La presidenza dell'assemblea del 26 giugno |
IL DOCUMENTO DEL COMITATO “LIBERI CITTADINI CORLEONESI” APPROVATO DALL'ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 26 GIUGNO 2016:
"VOGLIAMO L'ACQUA PUBBLICA GESTITA DIRETTAMENTE DAL COMUNE"
Il Comitato spontaneo/pubblico Liberi Cittadini Corleonesi,
stante il perdurare della grave crisi idrica in alcune zone della Città di
Corleone, ha deciso in data 14.06.2016 di procedere ad una raccolta firme in
una missiva da inviare a S.E. il Prefetto di Palermo, per segnalare e intervenire
sul grave disagio che stanno subendo i cittadini, le attività agricole,
artigianali e commerciali. La missiva stante, che ancora tantissimi cittadini
intendono firmare, è stata anticipata a mezzo email al Prefetto. Grazie
all’iniziativa riguardante la creazione di un gruppo sul social network facebook,
che ha consentito a tantissimi di aderire al Comitato, ci è sembrato utile e
costruttivo organizzare quest’Assemblea (quella del 26 giugno al centro
multimediale S. Lucia - ndr) e vi ringraziamo per la vostra fattiva
partecipazione.
Il Comitato, si è attivato, per conoscere a chi doveva
rivolgersi per lamentare il disservizio idrico ancora in atto e per conoscere
quali fossero le cause che hanno provocato la scarsità dell’erogazione
dell’acqua e in alcune zone la totale assenza dell’erogazione.
A tal proposito, ci siamo documentati e siamo venuti a
conoscenza che l’Amap, sebbene non contrattualizzata, gestisce di fatto il
servizio idrico per conto del Comune di Corleone.
Come ben sapete l’APS, che gestiva il servizio idrico in
favore del Comune di Corleone, è fallita e il Comune non essendo in condizione
di gestire direttamente il servizio idrico per mancanza di soldi e personale
qualificato, con atto deliberativo consiliare n. 56 del 18.05.2015 con 9 voti
favorevoli: Cardella, Di Miceli Calogero, Di Miceli Cristoforo, Macaluso,
Vintaloro, Lupo, Provenzano, Labruzzo, Sorisi 4 contrari Gambino Stefano,
Paternostro, Siragusa, Schillaci, e n 1 astenuto Bruno, delibera di approvare a
maggioranza dei presenti il punto all’O.d.G. avente ad oggetto “Gestione
Servizio Idrico Integrato – Autorizzazione Autorità ATO1-Palermo per
affidamento in via transitoria ed emergenziale della gestione del servizio
idrico integrato ad AMAP S.p.A.”. Il contratto/convenzione con la quale l’ATO1
ha affidato il servizio idrico all’AMAP S.p.A. è scaduto nel mese di Febbraio
2016.
L’Amministrazione Comunale, al fine di continuare il
rapporto con l’Amap, ha inviato la proposta di deliberazione alla Presidenza del
Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Servizio Idrico Integrato tra Comune di
Corleone ed AMAP S.p.A. –
Determinazione. L’atto non è stato esitato da parte del Consiglio Comunale per
seduta chiusa – Delibera Consiliare n. 18 del 5.4.2016.
Il Settore di competenza dopo accordi con l’AMAP sta
predisponendo una proposta di deliberazione, che a giorni sarà inviata alla
Presidenza del Consiglio Comunale, dove propone di affidare all’AMAP per tre
anni (la proposta già inviata alla presidenza del consiglio è per due anni ed
all’odg della seduta consiliare del 29 giugno – ndr) la gestione del servizio
idrico integrato.
Ritorniamo ai giorni nostri, una buona parte del paese sta
subendo, da più di 20 giorni, una grave carenza idrica, un disservizio che ha
esasperato e resi nervosi tanti cittadini. Sebbene i disagi siano iniziati
verso la fine di Maggio 2016, l’Amap in data 6 giugno 2016, con uno scarno
comunicato, inserito nel sito on-line comunicava agli utenti di Corleone che a
partire dal 7 giugno 2016, per scarsità d’acqua dalle sorgenti, la stessa
sarebbe stata erogata a giorni alterni, senza specificarne la durata. La
turnazione non è stata rispettata e per parecchi quartieri lo sgorgare
dell’acqua è stata un miraggio. Si pensava ad una situazione transitoria e
solamente per pochi giorni. Invece, non è stato così. Parecchi giorni dopo e
solamente attraverso il passa parola si è venuti a conoscenza che l’erogazione
dell’acqua non era effettuata regolarmente perché si era guastato il potabilizzare
collegato al lago di Prizzi e poi per sopravvenuti ed inattesi problemi causate
dalle frane alla condotta idrica Raia - Corleone
Il potabilizzatore, non era la prima volta che dava
problemi, ed infatti, a tal proposito il gruppo consiliare del PD in data
7.7.2015 ha presentato una interrogazione consiliare, al riguardo, all’Assessore
ai Servizi a Rete dove lamentava il guasto al potabilizzatore del lago di
Prizzi e di diverse perdite alla Condotta Idrica Raia-Corleone. Si interrogava
per sapere le cause in dettaglio che stanno provocando questi gravi disagi ai
cittadini e che cosa stavano facendo per risolvere i problemi l’AMAP e il
Comune di Corleone.
