martedì, maggio 13, 2025

Morto Josè Mujica, ex presidente dell'Uruguay e paladino della sobrietà

Josè «Pepe» Mujica

Aveva 89 anni era malato da tempo e si stava sottoponendo a cure palliative. «Consumo il necessario, non ammetto lo spreco». Il passato con i Tupamaros e la lotta contro la povertà

L'ex presidente dell'Uruguay Josè «Pepe» Mujica è morto all'età di 89 anni. Era malato da tempo. Da tempo si sottoponeva a cure palliative per un tumore all'esofago. 

Mujica è stato presidente dell'Uruguay dal 2010 al 2015 dopo essere stato anche senatore e ministro dell'agricoltura. La sua azione politica è stata ispirata alla sobrietà, di cui divenne un paladino. «Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco - è una delle sue dichiarazioni più celebri -  Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari».     

Giovanni Riina resta in carcere al 41 bis: “ È una persona estremamente pericolosa”


SALVO PALAZZOLO

Nelle scorse settimane, la Corte di Cassazione aveva fermato la proroga del carcere duro per il rampollo di Totò Riina, Giovanni, detenuto all’ergastolo per due omicidi: la suprema corte aveva accolto il ricorso della difesa, che aveva rilevato « l’assenza di novità nella valutazione della pericolosità» . 

Adesso, il tribunale di sorveglianza di Roma conferma il carcere duro per Giovanni Riina, come aveva chiesto la procura nazionaleantimafia. Durante l’udienza, la sostituta procuratrice della Dna Franca Imbergamo aveva ribadito quanto emerge dalle indagini della procura di Palermo diretta da Maurizio de Lucia: il primogenito di Riina rimane l’erede del padre, il capo dei capi di Cosa nostra morto il 17 novembre 2017.

PALERMO, CON I 181 ARRESTI AZZERATO IL VERTICE DI COSA NOSTRA

Il Procuratore Maurizio de Lucia

Giovanni Burgio

Presi 8 reggenti e 11 esponenti di spicco

L’operazione antimafia che martedì 11 febbraio ha portato in carcere 181 persone, si può definire Cupola.3” perché, dopo il 2008 e il 2018, si è registrato il terzo tentativo di ricostituire l’organo direzionale di Cosa Nostra. Ma è stata anche la terza più consistente retata nella storia della lotta contro Cosa Nostra.[1]

A metà febbraio non sono state colpite soltanto le cosche della città di Palermo, ma anche quelle di Bagheria, Carini e Terrasini. Il mandamento di San Lorenzo – Tommaso Natale, che comprende anche i centri provinciali di Carini e Terrasini, è quello con più arrestati, 69.[2] Seguono il mandamento di Porta Nuova con 56 affiliati, quello di Santa Maria di Gesù con 18, quello di Bagheria con 17, 12 della Noce, 6 di Pagliarelli.

Abbiamo preferito fare un’unica grande inchiesta e procedere con numerosi arresti invece di spezzettare in più parti le indagini che stavamo portando avanti – dice il Procuratore di Palermo Maurizio de Lucia –

lunedì, maggio 12, 2025

Investigatore ferito durante la cattura di Bernardo Provenzano, il Tribunale lo riconosce “vittima del dovere”


Il Tribunale di Aosta accoglie il ricorso: lo Stato dovrà riconoscere i benefici spettanti all’investigatore che contribuì alla cattura del superlatitante

Storica sentenza al tribunale del Lavoro di Aosta (sentenza n. 108/2024) che ha accolto il ricorso presentato da un funzionario dello Stato gravemente infortunato durante una missione investigativa nell’ambito delle operazioni per la cattura del superlatitante Bernardo Provenzano. I giudici hanno riconosciuto lo status di vittima del dovere e obbligato il Ministero a erogare al ricorrente circa 150mila euro oltre a tutti i benefici previsti dalla legge. Nonostante l’evidente connessione tra l’incidente e l’attività investigativa ad alto rischio, il ministero dell’Interno aveva inizialmente rigettato la richiesta di riconoscimento come “vittima del dovere”, classificando l’evento come un “semplice incidente in itinere”. Una tesi che, con determinazione e prove concrete, i legali Francesco Leone, Simona Fell, Raimonda Riolo e Flavia Maria Caradonna sono riusciti a smontare.

