mercoledì, novembre 20, 2024

Angelo Vintaloro: “Vi racconto del mio viaggio a Sanliurfa in Turchia, o meglio, nel Kurdistan Turco


di ANGELO VINTALORO 

Eravamo nel mese di dicembre del 1995 e qualche mese prima avevo mandato un testo, sulle ricerche nell'area del Corleonese-Alto e Medio Belice  al "Congresso Mondiale di Preistoria e Protostoria" che si svolgeva a Forlì nel mese di settembre dell'anno successivo. Venendo subito a conoscenza che una Commissione doveva selezionare 240 relazioni sulle 3.200 richieste, pensai che mai avrei potuto farcela ed invece...mi chiamò il Presidente del Congresso, annunciandomi che la relazione era stata inserita nella Sessione principale, e cogliendo il mio stupore aggiunse: "qui nessuno presenta 36 insediamenti inediti in un territorio così importante. Complimenti a lei ed a Sebastiano Tusa". Quello fu un grande lavoro svolto assieme a Sebastiano, con la collaborazione di Alberto Scuderi.

L’intervista. «La ribellione dei braccianti? Sindacato e politica agiscano»

Braccianti in terra di Calabria

Diego Motta

Il sociologo Marco Omizzolo: crescono risentimento e rancore verso i padroni e lo Stato. Le denunce e le indagini dei magistrati sono importanti ma non bastano

Quando iniziò la sua attività di denuncia, Marco Omizzolo si presentò prima di tutto in Prefettura. «Ero appena uscito dall’esperienza durissima di infiltrato tra i braccianti indiani sikh delle campagne di Latina. Avevo voglia di raccontare tutto. Così dissi al prefetto dell’epoca: sono testimone diretto di ciò che succede, parlo perché ho visto. La risposta del mio interlocutore fu sibillina: noi gli indiani li abbiamo visti soltanto nei film di John Wayne». L’aneddoto del sociologo Eurispes, che ha una cattedra come docente all’Università La Sapienza di Roma, spiega quanto è stata lunga la traversata nel deserto. Indifferenza e omertà ci sono ancora oggi, nonostante si sia aperta la stagione di contrasto al caporalato. Dalla prima protesta organizzata dallo stesso Omizzolo nell’aprile 2016 alla mobilitazione seguita alla morte di Satnam Singh, che nel giugno scorso venne lasciato senza un braccio, agonizzante davanti alla sua abitazione, a cambiare è stato soprattutto lo stato d’animo degli ultimi: considerati il nulla, oggi provano finalmente a uscire dal buio.

Professor Omizzolo, si aspettava questa rivolta?

martedì, novembre 19, 2024

IL FIGLIO DI RIINA CONTINUA NEL SUO TENTATIVO DI RIPRENDERE RUOLO E POTENZA. SAREBBE UN ERRORE GRAVISSIMO LASCIARLO FARE


di GIUSEPPE LUMIA

Siamo alla seconda uscita pubblica Salvuccio Riina, il figlio del boss. È stato un errore pensare che la prima uscita, pubblicato sui social nell’agosto scorso, fosse una boutade da non prendere sul serio.

Per evitare dubbi, questa volta Salvuccio Riina si è riproposto in modo ancora più diretto, facendo riferimento esplicito e con entusiasmo al papà boss

Insomma, ci vuole far capire chiaramente come la pensa e come intende muoversi.

Il fratello più grande sconta da giovanissimo l’ergastolo senza dare segni di cedimento.

Salvuccio Riina ha già scontato una pena e ora torna a rilanciarsi con un linguaggio allusivo ma chiaro e netto.

Di seguito una breve riflessione per dire con altrettanta chiarezza come la penso. L’articolo che segue riprende in buona parte un mio articolo pubblicato ad agosto sulla rivista omcom.org , proprio all’indomani della prima uscita di Riina.

lunedì, novembre 18, 2024

Wind Tre condannata dal Tribunale di Milano ad assumere i 226 lavoratori del Consorzio Sintesi. La soddisfazione di Fp Cgil Palermo e Slc Cgil Palermo sulla sentenza del Tribunale di Milano


Michele Morello, coordinatore terzo
 settore per la Fp Cgil Palermo
Palermo 18 novembre 2024 – “A tutti sembrava impossibile che 226 lavoratori battessero una multinazionale, come Davide che sconfigge Golia.  Noi ci abbiamo creduto. Li abbiamo sostenuti sin dall’inizio, in tutte le sedi e sfidando tutti i pareri contrari, degli altri sindacati e di qualche politico. Ora finalmente è arrivata la sentenza tanto attesa del Tribunale di Milano, che dà ragione alle loro istanze, dopo tante lotte, portate avanti con tenacia e unità. Una decisione che li gratifica dall’ ingiustizia sociale di chi voleva il loro passaggio verso un’altra cooperativa”.

