Corleone, il palazzo del municipio |
I consiglieri Comunali del Pd prendono
atto che ormai da tempo la città di Corleone non è più amministrata
e si trova allo sbando, mentre le tasse sono al massimo, l’economia
è paralizzata, i servizi essenziali come l’acqua vengono a mancare, l’ordinaria
manutenzione delle strade, ormai piene di buche, non viene garantita, la
raccolta dei rifiuti continua da oltre 15 mesi con il sistema dell'emergenza
che lascia le strade sporche e non garantisce la raccolta differenziata, con la
conseguenza che il comune dovrà pagare una maxi-multa che aumenterà ancora di
più le bollette per i cittadini. Possiamo dire che Corleone "é al
buio", in senso metaforico per le troppe cose che non vanno, ma anche nel
senso concreto del termine. Infatti, dal 17 al 21 giugno il complesso Sant'Agostino
(dove sono ubicati servizi importanti come l’urbanistica e gli sportelli del
catasto e della Serit) è rimasto senza energia elettrica, perché l'Enel ne
aveva sospeso la fornitura a causa del mancato pagamento delle bollette
comunali per un ammontare record di circa 250 mila euro, provocando seri disagi
ai cittadini del nostro comune e dei comuni del circondario.
Sembrava che, dopo tanti anni di lotta e
di impegno civile da parte delle forze politiche e sociali e di tanti cittadini
democratici, questo triste passato fosse ormai alle nostre spalle, invece
siamo nuovamente al punto di partenza. Anzi, peggio, perché per la prima volta
nella storia della nostra città il ministero degli interni ha inviato degli
ispettori per verificare il pericolo di eventuali infiltrazioni mafiose.
L'accesso ministeriale si è concluso lo scorso 19 Aprile e adesso si aspetta
l’esito, col timore che il comune di Corleone, per la prima volta nella sua
storia, possa essere sciolto per mafia.
Come se non bastasse, in questi ultimi
giorni abbiamo assistito al “teatrino“ del presunto “inchino", che
sembra essere stato costruito ad arte per distogliere l’attenzione
dell'opinione pubblica dai problemi reali della città e per gettare ancora di
più discredito sulla nostra comunità. Non possiamo certo essere noi a stabilire
come siano andati realmente i fatti e non possiamo certo essere noi a scoprire
se c’è o non c’è mafia all’interno del comune di Corleone. Saranno le forze
dell’ordine, la magistratura e gli ispettori ministeriali, ai quali ci
affidiamo con fiducia e ai quali chiediamo di fare presto e bene il loro dovere,
a fare piena luce su quanto accade a Corleone.
Ovviamente ci dissociamo totalmente dal
comportamento e dagli atti prodotti dal Sindaco su tante questioni: dalla
mancata costituzione di parte civile nel processo "Grande Passo“, alla
mancata presa di possesso di alcuni beni sequestrati e confiscati ad esponenti
mafiosi locali, fino ad arrivare alle dichiarazioni assurde fatte in merito al
presunto inchino, alle delibere per querelare alcuni giornali accusati di avere
diffamato la città, salvo poi provvedere alla revoca della stesse.
Il Sindaco, da fervente cattolica come
dice di essere, avrebbe fatto bene a prendere esempio da Sua Eccellenza il
Vescovo di Monreale, Mon. Michele Pennisi, che ha detto: “di fronte al fenomeno
mafioso le parole ed i gesti della Chiesa devono essere chiari, anzi chiarissimi”.
Il primo cittadino, invece, ha creato solo confusione e sospetti, esponendo
ancora di più Corleone a forti critiche.
Tutto questo ci porta a dire che è giunta
l’ora di mettere fine alla nostra presenza all’interno del consiglio comunale.
Ormai non ci sono più le condizioni minime per affrontare i problemi quotidiani
della città e tanto meno programmare il futuro.
Per questi motivi, i consiglieri comunali
del PD, consapevoli che le vicende di Corleone hanno un'indubbia rilevanza
nazionale e non possono essere considerati come mere questioni locali, d'intesa
con la segreteria provinciale, con la quale nei giorni scorsi si sono riuniti, assumono
l'irreversibile decisione di rimettere nelle mani degli organi provinciali e
nazionali del partito le dimissioni dalle cariche di consiglieri del Comune di
Corleone. Il deposito delle stesse presso la casa Comunale di Corleone avverrà
nei prossimi giorni, dopo il necessario confronto politico con gli organismi
provinciali e nazionali del partito.
Auspichiamo che questo stesso nostro gesto
venga assunto da altre forze politiche ed in particolare dal Sindaco e da tutti
coloro che ancora la sostengono, perché si possa portare Corleone fuori dalla
grave crisi nella quale attualmente si trova, ridando la parola ai cittadini,
che saranno sicuramente in grado di eleggere una nuova e più classe dirigente.
Corleone lì 23 giugno
2016
I consiglieri comunali
del PD
Dino Paternostro
Salvatore Schillaci
Benedetto Gambino
Pio Siragusa
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