palermo, 07.12.2007
domenica, dicembre 09, 2007
Corleone, ricorso elettorale per l'elezione a sindaco. E' iniziato il prelievo delle schede

Se, per esempio, i giudici decidessero di annullare le 23 schede dei voti a Iannazzo e le 60 dei voti a Nicolosi, è chiaro che Iannazzo aumenterebbe ancora di più il distacco dal suo avversario. Ma se decidessero di riassegnare a Nicolosi la gran parte delle 60 schede prelevate e di annullare le 23 schede a Iannazzo, accadrebbe esattamente il contrario: cioè, sindaco di Corleone tornerebbe ad essere Nicolosi. Ovviamente, è ancora troppo presto per azzardare ipotesi. Teoricamente (ma molto teoricamente) i prelevi delle schede dalla prima sezione vedrebbero avvantaggiato Iannazzo, ma i giudici potrebbero ribaltare tutto. A parte il fatto che ancora ci sono da prelevare le schede dalle altre 11 sezioni elettorali. La suspance continua…
10 dicembre 2007
Un'antologia di saggi critici di Francesco Carbone

Nicola Bravo
L'Altro Artecontemporanea
Noi non siamo come loro... Corleone e la Sicilia sono la terra di Placido Rizzotto

Un gesto della mano, una striscia di color nero, un rumore invadente che entra sibillino nelle orecchie, ed ecco cancellato, da una bomboletta spray, il nome di una città da un cartello stradale. Non un nome qualunque, ma il "nome" di quella che è ritenuta la città simbolo di "cosa nostra": Corleone. E' accaduto a Raffadali, una piccola cittadina della provincia di Agrigento. Un atto di bassissimo rilievo, una goliardata si potrebbe definire. Ma il momento in cui avviene lascia un'inquietudine latente. E' bastata la messa in onda di uno sceneggiato televisivo per scatenare immediatamente, in una parte dell'opinione pubblica, la voglia di cancellare dalla faccia della terra un'intera comunità. Come se Corleone (e con lei tutta la Sicilia) fosse la città e la terra di Riina, Provenzano, Bagarella. Loro e di nessun altro. LEGGI TUTTO
giovedì, dicembre 06, 2007
Caso De Mauro, aperta nuova inchiesta
PALERMO - Il gup Silvana Saguto, accogliendo la richiesta della Procura di Palermo, ha disposto l'apertura di una nuova indagine sull'uccisione del giornalista de "L'Ora" Mauro De Mauro, scomparso il 16 settembre 1970 con il metodo della "lupara bianca". Il pm Antonio Ingroia, nei giorni scorsi, aveva motivato la sua richiesta facendo riferimento ai nuovi documenti trasmessi nei mesi scorsi a Palermo dalla Dda di Catanzaro, secondo cui i resti del giornalista potrebbero essere sepolti nel cimitero di Conflenti, in provincia di Catanzaro.La Procura calabra, lo scorso settembre, ha ordinato la riesumazione e il prelievo di alcuni frammenti per l'esame del Dna di un cadavere, ufficialmente il corpo del malavitoso Salvatore Belvedere, sepolto in quel cimitero. Il procuratore vicario di Catanzaro, Salvatore Murone, ha spiegato di aver saputo da un collaboratore di giustizia che quel corpo è invece di De Mauro. Il pentito avrebbe aggiunto di aver avuto l'informazione dal boss della 'ndrangheta di Lamezia Terme Antonio De Sensi, poi ucciso nell'84.
06/12/2007
06/12/2007
Editoria: così ti ammazzo i giornali antimafia

Quanti sono? Quaranta, cinquanta, forse più. Dove sono? Ovunque, annidati nelle città, nei quartieri,nei piccoli paesi della Sicilia, della Puglia, della Calabria. Come vivono? Male, malissimo: ma vivono, sostenuti dal sacrificio di cento, mille volontari. Chi li aiuta? Nessuno.
Sono i giornali, le testate antimafia. Dichiaratamente, programmaticamente votati a denunciare la condizione di illegalità cui tanta parte della popolazione è costretta a sottostare. Periodici a stampa, giornali elettronici, anche emittenti radiofoniche e piccole televisioni locali. Messi insieme, hanno migliaia di lettori ed ascoltatori. Diffusi in modo militante da giovani dalle più diverse estrazioni. Qualcuno arriva anche nelle edicole: non più rifiutati, per fortuna, perchè un numero sempre crescente di lettori li chiede,li compra, li apprezza. Ma il loro rimane uno spazio marginale, ancora. Sopraffatti da un monopolio informativo di tutt'altro segno,dalle grandi imprese editoriali che - è il caso di Catania – appaiono legate a filo doppio con interessi politici e finanziari ben lontani dalle istanze di democrazia, partecipazione e pulizia di cui è animata la società civile. LEGGI TUTTO
Il «Caso Repubblica» a Catania. Dario Montana: «Una violazione del diritto all’informazione»