 Lo dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso e Michele Morello, coordinatore terzo settore per la Fp Cgil Palermo commentando la sentenza emessa venerdì dal giudice del lavoro del Tribunale di Milano, Cecilia Stefanizzi, che ha condannato Wind Tre spa ad assumere i lavoratori con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, a far data dall’assunzione presso la società cooperativa sociale Call.it del Consorzio Sintesi.

domenica, novembre 17, 2024

Omaggio sui social di Riina jr al padre: “Vive e vivrà sempre con noi”. Centinaia i like. Ma crescono anche i no-like


Due post su Instagram e Facebook per ricordare l’anniversario della morte del capo dei capi della mafia siciliana

Con due post su Instagram e Facebook Salvuccio Riina, 47 anni, il terzogenito del capo dei capi della mafia siciliana, Totò, omaggia il padre, morto in carcere il 17 novembre 2017: una foto incorniciata del mafioso corleonese con accanto un vaso con due rose rosse. Salvuccio Riina scrive facendo attenzione alle maiuscole: "Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi". Il post ha finora ottenuto 431 like su Instagram e 647 su Facebook e decine di commenti: "Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia". E ancora: "Grande uomo, non ne nascono più come lui sicuramente", "Totò l'imbattibile e unico", "Credo che sia giusto che ogni figlio rispetti il proprio padre. Qualsiasi cosa bella o brutta che sia che abbia fatto, ma il papà rimane sempre il papà".

MAPPE. Le mafie sono tra noi, cresce il pericolo di una assuefazione


La presenza dei clan è considerata come fenomeno normale. La ’ndrangheta è la più pericolosa

DI ILVO DIAMANTI

Il problema che caratterizza il fenomeno della mafia in Italia è che viene percepito sempre meno come un problema. O meglio, si fatica a definirla come tale. In senso letterale. Cioè, a marcarne i confini, a misurarla. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Demos per Libera, l’Associazione “contro le mafie”, che in questi giorni a Roma ha svolto l’assemblea nazionale. Infatti, 4 italiani su 10 la ritengono “meno violenta rispetto al passato”. La stessa quota di quanti la considerano altrettanto violenta. Mentre il 10% la percepisce “più “violenta”. Anche sul radicamento della mafia nella società non c’è grande chiarezza, fra gli italiani. Risulta, infatti, ampia come in passato la quota di chi la riconduce “ai professionisti e ai colletti bianchi”. Il 45% del campione. Ma l’opinione opposta appare poco meno diffusa.

La via per la sinistra non passa per il palazzo, ma per la gente


MARCO DAMILANO

Faceva impressione, ieri a Milano, durante il dibattito a Bookcity del libro curato da Gianni Cuperlo ( La parola Pace. L'utopia che deve farsi realtà , Passigli), con Barbara Pollastrini, quella sala piena di gente che voleva discutere con la segretaria del Pd Elly Schlein non di Fitto sì-Fitto no alla Commissione europea, l'ultimo rifugio dei retroscena-zombie, ma del futuro della democrazia, con intelligenza e passione.

C'era la consapevolezza che non ci sarà un tempo breve, non ci saranno scorciatoie, di fronte alla portata (e alla violenza) della sfida che la destra mondiale sta mettendo in campo dopo la vittoria di Donald Trump . La lista dei ministri e delle nomine che il neo-rieletto presidente degli Stati Uniti sta via via sfornando, il ministro della Difesa che considera i generali del Pentagono pericolosi liberal di sinistra, il ministro della Salute no-vax (e anche no-Kennedy), il ministro della Giustizia già finito sotto inchiesta, potranno sembrare tratte da un film di Mel Brooks, ma sono un programma di governo, la rappresentazione di un potere che sempre di più si proporrà di piegare le regole della democrazia al comando.