domenica, maggio 11, 2025

Dialoghi, Lettera del 10 maggio 2025. PAPA LEONE XIV, LO STUPORE INIZIALE, LA SCELTA SOCIALE E LE PRIME TRACCE DI IMPEGNO









Cara Silvia, chi poteva mai pensare che, con poche votazioni e in soli due giorni, i Cardinali convenuti nel Conclave dai punti più disparati della Terra riuscissero a far sgorgare l’agognata fumata bianca e a far pronunciare, nel tripudio di indimenticabili emozioni, le fatidiche parole “habemus Papam!”.

Con lo stupore un po’ di tutti, anche dei più esperti vaticanisti, Leone XIV è stato posto alla guida della Chiesa. In questa scelta si concentrano diverse novità: il primo Papa nato negli Stati Uniti, il primo Papa Agostiniano, il primo Papa Vescovo e cittadino Peruviano. La sorpresa è stata grande e subito ha scatenato altrettanta curiosità. Tutte le varie letture di potere, ecclesiastiche e politiche, che inevitabilmente vanno comunque valutate, sono state ancora una volta spiazzate dall’azione dello Spirito Santo che soffia dove vuole e verso quelli che meno ci si aspetta.

sabato, maggio 10, 2025

Gli studenti dell’IISS “Orso Mario Corbino” in visita a Corleone, affascinati da Verro e Rizzotto, ma qualcuno tentato anche da Riina…


DINO PATERNOSTRO

Stamattina abbiamo avuto il piacere di accogliere a Corleone una delegazione di studenti dell’I.I.S.S. "Orso Mario Corbino" di Partinico, che ha, al suo interno, due ordini di scuola: il tecnico industriale e il professionale, con diversi indirizzi. 

Le ragazze e i ragazzi dell’Istituto erano accompagnati dalla prof.ssa Anna La Mattina, dal prof. Claudio Marino, dalla Signora Rosa Loria e dal Sig. Gaspare Di Trapani, collaboratori scolastici. Il loro è stato un viaggio d’istruzione a Corleone, la “famosa” città regia dalle 100 chiese, ma ancora più famosa per aver dato i natali a criminali mafiosi come Michele Navarra, Luciano Liggio, Totó Riina e Bernardo Provenzano. Molto opportunamente, gli insegnanti hanno voluto far incontrare gli studenti con due importanti personaggi dell’antimafia sociale di Corleone: Placido Rizzotto e Bernardino Verro, che in epoche diverse hanno guidato il movimento contadino nella lotta per la terra e per i diritti. E mi hanno chiesto, davanti alla tomba di Rizzotto, al cimitero comunale, di raccontare le loro gesta. Ho accettato con piacere, parlando di Rizzotto, il giovane contadino semi-analfabeta che partì per la guerra e divenne socialista e partigiano nella città di Roma.

Con Avis Corleone, l’evento Rosso Sorriso: “La Meraviglia del Donare”



Corleone, 10 maggio 2025 - Preparatevi a vivere un'esperienza unica e coinvolgente con l'evento "Rosso Sorriso: La Meraviglia del Donare", un'iniziativa straordinaria promossa da Avis Comunale di Corleone e patrocinata da Avis Nazionale, Rai Kids, l'Istituto Comprensivo Giuseppe Vasi di Corleone, il Cesvop di Palermo e il Comune di Corleone. 

Con la speciale collaborazione dell'attore Oreste Castagna e degli alunni e insegnanti delle classi 4 A, C, D, ed E del Tempo Pieno, questo progetto promette di trasformare semplici storie in magici racconti.