L’interrogazione è stata trattata con deliberazione
consiliare n. 94 del 24.09.2015.
Quindi l’AMAP e l’Amministrazione Comunale erano già a
conoscenza che il potabilizzatore e la condotta anche quest’anno potevano avere
dei problemi. Pertanto, come Comitato riteniamo, che sia l’Amap (a prescindere
se sia contrattualizzato o meno) in atto gestore del servizio idrico integrato
sia il Comune di Corleone in qualità di Ente concedente attraverso l’ATO1,
hanno dimenticato la necessità di effettuare tutti quegli interventi che necessitavano sia il
potabilizzatore sia la condotta da programmare nei mesi di Marzo/Aprile 2016 al
fine di permettere l’utilizzo dell’acqua del lago di Prizzi non appena se ne
fosse presentata la necessità come in questo periodo in cui le sorgenti hanno
diminuito notevolmente la loro portata. Ciò, avrebbe sicuramente evitato questo
grave disagio che ha portato i cittadini corleonesi sull’orlo di una grave
crisi di nervi. Si è ritornati all’antico, con la gente a riempire i bidoni
nelle fontanelle e a munirsi di serbatoi di plastica dove poter conservarla.
Né l’Amap né il Comune hanno approntato (stante la gravità
della situazione che può innescare gravi problemi igienico-sanitari) un
servizio sostitutivo mediante autobotti per sopperire alla grave e lunghissima
carenza idrica.
Il Comune ha giustificato il mancato invio delle autobotti
per carenza d’acqua dove attingere e che le poche autobotti disponibili
venivano utilizzate per servire gli ospedali, le strutture sanitarie, le
attività commerciali e i centri per anziani. Come comitato siamo d’accordo che
queste strutture hanno la precedenza ma nulla toglieva che il Comune si fosse
attivato per chiedere lo stato d’emergenza al Consiglio dei Ministri o
l’intervento della Protezione Civile in favore di quelle famiglie che erano
costrette a subire enormi disagi.
A tal proposito, bisogna evidenziare la scarsa
comunicazione ai cittadini sia da parte dell’Amministrazione, solo il Sindaco
dava ogni tanto qualche informazione sulla sua pagina personale Facebook e sia
da parte dell’Amap con il solo comunicato on-line del 6.6.2016.
Se è vero come è vero che l’AMAP anche se non ha la
titolarità, non è contrattualizzata, di fatto gestisce il servizio idrico
integrato per conto del Comune di Corleone e ha fatto gli interventi necessari
per il guasto al potabilizzatore e alla condotta idrica. Per l’erogazione ci
pensano dipendenti propri. Quindi come Comitato ci siamo chiesti perché ha
violato la propria Carta dei Servizi Art. 2 comma 2.2 che prevedeva interventi
sostitutivi in casi come questi che si configurano in un servizio di fornitura
mediante autobotti?
Il
Comitato per evitare che questa emergenza idrica possa nuovamente
accadere e procurare disagi a tutta la popolazione ritiene che, così come stabilito nel Referendum sull’acqua pubblica
del 12 e 13 giugno 2011, boicottato dal governo nazionale e da parte di alcuni
deputati e senatori l’acqua ritorni ad
essere gestito direttamente dal Comune, perché l’acqua è un bene pubblico,
indispensabile, essenziale per il benessere vitale di ognuno di noi. Quindi
invitiamo il Sindaco, gli Amministratori, il Consiglio Comunale ad adottare un
percorso unitario, lontano dai giuochi politici, per far si che l’acqua ritorni
Acqua Pubblica. Per avere una rete
idrica efficiente ci vogliono degli investimenti che né Aps prima e né Amap
dopo sono stati in grado di garantire. La rete idrica è fatiscente e tantissima
acqua si disperde nel sottosuolo. Cosi facendo il cittadino ha un interlocutore
unico con cui interloquire e nel contempo avere un risparmio sulle bollette che
diversamente sarebbero appannaggio del gestore privato.
Come Comitato siamo favorevoli che si garantisca il livello
occupazionale.
Relazione
letta da Franco Saporito a nome del comitato nell’assemblea del 26 giugno 2016
alle ore 17, presso il centro multimediale S. Lucia
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