Al confronto, Matteo Salvini con la cravatta rossa, che passa dal verde padano alle felpe blu nazionalista al

Batteri nell’acqua a Corleone, il sindaco vieta l’uso potabile e suggerisce di usare l’acqua minerale per lavarsi i denti

I disagi maggiori per i residenti del centro storico

Fabio Lo Bono

Ancora emergenza idrica a Corleone e Cefalù, mentre a Gangi, sulle alte Madonie, per fronteggiare la crisi sono state autorizzate le trivellazioni di nuovi pozzi. Alcuni valori sopra la norma hanno reso non potabile l’acqua erogata nel centro storico di Corleone. A seguito di controlli microbiologici, eseguiti sul serbatoio San Giuliano, che hanno rivelato il superamento dei valori limite di batteri escherichia coli, il sindaco, Walter Rà, a tutela della incolumità dei cittadini con una ordinanza firmata venerdì ha vietato, nelle zone servite dalla fonte idrica, l’utilizzo di acqua per usi alimentari e potabili. Il consiglio da parte del Comune è quello di utilizzare acqua minerale anche per lavarsi i denti.

sabato, novembre 16, 2024

L’INTERVISTA. Maurizio Landini (Cgil): “Con le sue bugie il governo nasconde la realtà”

Maurizio Landini

In un colloquio su La Stampa le ragioni dello sciopero generale: non si fa nulla per aumentare i salari e si tagliano i servizi. Il tutto condito da una riforma fiscale che premia l’evasione

“Le ragioni del nostro sciopero sono molto precise: occorre affrontare il problema salariale, serve una riforma fiscale vera, bisogna investire su sanità e scuola pubblica, su nuove politiche industriali per difendere e aumentare l'occupazione, fare una vera riforma delle pensioni anziché peggiorare, come stanno facendo, quella fatta dal governo Monti/Fornero”.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, spiega in un’intervista a La Stampa le ragioni dello sciopero generale proclamato dalla Confederazione di corso d’Italia insieme alla Uil per il 29 novembre.

LE BUGIE DEL GOVERNO

venerdì, novembre 15, 2024

Comunicato Amap. Corleone, divieto di uso dell’acqua per fini idropotabili: ecco le utenze coinvolte


15 Novembre 2024 - Comunicati Stampa - Comunicazioni - Segnalazioni e guasti - 

AMAP informa che a Corleone è stata rilevata una anomalia nella qualità dell’acqua in uscita dal serbatoio San Giuliano. Ciò a seguito delle attività di controllo espletate da ASP finalizzate al monitoraggio della qualità dell’acqua erogata.

PER TALE RAGIONE SI INVITANO LE UTENZE DEL DISTRETTO “SAN GIULIANO” A NON UTILIZZARE L’ACQUA EROGATA AI FINI IDROPOTABILI.

Zone servite dal distretto San Giuliano:
Via San Giuliano, Via San Michele, Via Sferlazzo, Via Candelora, Via Roma, Via Cammarata, Via Schiera, Zona Municipio, zona San Leoluca, Via San Martino, Via Madonna delle Grazie, Zona Sant’Agata ed altra viabilità secondaria.
Ogni aggiornamento sarà disponibile sul sito www.amapspa.it ovvero telefonando al numero 091.279111 (risponditore automatico) o al numero verde 800-915333 (esclusivamente da telefono fisso).

A Campobello di Licata, Silvio Benedetto e Silvia Lotti presentano Giovanna Caruana, il suo canto, la sua narrativa



L'ultimo libro di Giovanna Caruana, premiato, si intitola “Le lettere nella valigia di cuoio”. Silvio Benedetto e Silvia Lotti hanno invitato la scrittrice nissena a parlare di questo romanzo e anche un po' di se stessa perché Giovanna è anche psicologa e cantante.

Come in ogni incontro, “i Silvi approfondiscono in senso interdisciplinare anche il sociale, la storia, la pittura. A proposito della pittura e del dialogo tra espressività è bene ricordare che l'ultimo libro di Giovanna Caruana ha in copertina un disegno di Diego Alù. E questo ci porta alla memoria un altro suo libro precedente, intitolato “La rivincita del barbiere”, con un disegno di Silvio Benedetto in copertina.

“Papà hanno sparato a scuola!” Lezione shock alla materna, bimbi in lacrime, ira dei genitori

 


Un agente della Municipale spara quattro colpi di pistola a salve sotto gli occhi dei bambini dell’asilo

di Francesco Patanè

«Papà lo sai questa mattina hanno sparato a scuola per uccidere il cattivo? » . Si è sentito dire un genitore dalla figlia di 4 anni appena tornata dall’asilo. «Lo giuro, per un secondo mi si è gelato il sangue nelle vene – racconta Francesco, il genitore – Poi mi ha spiegato cosa era successo e sono rimasto sconvolto, senza parole » . Ieri mattina nel plesso Ferrara dell’istituto comprensivo Rita Borsellino alla Magione gli agenti della polizia municipale di Palermo, in una dimostrazione in cortile, hanno sparato quattro volte a salve durante una lezione di educazione stradale, inscenando l’arresto di un malvivente. 