«Sulle responsabilità della stampa meridionale nel campo dell'informazione antimafia la storia è abbastanza pacifica, ma a Catania la situazione è ancora più grave». A parlare è Dario Montana, fratello del commissario di polizia Beppe Montana ucciso nell’85 dalla mafia a Palermo e presidente del coordinamento catanese di Libera, che nelle ultime settimane ha risollevato il “caso” del doppio standard con cui il quotidiano La Repubblica viene distribuito in Sicilia. L’edizione siciliana, con le pagine Repubblica Palermo, pur essendo stampata, come il resto del giornale, a Catania, non viene distribuita nel capoluogo etneo e in ampie zone delle province orientali dell’isola dove arrivano solo le pagine nazionali. LEGGI TUTTO
mercoledì, dicembre 05, 2007
Corleone, forse ad una svolta positiva la vertenza-ospedale. La Fp-Cgil sospende la protesta

6 dicembre 2007
Corleone, il ricorso elettorale. Da venerdì in prefettura il riconteggio delle schede

Adesso potrà accadere di tutto e Città Nuove farà il possibile per informare tempestivamente i lettori.
6 dicembre 2007
Gela, arriva la ronda

La nuova Lancia Ypsilon si farà a Termini Imerese

05/12/2007
martedì, dicembre 04, 2007
Corleone, la Fp-Cgil attacca i vertici dell'Ausl 6: "Non hanno mantenuto gli impegni!"

5 dicembre 2007
Mafia, preso il figlio di Nitto Santapaola

CATANIA - Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 70 presunti appartenenti a Cosa nostra. I reati ipotizzati a vario titolo sono associazione mafiosa, estorsioni, rapine e traffico di sostanze stupefacenti. LEGGI TUTTO
Il boss della mafia Daniele Emmanuello prima della fuga aveva ingoiato i pizzini

CALTANISSETTA - Prima di tentare la fuga il boss latitante Daniele Emmanuello aveva provato a far sparire alcuni "pizzini" compromettenti, ingoiandoli. Ma la corsa disperata del latitante, che si nascondeva in un casolare di campagna, è durata solo trenta metri: un proiettile, sparato dall'alto verso il basso, lo ha centrato alla nuca ed è uscito dall'ascella. I dati emergono dall'autopsia che si è conclusa nel pomeriggio, dopo cinque ore. LEGGI TUTTO
Sparatoria durante il blitz, morto il boss mafioso di Gela Daniele Emmanuello

Natale - In Toscana ceste regalo con prodotti dei terreni confiscati alla mafia

La Sicilia, 03/12/2007
lunedì, dicembre 03, 2007
Riconoscimenti per la popolarità di "Città Nuove"

Supporto ShinyStat Free
27 Nov 2007
Ringraziamo la ShinyStat per il riconoscimento della qualità del nostro lavoro, che per noi costituisce un incentivo in più per continuare ad operare con impegno e passione per liberare la nostra terra dalla mafia e dal malaffare.
Ringraziamo anche per la decisione di innalzare gratuitamente il limite delle visite giornaliere al nostro account free, portandole da 1.000 a 3.000. In questo modo - com'è già successo in quest'ultimo mese - il contatore shinystat potrà segnare anche i visitatori e le pagine viste dopo il numero mille.
Un grazie di cuore, comunque, va ai nostri lettori che ci seguono in numero sempre crescente. Grazie a loro, grazie a voi, grazie anche a te che in questo momento ci stai leggendo, Città Nuove trova la ragione di continuare ad informare e a condurre battaglie politiche, culturali e civili per la crescita della nostra comunità. Grazie
Il Direttore responsabile
Dino Paternostro
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