Un Progetto per il Futuro: "Rosso Sorriso: La Meraviglia del Donare" è pensato per le scuole elementari e mira a promuovere la cultura della reciprocità, dello scambio e del dono. Attraverso la tecnica del cantastorie, i bambini impareranno l'arte del racconto orale e la narrazione con il ritaglio della carta, trasformando semplici materiali in storie viventi. Immaginate i piccoli artisti che, con forbici e carta, danno vita a personaggi e avventure straordinarie!

venerdì, maggio 09, 2025

L’EDITORIALE. Papa Leone XIV, il suo “ruggito” sia contro l’ingiustizia


di
STEFANO MILANI direttore Collettiva.it

Santità,

le scrivo da laico e da ateo. Da chi non prega, non si inginocchia, non cerca salvezza solo giustizia. Le scrivo fuori dai riti, dai dogmi, dai privilegi. E da questa distanza le chiedo una sola cosa: non rientri dentro. Dentro l’ovvio. Dentro il compromesso. Dentro il silenzio. Ha scelto un nome forte, Leone. Ora lo usi per ruggire non per custodire. 

Per spezzare non per mantenere. Non ci serve un Papa che benedice il potere, ci serve uno che lo faccia tremare.

Ha parlato di una “pace disarmata e disarmante”. Bene. Ma la pace non si invoca, si pretende. Si grida, si vive. Con il Vangelo in una mano e la concretezza nell’altra. Con la fede che consola e la rabbia che sveglia. Il mondo è schierato, e male. Con chi bombarda e poi si commuove, con chi sfrutta e poi si assolve, con chi chiude le frontiere e poi si dichiara cristiano. Se la Chiesa tace, o si rifugia nella prudenza, allora è complice.

PEPPINO IMPASTATO: DOPO 47 ANNI LA VERITÀ SUL DELITTO E L’OBLIO SUL DEPISTAGGIO

ENRICO BELLAVIA


La condanna dei responsabili mafiosi dell’omicidio solo nel 2001. Ma sulle responsabilità di chi deviò le indagini sull’ipotesi terroristica è da tempo caduta la scure della prescrizione. L’esempio unico del militante che ruppe in famiglia il vincolo con Cosa nostra

Le mani intatte. Gli occhiali, pure. La chiave che aveva sempre in tasca lucida a brillare tra i rovi lungo i binari. Il necroforo incaricato da un carabiniere di cercarla, però, non la vide. Ne trovò altre tre ma non furono giudicate importanti. L’occhio attento fu proprio quello del militare. La recuperò al culmine dell’unica scrupolosa e miope ricerca sulla scena del crimine: trecento metri di linea ferrata, sterpaglie e cavi elettrici sospesi. Trenta chili di resti, meno della metà del peso dell’uomo a cui appartenevano, Giuseppe, Peppino, Impastato, 30 anni, militante demoproletario di Cinisi, Palermo.

giovedì, maggio 08, 2025

Contro ogni dominatore. Il destino è nel nome


di Giovanni Maria Vian

Per il dopo Francesco i cardinali della chiesa romana hanno scelto, e l'eletto è il loro confratello Robert Francis Prevost, un agostiniano sessantanovenne. Che sarà Leone XIV, un nome inatteso e carico di significato. Di nuovo un americano, perché a un argentino con origini italiane succede uno statunitense, anch'egli di origini europee: francesi, italiane e spagnole insieme.

Gli elettori hanno così abbattuto di slancio, con una spallata e in meno di ventiquattr'ore, anche il criterio geopolitico che escludeva l'elezione di un cardinale proveniente dall'impero americano. Proprio come nel Medioevo a un certo punto non sono stati più scelti papi germanici con la spiegazione che, disponendo già dell'imperium, non era bene che ricevessero anche il massimo sacerdotium.

Peppino Impastato. Le sue idee sono ancora avanguardia


Nello Trocchia

«Oggi niente vale, manco la vita. La paura più grande è che una società disgregata faccia più male della mafia». Sulla spiaggia di Magaggiari, Marcella Stagno, compagna di lotta di Peppino Impastato, ragiona sullo stato di salute dell'antimafia, sul femminismo, sul sangue dei giovani. Vive a Terrasini, comune a pochi chilometri da Palermo, dove è tornata la mafia di un tempo, quella vera, silenziosa, affaristica e che non fa rumore. 