Davanti a una cinquantina di bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria gli agenti hanno prima sparato i colpi di pistola a salve al finto criminale e poi gli hanno lanciato contro il cane dell’unità cinofila. I più piccoli si sono impauriti, alcuni si sono messi a piangere per la violenza della scena, altri ancora si sono divertiti ma per tutto il giorno hanno mimato il gesto di sparare con pollice e indice della mano. « Sono rimasta sconvolta quando mia figlia mi ha raccontato quanto accaduto – dice una mamma – Mi sono ritrovata a doverle spiegare che era tutto una finzione e che non sispara ai cattivi». 

VIAGGIO NEL SOTTOGOVERNO. “Lei non sa chi ero io”: l’almanacco dei riciclati

La mappa dei riciclati…

Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega piazzano le bandierine in uffici di gabinetto, enti e società di Regione e Comune Il caso di Armao, candidato presidente con Azione e ora esperto di Schifani. Scoma e Cascio, derby degli ex primatisti del voto

di Accursio Sabella

Un Francesco guarda verso il Porto, ma intanto si occupa di energia. L’altro non ha mai smesso di pensare alla politica, ma intanto si occupa di infrastrutture digitali per conto della Regione. Scoma, ora alla Lega, e Cascio, sempre vicino a Forza Italia, hanno ricevuto un incarico da Comune e Regione governati dal centrodestra. Insieme a loro, nell’ampio sottogoverno regionale e comunale, c’è anche il più grande partito della coalizione: Fratelli d’Italia ha propri uomini all’aeroporto di Palermo, negli uffici di gabinetto, negli enti. 

IL COSTITUZIONALISTA Azzariti “È stata bocciata la competizione tra Regioni Una legge inapplicabile”


ROMA — «La riforma dell’autonomia differenziata va abbandonata», anche perché ciò «che non è stato bocciato dalla Consulta risulterà inapplicabile». Gaetano Azzariti, professore ordinario di diritto costituzionale all’università La Sapienza, esperto che più volte è intervenuto sul tema, chiede alla politica di cambiare strada e pensare alla «solidarietà tra i territori».
 

La Corte costituzionale ha accolto in parte i ricorsi delle Regioni contro la riforma Calderoli. Ciò significa che il governo dovrà riscrivere almeno sette punti della legge sull’autonomia differenziata. Sarà possibile la stesura di un nuovo testo con questi presupposti? 

«La Consulta ha fatto a fettine la legge Calderoli, non solo ha smontando l’impianto, ma sembrerebbe, leggendo il comunicato, che anche la parte residua del testo risulterà del tutto inapplicabile». 
Secondo i leghisti, i rilievi saranno facilmente superabili dal Parlamento. In che modo? 

L’INIZIATIVA. Questo ponte non s’ha da fare


Conferenza stampa di una cordata di associazioni e partiti, tra cui la Cgil, per dire no alla realizzazione di un’opera inutile, pericolosa, dannosa e molto costosa

PATRIZIA PALLARA

È un’opera di dubbia utilità. Non può rilanciare lo sviluppo della Sicilia, della Calabria e del Mezzogiorno. È dannosa per l’ambiente, il paesaggio, la società. E ha costi di realizzazione esorbitanti. Per questo, per opporsi alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, una cordata di associazioni e partiti, tra cui la Cgil, ha deciso di dare vita a un’iniziativa che prende il via venerdì 15 novembre con una conferenza stampa a Roma, all’hotel Nazionale Montecitorio, alle 14.

LE CRITICITÀ DELL’OPERA

giovedì, novembre 14, 2024

AVEVA 98 ANNI. Addio a Ferrarotti il grande padre della sociologia

Franco Ferrarotti

DI MARCO BELPOLITI

“Ambasciatore” di Adriano Olivetti negli Stati Uniti, ha scritto saggi sulla nuova società industriale e i sindacati Deputato per una legislatura, si definiva un outsider. 

Franco Ferrarotti è stato la sociologia italiana. Lui l'ha fondata diventando nel 1960 il primo docente universitario di questa materia nell'Italia postbellica. L'ha trasformata in una disciplina accolta nella cultura italiana e, come un albero dai rami frondosi, la sociologia è cresciuta e s'è differenziata al proprio interno. Nato da una famiglia di medi proprietari terrieri a Palazzolo Vercellese nell'aprile del 1926, ha attraversato il Novecento con il piglio di uomo sicuro e risoluto.

Autonomia, la Consulta boccia parzialmente la riforma della Lega: 7 le norme incostituzionali


di Conchita Sannino

La Corte costituzionale ha chiuso in serata la camera di consiglio durata due giorni sui rilievi posti dai ricorsi delle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania e smonta alcuni dei nodi principali della legge Calderoli

Più che uno stop, uno schiaffo sull’autonomia differenziata. La Corte costituzionale, che ha chiuso in serata la camera di consiglio durata due giorni sui rilievi posti dai ricorsi delle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell'intera legge, ma – come ci si attendeva - smonta alcuni dei nodi principali della legge Calderoli e “ravvisa l’incostituzionalità” di sette profili di legge. La sentenza appena comunicata dalla Corte riserva dunque un esito ben più pesante di quanto temesse la Lega. Le motivazioni saranno depositate entro le prossime settimane, ma in due dense pagine i giudici spiegano in sintesi i contenuti della scelta.

Sanità, lavoro, diritti: a Palermo PopDem per il confronto


Palermo per due giorni diventa un luogo aperto alla partecipazione democratica. Il prossimo 23 novembre dalle 10.30 alle 17.30 e il 24 novembre dalle 10.30 alle 13.30 alle Terrazze del Sole si terrà l’iniziativa promossa da PopDem (Popolo democratico) che punta a creare un fronte unitario progressista, ambientalista e femminista.

Un ponte tra Partito Democratico e società civile

Un modo per raccogliere la sfida lanciata dalla Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein per la costruzione di un ponte tra le energie interne al Partito Democratico e chi, dall’esterno, vuole ritrovare un luogo di appartenenza comune. L’obiettivo è quello di costruire partecipazione politica, oltre ogni logica di schieramento e di pura autoconservazione politica.

Aprirsi alle realtà della città

L’INCHIESTA. Parenti, sodali, ex politici l’amichettismo di destra in novanta poltrone E i leghisti fanno il pieno

 


DI ANTONIO FRASCHILLA

ROMA — La prima nomina del “governo del merito” è stata quella di Claudio Anastasio alla presidenza della società informatica di Stato 3-I. Amico della nipote del Duce, Rachele Mussolini che lo presenta alle sorelle Meloni per l’incarico di prestigio. Si dimetterà qualche settimana dopo, travolto dalle polemiche per aver citato in mail aziendali il discorso pronunciato da Benito Mussolini dopo l’assassinio di Matteotti. Le ultime scelte “meritevoli” sono state invece quelle dei tre consiglieri comunali di FdI nella commissione di valutazione di impatto ambientale dalla quale passano tutte le grandi opere in progettazione nel Paese. 

Tra la prima nomina e le ultime, due anni di retorica sulla «fine dell’amichettismo », frase ripetuta fino a qualche giorno fa da Arianna Meloni. E una novantina tra ex deputati e dirigenti di partito di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia piazzati nei cda di enti, società di Stato e nei ministeri come esperti: seguendo sempre lo slogan caro alla premier sul «merito finalmente al governo». 

mercoledì, novembre 13, 2024

FRATELLI D’ITALIA VINCE LA BATTAGLIA DEL TEATRO BIONDO, VALERIO SANTORO È IL NUOVO DIRETTORE

Pietro Minardi

Come preannunciato da ilSicilia.it, Valerio


Santoro è il nuovo diretto del Teatro Biondo di Palermo. Il nome era filtrato nelle scorse settimane e viene associato alla corrente politica di Fratelli d’Italia. Dopo l’ingresso del professore Daniele Anselmo nel Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Teatro Massimo, i meloniani incassano un nuovo attestato di stima nella partita delle società Partecipate del Comune di Palermo

Una matassa che Roberto Lagalla sta piano piano districando, anche se rimangono alcuni nodi da sciogliere. Fra questi figura certamente Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo. Il ritorno di Vito Riggio sembra cosa fatta da settimane, anche se non è stato ancora ufficializzato. Mentre per la poltrona di GH, società controllata da Gesap che gestisce l’area operativo dello scalo Falcone-Borsellino, la partita è ancora aperta.

La nota della Fondazione Teatro Biondo

IL RICORDO. Ora, Placido, continuiamo noi!