Qui tra Terrasini e Cinisi, ogni anno, arrivano da tutta Italia giovanissimi per le giornate del ricordo e il festival antimafia. La notte tra l'8 e il 9 maggio, poco distante da questa spiaggia il militante di Democrazia Proletaria, Peppino Impastato, venne ucciso da cosa nostra con seguito di depistaggio a marchio di stato. Marcella c'era. Dentro questo presente denuncia il rischio di chiudere ogni sbocco ai giovani. «Pensa ai ragazzi trucidati a Monreale, una strage di ventenni. Gli abbiamo oscurato il cielo, noi ci abbiamo sbattuto la testa, gli errori, gli inciampi certo, ma volevamo prenderci il mondo. Bisogna introdurre l'educazione affettiva a scuola, aprire spazi e luoghi di incontro, rilanciare pesantemente la

Maurizio De Lucia, procuratore di Palermo: “In città circolano troppe armi, alimentate da un mercato su cui c’è la mano della mafia, e finiscono in mano ai giovani“


Il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia partecipando a un incontro con gli studenti di tre scuole del territorio: il liceo classico Giovanni Meli, il liceo linguistico Ninni Cassarà e lo stesso liceo Basile – purtroppo Palermo è una realtà criminogena forte, con un passato terribile che ci riconduce alla presenza di una mafia che vive in questo territorio da 170 anni e ha sempre cambiato forma per gestire i propri affari. 

Non è solo un fenomeno criminale, ma qualcosa di profondamente connesso al tessuto cittadino: non parlo di quello popolare, anche se è da lì reclutano manovalanza, ma di quanti permettono di portare avanti i suoi interessi attraverso gente che propriamente mafiosa non è. È vero che Cosa nostra appare più debole rispetto a trent’anni fa, ma non è certamente sconfitta e ce lo dimostra l’operazione di polizia che a febbraio ci ha permesso di decimare diversi mandamenti: adesso la mafia si sta riorganizzando partendo dalle basi, per recuperare una forza militare pari al periodo antecedente a quello dei corleonesi”.

È il cardinale Francis Prevost il nuovo Papa col nome di Leone XIV: "La pace sia con voi. Grazie a Francesco, costruiamo ponti insieme"


"La pace sia con tutti voi": queste le prime parole del cardinale Francis Prevost, papa Leone XIV, dal balcone di San Pietro. 

"Questo è il primo saluto del Cristo risorto", ha proseguito il pontefice, "il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore e raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli di tutta la terra". Una pace, ha aggiunto il papa, che sia "la pace di Cristo risorto, disarmata e disarmante".
"Sentiamo ancora nelle nostre orecchie la voce debole e coraggiosa di papa Francesco che benediva Roma", ha proseguito il cardinale Prevost. "Consentitemi di dare seguito a quella benedizione: Dio ci ama tutti, il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio pertanto senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Aiutateci a costruire ponti per essere un solo popolo in pace". 

Rifare di nuovo grande l’Occidente con Trump e Meloni?


di Giuseppe Savagnone

Un progetto ambizioso

«Il mio obiettivo» – ha detto Giorgia Meloni al presidente americano Trump, durante la sua visita alla Casa Bianca dello scorso 17 aprile – «è rendere di nuovo grande l’Occidente e penso che possiamo farlo insieme», precisando: «Quando parlo di Occidente non parlo di uno spazio geografico, parlo di una civiltà, e io voglio rendere più forte questa civiltà» .

L’idea non è nuova: «Rendiamo di nuovo grande l’Occidente!», aveva già scritto, a novembre, in un post su Instagram, un altro leader della destra, Matteo Salvini, anche lui fervido ammiratore di Trump e convinto che solo insieme a lui e puntando sulla sua politica sia possibile realizzare questo ambizioso progetto.

Accadeva in Sicilia. Gli anni ruggenti de “L’Ora” di Palermo di Vittorio Nisticó

BINO MOSCATO

Nel libro “Accadeva in Sicilia”, a firma di Vittorio Nisticò, direttore “storico” del giornale siciliano L’Ora, quotidiano del pomeriggio, l’autore ripercorre gli anni dal ‘54 al ‘75 in cui ha diretto il giornale. Oltre ad essere un rendiconto dell’attività svolta,  è soprattutto il racconto storico della Sicilia (ed anche dell’Italia) di quegli anni: la politica, i suoi rapporti con la mafia, la mafia, il costume.