È morto Placido Rizzotto, nipote dell’omonimo dirigente della Cgil ucciso dalla mafia nel 1948. Ha speso la sua vita per cercare verità, per costruire la memoria, per restituire dignità

ROBERTA LISI

Il nipote del martire di mafia, quello che insieme ai genitori si batté per restituire dignità allo zio sindacalista della Cgil e partigiano, per restituirgli la possibilità di esequie pubbliche. Conoscemmo Placido Rizzotto jr a Corleone, era il 16 marzo del 2014 quando a 64 anni dall’uccisione per mano mafiosa si celebrarono i funerali di Stato di Placido Rizzotto senior e il cui corpo buttato nel inghiottitoio di Rocca Busambra. La cattedrale di Corleone era gremita e a stringere la mano del nipote del “giusto del lavoro” fu il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Il SERVIZIO SU COLLETTIVA.IT) Leggi tutto

martedì, novembre 12, 2024

Solarino e Buscemi insieme per riscoprire secoli di storia: I de Requesens ed il Mediterraneo


Laura Liistro

LAURA LIISTRO

Associando fonti documentarie inedite a molteplici testimonianze di ricerca, durante il tavolo tecnico ‘24 svolto a Solarino (Sr) nell’Aula consiliare del palazzo comunale , giorno 10 novembre 2024, sono stati esplorati secoli di storia sull’argomento “I de Requesens ed il Mediterraneo”.

Obiettivi di lavoro, strumenti di ricerca e sedi d’archivio in varie parti di mondo hanno interessato i relatori del primo tavolo tecnico ‘24 organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, centro studi e ricerca per la rivalutazione dell’identità popolare. Un tavolo tecnico, moderato ed approfondito sugli aspetti della psicogenealogia, dal dott. Giuseppe Lissandrello che ha accompagnato il pubblico, con moderazione, ad una ricostruzione storica di circa cinque secoli (1333/ 1869).

Dino Paternostro: “Ho tanti ricordi insieme a Placido Rizzotto…“

Da sx: Antonella Azoti, Zino Mastrilli,
Placido Rizzotto e Dino Paternostro

DINO PATERNOSTRO

Quanti ricordi insieme a Placido. Da ragazzino a Corleone, insieme a suo padre e a sua madre, per ricordare lo “zio Placido” Rizzotto, di cui un po’ si sentiva il figlio che lui non aveva fatto in tempo ad avere. 

E poi le tante iniziative per chiedere allo Stato, a quello Stato a cui nonostante tutto continuavamo a credere, di trovare il corpo del segretario della Camera di Corleone, ucciso il 10 marzo 1948 dal killer della mafia Luciano Liggio e dai suoi scagnozzi. Il corpo di Placido era stato buttato in una “ciacca” di Rocca Busambra, perché la mafia di voleva cancellare ogni traccia, e mai più ritrovato, nonostante l’impegno dell’allora capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa nel lontano 1949-50. 

Corleone: frode scoperta dalla Guardia di Finanza su finanziamenti PNRR: 4 indagati

La sede della Guardia di Finanza a Corleone

La Guardia di Finanza blocca finanziamenti PNRR per 547.130 euro a Corleone, Quattro soggetti indagati per irregolarità nell'ottenimento di fondi

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Palermo ha scoperto una presunta frode riguardante i finanziamenti del PNRR destinati alla “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” in Sicilia. Quattro soggetti residenti nell’area di Corleone sono finiti nel mirino degli investigatori per aver presentato istanze di accesso ai fondi, per un totale di 547.130,00 euro, in modo potenzialmente fraudolento. L’indagine, condotta nell’ambito di un’attività di contrasto agli illeciti nella spesa pubblica, si è concentrata su un bando regionale emanato dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana di Palermo.

Mancato rispetto dei cronoprogrammi e delle condizioni previste

Domani l’ultimo saluto a Placido Rizzotto Jr., alle ore 11, a Palermo, nella chiesa del Santissimo Salvatore in corso dei Mille. Il ricordo del segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo e di Dino Paternostro


Palermo 12 novembre 2024 – L’ultimo saluto a Placido Rizzotto si terrà domani alle ore 11 alla chiesa del Santissimo Salvatore, in corso dei Mille, 751. Il sindacalista della Cgil, nipote di Placido Rizzotto, è morto in seguito a una malattia.

Nato tre anni dopo la morte del sindacalista e segretario della Camera del Lavoro di Corleone ucciso dalla mafia il 10 marzo 1948, Placido Rizzotto jr aveva vissuto nel ricordo dello zio che non aveva mai conosciuto. Il padre Antonino aveva voluto dargli lo stesso nome del fratello. “Non è facile per nessuno dovere dividere la storia personale e familiare con quella di un eroe e martire, come lo zio Placido Rizzotto. Ma Placido jr ha vissuto questa storia non come un peso ma come un privilegio,

A PALERMO, CONVEGNO SU “IL DIRITTO ALLA CURA PER I PAZIENTI PSICHICI AUTORI DI REATO


Salute mentale e giustizia penale si intrecciano in modo 
complesso, sollevando interrogativi cruciali sulla tutela dei diritti dei pazienti psichiatrici autori di reato. Questa giornata di studio si propone di approfondire le diverse sfaccettature di questa tematica, offrendo un'analisi multidisciplinare 
che spazia dall'ambito giuridico a quello sanitario, passando per l'esperienza diretta di familiari e operatori di entrambi i settori. Gli obiettivi sono: Fare chiarezza su prassi adottate per gli autori di reato con disagio psichico, dal punto di vista sanzionatorio, delle misure di sicurezza personali (detentive e non), della "pericolosità sociale", delle norme che prevedono - in caso di "vizio di mente" (totale o parziale) - previsioni giudiziarie/sanzionatorie/trattamentali diverse per i cosiddetti "rei folli".

lunedì, novembre 11, 2024

La scomparsa dell’ex magistrato Raimondo (Dino) Cerami, per circa 40 anni magistrato in Sicilia e per 7 anni Commissario del Libero Consorzio di Trapani

Dino Cerami (al centro) con la squadra dei magistrati

Dino Cerami
PIETRO SCAGLIONE

Scomparso a Palermo all’età di 73 anni, Raimondo Cerami, detto Dino, che ha svolto la sua ultratrentennale attività giudiziaria nei distretti di Trapani e Palermo, dove ha condotto importanti inchieste contro la mafia e contro i colletti bianchi. 

Insieme a Giacomo Conte e Giuseppe Di Lello (giudici istruttori del Pool Antimafia guidato da Nino Caponnetto), Dino Cerami era uno dei protagonisti di “Magistratura Democratica” a Palermo negli anni Settanta. 

Insieme al magistrato Dino Petralia (già Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Procuratore Generale di Reggio Calabria), Dino Cerami era collega di Gian Giacomo Ciaccio Montalto, uno dei martiri della giustizia italiana, assassinato dalla mafia nel 1983 a Valderice, in provincia di Trapani. 

Luisa Racanelli pittrice della Nuova Figurazione Romana, visita Sicilia


Luisa Racanelli con Silvio Benedetto

Luisa Racanelli pittrice della Nuova Figurazione Romana, è stata invitata da Silvio Benedetto e Silvia Lotti per presentare una sua mostra personale alla Saletta Minerva di Campobello di Licata (AG).

Nella vasta raccolta, che sarà presentata in Sicilia, emerge un filo conduttore: l'ecologia, l'ambiente, le mega strutture industriali abbandonate. Opere queste, dipinte ad olio su tela, di evidente creatività, ottenuta con campiture policrome attraversate ora da sottili vettori ora da decise diagonali nere.

Merita, questa mostra di Luisa Racanelli, di essere visitata sia a Campobello di Licata sino a sabato 16 novembre o da domenica 17 novembre a Casa Sciascia di Racalmuto nella Stanza dello Scirocco, a cura di Pippo di Falco, sino alla fine di novembre.

domenica, novembre 10, 2024

Maria Giudice, giornalista pasionaria. Che scrisse di donne e lavoratori su molti fogli clandestini


DI SILVIA GARAMBOIS

Maria Giudice: sindacalista da Torino a Catania, capa popolo, perseguitata dai fascisti, giornalista… Ai suoi funerali, in mezzo a una folla enorme, c’erano Sandro Pertini, Umberto Terracini e Giuseppe Saragat, tra l’altro suoi compagni di prigionia. Poi, la dimenticanza. Troppo irregolare, anche per la sinistra: non era comunista, non era socialista organica… Di lei si ricorda a malapena che era la mamma di Goliarda Sapienza.

Su questa personaggia incredibile si stanno finalmente diradando le tenebre. Arriva in libreria in questi giorni “La città e le sue ombre. Maria Giudice in Sicilia”, a cura di Nella Condorelli, collettiva di interventi (che sarà presentato a Catania l’11 settembre e prossimamente a Roma). Pubblichiamo il contributo di Silvia Garambois dedicato a “Maria Giudice giornalista”.


La prima direttore donna in Italia

Fiumana di boss scarcerati, Ardita: ''Si sta 'giocando' col monopolio della forza dello Stato''

Sebastiano Ardita

Luca Grossi

Il procuratore aggiunto di Catania: “Anche il sistema della prevenzione patrimoniale sta franando. Ingenti patrimoni restituiti a soggetti con precedenti”

La Consulta aveva aperto la falla permettendo ai mafiosi ergastolani che non collaborano con la giustizia di poter beneficiare della liberazione condizionale sfruttando la scia della pronuncia della Corte Europea dei diritti dell'Uomo nel 2019. 
In questo modo saltò il cosiddetto ergastolo ostativo, introdotto in seguito alle stragi di Capaci e Via d’Amelio, che non permetteva l'accesso ai benefici penitenziari per coloro che hanno subito condanne all’ergastolo per reati particolarmente gravi, tra cui l’associazione mafiosa e il terrorismo. 
A distanza di pochi anni gli effetti sono evidenti: una fiumana di boss e sodali sta tornando nuovamente a camminare per le strade. 

sabato, novembre 09, 2024

Un patto tra i sedici Comuni del Corleonese per programmare servizi e sviluppo


Ciminna - Avviato il tavolo di concertazione con i sindaci dei sedici comuni che compongono l'Area interna del Corleonese, del Sosio e del Torto per la selezione degli interventi coerenti con la strategia territoriale. 