Fin da subito si ha l’impressione di trovarsi davanti ad un importante documento che descrive i complessi meccanismi che sottendono al funzionamento di un giornale: i rapporti con l’editore e quelli con la o le forze (partiti) politiche a cui si fa riferimento e a cui in qualche modo dover rendere conto (!): sotto questo aspetto, indicativo l’atteggiamento di Nisticó quando, avendo acquistato il giornale il PCI, cosa che però si voleva restasse nascosto anche all’interno del partito, “già all’indomani del mio arrivo più di un dirigente locale si presentava in redazione con l’aria del padroncino di casa”.

mercoledì, maggio 07, 2025

Voto del 14-15 maggio. La Cgil a sostegno dei candidati dell’Udu al Consiglio nazionale degli studenti universitari e alle elezioni degli organi superiori dell’Università di Palermo




Palermo 7 maggio 2025 – La Cgil Palermo a sostegno della candidatura di Francesco Cerami dell’Udu al Consiglio nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) e di Alessandro Sanfilippo al Comitato per lo Sport universitario (CSU).

Le elezioni per il rinnovo  dell’unico organo consultivo nazionale riconosciuto dal ministero dell’Università e della Ricerca si terranno il 14 e 15 maggio e anche l’Università degli Studi di Palermo, insieme agli altri atenei italiani, sarà chiamata a eleggere i propri rappresentanti. 
In considerazione del rapporto stretto che da sempre esiste tra il sindacato dei lavoratori e il sindacato studentesco, basato sulla condivisione di ideali e per la difesa e tutela dei più deboli, la Cgil esprime il suo pieno appoggio e incoraggiamento alla candidatura di Francesco Cerami, 22 anni, studente di Ingegneria Meccanica, candidato della lista Unione degli Universitari (Udu). La sua candidatura è sostenuta da una coalizione ampia e trasversale composta da Udu Palermo, Intesa Universitaria, Impronta Studentesca, AISA e Futura-Aulett@9.

Il Comitato: rilanciamo la lotta per la difesa dell’Ospedale di Corleone. Il presidente dell’Area interna si impegna a chiedere un’audizione alla VI Commissione Ars


Su richiesta del Comitato “Voglio nascere e curarmi a Corleone”, si è svolta ieri pomeriggio nella Sala consiliare del comune di Corleone un incontro con Vito Filippo Barone, sindaco di Ciminna e presidente dell’Area interna del Corleonese, del Sosio e del Torto, e con gli altri sindaci dell’Area per affrontare il gravissimo problema del depotenziamento dei servizi sanitari dell’ospedale di Corleone e dei Poliambulatori specialistici di Corleone e di Bisacquino.  

I rappresentanti del Comitato hanno contestato ai sindaci che dalla fine di gennaio (quando è stato approvato il manifesto “l’Ospedale e il punto nascita di Corleone non si toccano”) ad oggi nessuna iniziativa è stata assunta per ottenere un incontro con il Presidente della Regione e i vertici della sanità siciliana e dell’Asp di Palermo. Hanno rappresentato, quindi, la necessità di rilanciare la lotta, attivando un presidio permanente presso l’ospedale di Corleone. 

martedì, maggio 06, 2025

Riflettendo sul Conclave. La comunità cristiana: nessuno all’origine vive in stato di bisogno


Don Francesco Romano - Don Cosimo Scordato

«Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore e tutti essi godevano di grande simpatia; infatti, nessuno tra loro era bisognoso… perché (l’importo di ogni bene venduto) veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno» (At 4, 33-35). 

In questa forma, quasi ingenua, viene descritta la primitiva comunità cristiana, la quale si caratterizza per due fatti inauditi e al limite della nostra fantasia; questi fatti vengono proposti come profondamente connessi e inseparabili. Da un lato, c’è la testimonianza che Gesù non è tra i morti, ma è il Vivente ed è costituito Signore sulla morte; dall’altro lato, c’è la primitiva comunità cristiana che sperimenta qualcosa di inaudito: nessuno vive nel bisogno perché ciascuno mette a disposizione ciò che possiede per venire incontro ai bisogni altrui.