La riunione, convocata giovedì pomeriggio a Ciminna dal sindaco Vito Barone, presidente dell'Area interna, arriva a due settimane dal riconoscimento come Autorità territoriale da parte del Dipartimento regionale della Programmazione. È l'avvio, di fatto, della fase operativa dell’Area interna per l’attuazione delle politiche territoriali della Regione con i fondi Pr Fesr 2021-2027 (Fondo europeo di sviluppo regionale), nonché nell’ambito di attuazione delle politiche di coesione della nuova Snai per l’accesso ai fondi nazionali.

venerdì, novembre 08, 2024

“Dal penale al sociale”: il dibattito all'Epyc, a Palermo, a partire dal Libro bianco sulle droghe, per individuare le azioni necessarie per le persone che usano sostanze. Di Martino, Melluso, Bisagna: “Manca l’assistenza sanitaria e occorrono pene alternative al carcere”


Palermo 8 novembre 2024 – “La droga è il business più remunerativo della criminalità organizzata ma quello delle droghe è un tema che deve essere affrontato a 360 gradi: traffico, mafia, prevenzione, dipendenza, servizi, cura, sanità, carceri, comunità. Serve una nuova politica sulle droghe. Decarcerizzazione, depenalizzazione, legalizzazione e liberalizzazione non sono ancora dietro l’angolo nel nostro Paese. Per questo chiediamo che sul territorio, nella collaborazione tra istituzioni, servizi, terzo settore ed enti locali si possano portare aventi sperimentazioni e costruire progettualità alternative”. 

Lo affermano per la Cgil Palermo la segretaria Laura Di Martino, per Arci Palermo Fausto Melluso, per Antigone Sicilia Giorgio Bisagna   che intervengono questo pomeriggio al dibattito “Dal Penale al Sociale” all’Epyc centre, alla presenza di magistrati, esponenti delle istituzioni, da Comune a Università. 

Scopo del confronto,  discutere anche a Palermo delle cosiddette pene alternative al carcere per i detenuti cosiddetti “tossicodipendenti” e sollecitare da parte delle istituzioni un servizio socio sanitario integrato e azioni a sostegno di chi ha una dipendenza da sostanze e alle famiglie.   

Denise Amerini, Cgil nazionale, al dibattito all’Epyc di Palermo “Dal penale al sociale” e presentazione Libro bianco sulle droghe: “L'attuale normativa sulle droghe è la causa principale del sovraffollamento delle carceri. In Sicilia approvata una legge unica nel panorama nazionale”

Denise Amerini

Palermo 8 novembre 2024 – “E’ un’iniziativa molto importante perché si colloca da una parte nel percorso che come Cgil da anni ormai portiamo avanti con la pubblicazione del Libro bianco sulle droghe, che illustra le conseguenze dell’attuale normativa sulla droga, che oggi rappresenta una delle più grandi cause del sovraffollamento carcerario. Dall’altro, perché in Sicilia è stata approvata una legge regionale, praticamente unica nel panorama nazionale, che finalmente parla di prevenzione, di educazione, di servizi di strada, di interventi di prossimità, di analisi delle sostanze, di riduzione del danno. Sono quelle politiche che, come Cgil, chiediamo ormai da tanti anni che vengano valorizzate e finanziate”. 

 A dichiararlo è Denise Amerini, responsabile nazionale dipendenze e carceri della Cgil, che oggi conclude l’incontro “Dal penale al sociale” organizzato al centro Epyc da Cgil Palermo, Arci Palermo e Antigone Sicilia. “Nel 2017 la riduzione del danno è entrata nei livelli essenziali di assistenza ma ancora oggi non viene uniformemente applicata in tutto territorio nazionale, per mancanza di fondi, di finanziamenti, per politiche che continuano a basarsi sulla repressione – aggiunge Denise Amerini - Quindi la legge è importantissima e speriamo apra la strada anche ad altre normative di questo tipo, perché ha preso la direzione nella quale noi vorremmo si andasse”.