La CGIL a Palermo: ''La lotta alla mafia non è una priorità del governo''


Karim El Sadi

Il sindacato fa il punto sul contrasto alla criminalità organizzata, al centro del dibattito i rischi della riforma della giustizia e il referendum di giugno

E’ all’insegna della lotta contro la mafia e per i diritti che si è tenuta ieri, presso il San Paolo Palace Hotel di  Palermo, la seconda assemblea Nazionale della CGIL su mafia e corruzione. Sul tavolo, ovviamente, il contrasto alla criminalità organizzata, allo sfruttamento lavorativo, e poi le misure di prevenzione, i fondi del PNRR, gli appalti, la libertà di stampa, la difesa della magistratura e della democrazia, da un lato minacciata dalle infiltrazioni criminali in settori strategici dell’economia e della società e dall’altro da provvedimenti legislativi come il DL Sicurezza. Titolo della conferenza: “Per essere liberi dalle mafie votiamo per i diritti”. Un chiaro riferimento al referendum popolare su lavoro e cittadinanza per il quale gli italiani sono chiamati a votare il prossimo 8 e 9 giugno.

Oggi lezione di alfabetizzazione finanziaria e inclusione sociale all’IISS Don Colletto di Corleone con Davide Passero, amministratore delegato di Alleanza Assicurazioni


Oggi, l’Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni
 Davide Passero è stato ospite all’Istituto “Don Colletto” di Corleone per incontrare gli studenti e parlare di alfabetizzazione finanziaria e inclusione sociale.

Un appuntamento importante che chiude il progetto formativo sul tema dell'Educazione finanziaria a scuola, realizzato in collaborazione con AIEF l’Associazione Italiana Educatori Finanziari. Una tappa che rappresenta non solo un’occasione di confronto con le nuove generazioni, ma anche un ritorno simbolico: proprio a Corleone, nel 2019, Alleanza ha scelto di sostenere concretamente la comunità scolastica locale dopo l’alluvione che colpì la Sicilia, donando gli arredi per la riapertura delle aule. “Oggi torniamo per continuare a costruire, insieme, un futuro più equo e consapevole”, dicono i dirigenti dell’Azienda. #AlleanzaAssicurazioni #educazionefinanziaria

lunedì, maggio 05, 2025

Anniversario assassinio Peppino Impastato: le iniziative a Cinisi il 7, 8 e 9 maggio organizzate da “Le Radici del Sindacato” della Cgil



Referendum, contratti e democrazia al centro del confronto tra sindacato, comitati, docenti, attivisti, pacifisti, saggisti, giornalisti, esponenti politici. Il 7 intervento da remoto di Patrick Zaki   

 Palermo 5 maggio 2025 – Ricordare Peppino Impastato con due giornate di dibattiti, memoria ed elaborazione politica collettiva. E’ il senso delle giornate che Le Radici del sindacato, area alternativa della Cgil, organizza il 7 e l’8 maggio, all’Hotel Magaggiari, di Cinisi, dal titolo “Referendum, Lotte, Contratti, Democrazia, Pace” e che culmineranno il 9 maggio con il corteo in memoria di Peppino Impastato.  

“Per noi, ricordare Peppino non è soltanto un doveroso atto di omaggio, ma è un gesto profondamente politico. È il riconoscimento del suo ruolo centrale nella lotta alla mafia, nella denuncia delle connivenze tra potere criminale e potere istituzionale, e della sua capacità di farlo con linguaggi nuovi, radicali, irriverenti. Ma è anche l’affermazione del bisogno di custodire la memoria viva e attiva di quella battaglia”, afferma Saverio Cipriano, portavoce in Sicilia di “Le Radici del Sindacato”,

DOMANI E MERCOLEDÌ LA PREVENZIONE ITINERANTE DELL’ASP DI PALERMO FA TAPPA AD USTICA


L’OPEN DAY NEI LOCALI DEL POLIAMBULATORIO, MAMMOGRAFIE A BORDO DEL CAMPER DEDICATO IN VIA PETRIERA

PALERMO 5 MAGGIO 2025 – L’Open day itinerante della prevenzione dell’Asp di Palermo torna nelle isole, facendo tappa questa volta ad Ustica dove domani (martedì 6 maggio) e mercoledì 7 gli utenti avranno l’opportunità di aderire ai programmi di screening. Tutte le attività saranno garantite all’interno dei locali del Poliambulatorio, ad eccezione della mammografia che verrà effettuata a bordo del camper che stazionerà nel parcheggio di via Petriera.

domenica, maggio 04, 2025

Australia, effetto Donald grande rimonta del Labor trionfo-bis per Alba


di ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Nello spazio di una settimana si ripete il “miracolo al contrario” di Donald Trump: dopo il Canada, anche in Australia i progressisti vincono le elezioni recuperando consensi grazie all’effetto della guerra commerciale e del bullismo politico del presidente americano. 

Nel voto di ieri nell’immensa nazione- continente, il premier laburista Anthony Albanese ha capovolto i sondaggi sbaragliando Peter Dutton, candidato dell’opposizione Liberal- Nazionale: «Una grande vittoria per il Labor», la definisce la rete televisiva Abc , predicendogli una larga maggioranza in parlamento.
Quando restano ancora 13 seggi da assegnare, ai laburisti ne vengono assegnati 88 su 150, al blocco conservatore 36, e 13 agli indipendenti e alle formazioni minori. «Gli australiani hanno votato per valori australiani, per affrontare le sfide globali alla maniera australiana», ha detto Albanese nel

ELEZIONI PROVINCE A PALERMO, FORZA ITALIA PRIMO PARTITO: I NOMI DEI 18 ELETTI


Pietro Minardi

Forza Italia primo partito per distacco. Segue Fratelli d’ItaliaDC e PD si contendono il podio. Questi sono i principali verdetti delle elezioni delle Province a Palermo. A Palazzo Comitini si sono concluse le operazioni di spoglio. Come è noto, si è trattato di un voto di secondo livello. 

A votare sono stati i sindaci e i consiglieri comunali del territorio di Palermo e Provincia. Sono 18 gli eletti al Consiglio Metropolitano, decisi con un sistema elettorale proporzionale basato sul metodo d’Hondt. Una tornata che passerà alla storia visto che si tratta della prima approvazione della legge Delrio in Sicilia dalla sua approvazione.

Come sono andati i partiti?

Bagarella, i figli di Riina e la torta. Ritratto (mai visto) di una famiglia mafiosa

di Salvo Palazzolo

Leoluca Bagarella e la sua compagna Vincenzina Marchese, con i figli di Totò Riina, Giovanni e Maria Concetta 

La foto trovata in un covo nel 1979 svelò i legami dei boss tra Corleone e Palermo. Ma Giuliano e Basile, i due investigatori che se ne occuparono, furono uccisi poco dopo 


Il killer di Corleone Leoluca Bagarella, che indossa la cravatta e un pullover bianco, accenna a un sorriso mentre tiene in braccio un bambino. Accanto c’è la sua fidanzata, Vincenzina Marchese: il capitano Emanuele Basile l’ha appena scoperto e ora si chiede chi siano i due bambini davanti alla torta. In quei mesi convulsi del gennaio 1980, il comandante della Compagnia di Monreale ha fatto un gran passo avanti nell’inchiesta che sta conducendo con il giudice istruttore Paolo Borsellino: la donna nello scatto è la conferma che stava cercando, c’è un asse fra i mafiosi di Corleone capeggiati dal cognato di Bagarella, Totò Riina, e quelli di Palermo. Vincenzina è la sorella di Antonino Marchese, il boss su cui indagava Boris Giuliano dopo aver trovato quella e altre fotografie in un appartamento di via Pecori Giraldi, nella periferia orientale della città. Ma il capo della squadra mobile di Palermo non ha avuto tempo per decifrare tutti gli scatti, è stato ucciso due settimane dopo il loro ritrovamento, il 21 luglio 1979. Proprio da Bagarella. E anche al capitano Basile resta poco: il 4 maggio 1980 verrà ucciso pure lui da tre sicari di mafia durante la processione del Santissimo Crocifisso, mentre portava in braccio la figlioletta Barbara.